CAPITOLO 17

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Il mattino dopo Daniel non era a letto. Mi sentii subito vuota.
"Daniel" lo chiamai. La porta si aprì e lui entrò con  tutti i capelli bagnati e con solo un'asciugamano in vita. Rimasi senza fiato.
"Ti sono mancato ?" Mi chiese mentre si sedeva a letto affianco a me.
"Per niente" gli dissi ridendo.
Lui fece un ghigno. "Alyce.." lo guardai. "Dimmi"
"Dammi un abbraccio" disse avvicinandosi.
Era completamente bagnato.
"No..." dissi io scostandomi, ma sbattei contro la testiera del letto.
Mi mise le mani ai lati della testa. Scosse piano la testa. "Non sei proprio brava a scappare ehh"
Sorrise "ti avrò bloccata fra me e il muro almeno un migliaio di volte" disse guardandomi negli occhi.
Poi mi abbracciò. "DANIEL" Dissi urlando. Lui scoppiò a ridere e mi abbracciò più forte.
Dopo questo piccolo attimo di divertimento tornò serio.
"Devi prepararti Alyce.." tornai triste.
Quando sono con Daniel, tutti i miei pensieri se ne vanno, non penso a niente, ma, quando torno alla realtà, fa sempre più male.
"Già, hai ragione." Me lo scrollai di dosso e mi diressi in bagno.
Mi feci una doccia veloce e mi lasciai i capelli lisci, come al solito, non mi truccai. Mi misi dei jeans neri e una maglietta del medesimo colore.
Mi diressi in camera mia. Daniel non c'era. Sicuramente sarà nella sua camera a cambiarsi.
Decisi di non aspettarlo e scesi al piano di sotto.
Mia mamma era seduta al tavolo e piangeva, senza dire niente, l'abbracciai forte.
Daniel scese poco dopo e mi guardò triste.
"Buongiorno Daniel" disse mia mamma tirando su con il naso. "Buongiorno signora Walker."
Lei si alzò dalla sedia e si asciugò le lacrime. "Vogliamo andare ?" Chiese.
Io e Dan annuimmo e mia mamma ci fece strada verso la porta.
Mentre camminavamo verso di essa, Daniel mi prese per mano. Mi sentii subito meglio.
Ci sedemmo in macchina e ci dirigemmo verso la chiesa. Non ero del tutto pronta a salutare il mio papà. Mi aveva lasciata da sola troppo presto.
Daniel si accorse che qualcosa non andava e mi strinse più forte la mano. Non la me la lasciò per tutto il viaggio, neanche per un minuto. Gliene fui grata. Mi serviva quel confronto.
Arrivammo davanti alla chiesa, e li, mi bloccai. Non avevo il coraggio di entrare. Daniel mi diede una leggera spinta.
"Coraggio piccola." Fece segno a mia mamma di proseguire e lei ci lasciò soli.
"Non ce la faccio Dan." Lo abbracciai.
"Lo so piccola mia, lo so." Mi strinse forte.
Sospirai di sollievo. "Entriamo" lui mi sorrise e ci dirigemmo dentro la chiesa.
Che il giorno più brutto della mia vita abbia inizio!
Quando entrai tutti aspettarono la sorta di discorso che avevo preparato per mio padre. Con un po' di ansia andai davanti a tutti. Guardai Daniel,che con quegli occhi di ghiaccio mi fece coraggio. Feci un sospiro e iniziai.
"ti cerco..ma non ti trovo..
Mi manchi così tanto!
Sei l'uomo della mia vita tu, l'unico che mi ha amata davvero.
Ti cerco, ti aspetto a casa, ma tu non arrivi mai, tu non torni, tu non puoi tornare. E forse è per questo che io ce l'ho un po' con il mondo, perché nessuno è come te, ma io ho bisogno di te papà..
Non ne posso più Amore Mio, mi fa male, ma tanto male senza di te, è un vuoto che io non riesco a spiegare, un vuoto immenso e giuro è sempre più difficile, solitamente le cose dovrebbero migliorare, invece no..Penso a quanto poco ti ho vissuto, a quanto avrei potuto farlo ancora per tutta la vita, ma il destino con noi è stato cattivo, soprattutto con me, mi ha portato via tanta felicità, mi ha portato via la sicurezza, mi ha portato via TE!
E cosa mi ha lasciato questo maledetto destino ?
Momenti di tristezza, momenti di rabbia...ancora non ci posso credere.
Quel giorno ce l'ho ancora impresso nella mente..non va via..
Sarai sempre tu il mio grande amore...
Ti amo papà."
Vidi gli occhi di tutti riempirsi di lacrime. Lanciai i fogli a terra e corsi fuori dalla chiesa.
Daniel mi seguì e mi abbracciò forte.
"Bravissima piccola mia"
Non mi scese neanche una lacrima, ero priva di emozioni.
Tornammo a casa in silenzio. Quando arrivammo, mi sedetti sul divano e non dissi niente fino a quando mia mamma non se ne andò a dormire.
Daniel venne vicino a me e si sdraiò con la testa sulle mie gambe, mise le mani dietro la testa e mi guardò negli occhi. "Sei stata forte." Quelle parole mi fecero venire un brivido. Sorrisi spontanea.
"Andiamo a dormire?" Mi chiese lui.
Alzai un sopracciglio. "Andiamo?" Gli chiesi.
Lui si alzò in piedi e mi tirò su dalle braccia.
"Esatto, non vorrai lasciarmi tutto solo in quella camera buia" fece una faccia da cucciolo e io non potei fare a meno di ridere.
Lo presi per i capelli. "Andiamo idiota"
Quando salimmo in camera mi sdraiai sul letto e Daniel fece lo stesso.
Dopo un silenzio imbarazzante Dan sospirò.
"Sai una cosa?" Lo guardai invitandolo a proseguire. "È la prima volta che dormo con una ragazza"
Lo guardai sbigottita. "E Brittany?" Gli chiesi acida.
Lui si mise su un lato e si appoggiò sul gomito.
"Cosa c'è Alyce, sei gelosa di Brittany per caso?"
Mi chiese lui. Lo guardai inorridita "certo che no"
Scoppiò a ridere e mi avvicinò a lui. "La mia gelosona" "non sono gelosa!" Lui iniziò a disegnare piccoli con le dita cerchi sulle mie braccia nude. "Oh si che lo sei, ma non ti biasimo, sono uno spettacolo della natura"
Feci una risata sarcastica. "Certo Dan, hai ragione."
Mi diede un bacio sulla testa. "Lo so"
Spensi la luce e mi fece accoccolare accanto a lui.
"E comunque" disse. "Per rispondere alla tua domanda: no, non ho dormito con Brittany e tantomeno lo farei ora. Te l'ho detto fin dall'inizio che tu sei speciale, ecco perché ho dormito solo con te."
Quelle parole mi segnarono il cuore. Mi addormentai felice.

Spazio autrice
Ciao ragazze! Questo capitolo è davvero molto importante per me, ci ho messo dentro tutta me stessa e penso che sia uno dei capitoli più intensi. ❤️
Siamo arrivati in poco tempo a 1400 e vi ringrazio davvero tanto!
Allora, via con le domande.
- cosa ne pensate del discorso di Alyce dedicato al papà ?
- Che emozioni avete provato ?
Scrivetemelo qua sotto e fatemi sapere con un commento e con una ⭐️ se il capitolo di oggi vi è piaciuto!

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