Capitolo 9

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Memories, ereri
Capitolo 9

EREN'S POV

I ricordi mi investono come un camion, il compleanno di Levi era il 25 dicembre e il mio coma è iniziato il 18 gennaio...

Il giorno del suo compleanno mi ha fatto la proposta di matrimonio, mentre il 18 gennaio abbiamo fatto una grande cena con tutti i nostri amici per comunicargli la bella notizia.

-Levi..io non ti conosco bene ma ho la sensazione ti sto dicendo la verità, non come quando Mikasa mi aveva detto di essere la mia fidanzata. . . torniamo a casa. . . mi ricordo che ci siamo scambiati degli anelli, li voglio vedere. - dico ancora impressionato dalle sue parole. 

-Va bene- dice per poi alzarsi, paga e ci avviamo a casa nostra, provo un miscuglio di emozioni durante tutto il tragitto, non so cosa ricorderò vedendoli, ma ho la sensazione di dover rivedere quegli anelli al più presto.

Arriviamo, parcheggia e io scendo subito dalla macchina e mi avvio al portone seguito da lui, sono sia agitato che elettrizzato, ma anche triste. Non so più a cosa pensare. 

Entriamo e ci dirigiamo nella stanza da cui fin dal primo giorno mi aveva chiesto di non entrarci o comunque di non provare entrare, la apre con una chiave vecchio stile. 
È una stanza molto spaziosa con un letto matrimoniale al centro, due armadi color beige ai lati e due comodini, c'è un quadro rappresentante un paesaggio di una cittadina durante un tramonto. 

-Wow, è bellissima, chi l'ha decorata?- chiedo molto stupidamente. 
-L' abbiamo fatto io e te, insieme- dice sorridendo per poi sedersi sul letto, perdo svariati minuti ad osservare quella stanza. 

-Ti piace come ho messo questo quadro?-  chiedo mentre apro le braccia e faccio come un espositore tutto fiero -diciamo che potrebbe andare se questa fosse una camera dei bambini , ma sarà la camera dove io e te passeremo le nostre notti e non credo che questo tipo di quadro mi aiuti ad avere un erezione-  dice ridendo, mi avvicino a lui e gli tolgo della vernice bianca dal volto -Andiamo Levi, potresti provare ad essere più gentile.- dico per poi baciarlo.

-Facciamo così: tu puoi scegliere come decorare il tuo interno armadio, io deciderò che quadri mettere ed i colori della stanza, Ti va bene come idea?- un po' dispiaciuto della mia sconfitta accetto, anche perché non saprei cosa potrebbe succedere con me alle mani di un progetto così  importante per noi due, dopotutto capita una volta nella vita di andare a vivere insieme con la persona più magnifica che c'è. 

-Che hai da ridere moccioso?- mi chiede il mio amato un po' scocciato visto che lo stavo fissando da un po' -Stavo solo pensando al disastro che uscirebbe con me come capo di questo lavoro, dopotutto questa sarà la nostra casa, deve essere perfetta e deve piacere a entrambi- dico sorridendo per poi buttarlo sul letto -ma ora divertiamoci un po'-

-Che succede Eren? Ti sei ricordato qualcosa?- mi chiede ed io arrossisco -sì, io e te che sistemavamo un quadro e poi io... Credo di esserti saltato addosso e con l'intento di... Ehm... fare cose- in questo momento sono terribilmente imbarazzato ed eccitato. -beh è la verità, non vergognartene.-  Dice spostando un ciuffo di capelli dal mio volto "era davvero necessario falro?" penso mentre arrossisco ancora di più e cerco di non fargli notare la mia possibile erezione.

Continuo a guardarmi intorno e man mano mi tornano alla mente piccoli ricordi: una mattina in cui ci svegliamo insieme, notti in cui ci addormentiamo abbracciati, mattine in fretta e furia dove cerco i pantaloni e altri indumenti da mettermi, mattine dove mi sveglio perché mi bacia, e mattine dove non lo trovo, sere dove non mi addormento con lui. . . 

Un gran mal di testa. Mi inginocchio e porto la mano alle mie tempie cercando di far svanire quel mal di testa.

-Forse ti stai sforzando troppo. Riposati un po', Io ora vado a fare il pranzo. Questo pomeriggio devo andare a lavorare, arriverà Mikasa, molto probabilmente ti parlerà anche lei del vostro passato. Non vorrei che dopo ti sentissi male e tronassi in ospedale per colpa nostra- esce dalla stanza lasciandomi lì, salgo sul letto e decido di schiacciare un pisolino.

Mi sveglio svariate ore dopo, o almeno credo. Mi guardo intorno e penso a come io abbia passato ben due anni a dormire in questa stanza con Levi. Eppure ricordo così poco. . . Mi rigiro nel letto e decido di curiosare un po' in giro, apro il primo cassetto del comodino ed il contenuto mi lascia alquanto eccitato: una scatola di preservativi e del lubrificante.

-Eren, si- sento il mio ragazzo gemere sotto di me -oh Eren, li- vedo il suo viso arrossato contorcersi per il piacere.

Torno alla realtà e cerco di coprire la mia erezione mentre esco dalla camera per andare velocemente al bagno. "Perché appena penso un po' troppo a lui mi ritrovo sempre in questa situazione?" penso mentre chiudo a chiave la porta del bagno.

Cerco di trattenere l'ultimo ricordo appena visto, Levi sotto di me che geme il mio nome, "Levi è davvero così sexy quando si fa sesso?" la sola idea di poterlo vedere in quello stato mi fa eccitare ancora di più. Proprio mentre sto per raggiungere l'apice del piacere sento Levi parlare con qualcuno, probabilmente sta parlando con Mikasa; mi devo sbrigare. . .

 -Eren è al piano di sopra- sento dire da Levi, penso un'ultima volta al suo bellissimo corpo e cerco di riprendermi abbastanza velocemente dopo aver finito il tutto. Sento la mia amica d' infanzia salire le scale.

-Eren?- mi chiama lei -mi sto lavando le mani, arrivo subito.- le rispondo cercando di pulire il mio petto, per quanto possibile.

Del resto passiamo un amichevole pomeriggio a chiacchierare.

-Eren sono a casa!- sento dire da Levi, sono felice che sia tornato, poi ripenso a lui sotto di me ed arrossisco. -Vado un attimo di sopra, Mikasa noi ci vediamo fra un paio di giorni, ok?- dico io alzandomi, lei annuisce e va verso la porta mentre io mi avvio verso il bagno al piano di sopra, giusto il tempo di girare l'angolo che ho un giramento di testa e cado. 

LEVI'S POV
-Spero che tu non gli stia facendo nulla di strano- mi dice mia cugina di secondo grado uscendo. 
-cosa credi che io possa mai farli? È il ragazzo che amo Mikasa, non gli farei mai del male-sentiamo un tonfo. Ci guardiamo negli occhi. -Eren!- corro al piano di sopra seguito da Mikasa e vediamo Eren per terra, non da segno di vita. "Oddio cosa sta succedendo"

-Eren!- urla stridula la mia adorata parente
-Quanto avete parlato?- dico per poi prenderlo in braccio e lo porto in camera sua controllo se ha la febbre o meno, se dorme fino a domani mattina tardi dovremo decidere se portarlo in ospedale o meno.

-Mikasa mi dispiace dirtelo ma è meglio se vai a casa e torni domani mattina presto, veglierò io  su di lui tutta la notte- dico per cercare a convincerla a togliersi dai coglioni. 
-Ok....- finalmente se ne va a malavoglia mentre io mi sistemo vicino al letto di Eren, pronto a passare tutta la notte con lui.

Sono quasi le due di notte e sono con lui da circa sei ore, non ho molto sonno, ma stento a credere che sia vivo; il battito c'è, lo vedo respirare, ma non credo stia bene.

O almeno finché verso le tre di notte inizia a gemere, poi bisbiglia qualcosa,infine inizia a urlare -Eren! Calmati, Eren calmati- non capisco cosa gli stia succedendo. Riesco a svegliarlo dopo una manciata di minuti.

-Stai bene?- chiedo preoccupato e lui annuisce -sto bene, ho semplicemente avuto un incubo- dice cercando di alzarsi, io prendo il bicchiere d'acqua che si trova sul comodino e gli butto il contenuto addosso.

-Levi! Ma che cazzo?- domanda lui, cercando di capire se io gli avessi davvero tirato un bicchiere d'acqua -Cosa ti salta in mente?- mi continua a chiedere -oh, scusami.- passo diversi secondi in silenzio e lui decide di spaventarmi prendendomi in braccio, per poi posarmi tra le sue gambe.

-Sono qui con te, sto bene, non ti devi preoccupare.- dice mentre mi abbraccia, io non posso fare altro che tirare un sospiro di sollievo.

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Oya oya oya gente!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
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