[8] appuntamento

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Dolci Peccati ;;
jungkook + taehyung

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Erano passati alcuni mesi, e i due ancora riuscivano a nascondere la loro relazione. Certo, per evitare litigate con i propri partner avevano smesso di vedersi troppo spesso, ma appena potevano parlavano a telefono o si scambiavano qualche messaggio.
Quel giorno, il corvino riuscì a convincere sua moglie del fatto che dovesse rimanere a lavoro fino a tardi per finire un progetto, e a malincuore, la donna lo lasciò fare.
Eonjin non ebbe il coraggio di lamentarsi, proprio perché sapeva che non ne aveva il diritto, e sapeva anche che a breve avrebbe dovuto fare un altro dei tanti viaggi di lavoro. Passò a prendere suo figlio che trascorreva – ogni giorno – la giornata con i suoi nonni, e lo portò a casa, passando la serata con lui.
Ma il fatto era che Jungkook non sarebbe dovuto restare a lavoro fino a tardi, bensì aveva programmato di portare Taehyung fuori città per godersi qualche momento in più con il suo amante, e quella era solo una grossa bugia. Il maggiore, dal canto suo, non dovette preoccuparsi di inventare qualche scusa. Il padre di Yoongi era stato operato da poco e, quella notte, suo marito sarebbe rimasto a fargli compagnia.
Aspettò che il minore lo passasse a prendere, e ne approfittò per rendersi quanto più bello possibile.
Iniziò cambiando gli orecchini, sostituendo quelli a campanella con quelli a pendolo, e si truccò, cercando di valorizzare quanto più possibile il suo viso adorabile. Indossò dei pantaloni larghi ed eleganti con una camicia (anch'essa più grande della sua normale taglia) e completò il tutto con dei mocassini neri.
Quando sentì il campanello suonare si affrettò a prendere il necessario – come le chiavi –, e si mise il cappotto, per poi aprire la porta e rivelare la figura del corvino davanti a lui. «Buonasera» disse sensuale, facendo mordere il labbro inferiore all'altro. Notò che fossero vestiti in modo abbastanza simile, con la sola differenza che Jungkook portava un pullover nero. «Stai divinamente» disse, il più piccolo, baciando le labbra dell'altro. «Anche tu» arrossì il maggiore, ricambiando volentieri il bacio. «Andiamo?» suggerì il maggiore, e l'altro annuì, dirigendosi verso la sua auto.
«Dove andiamo?» chiese, anche se, vista l'ora, sperava di andare in un ristorante. «Non te lo dico» gli fece la linguaccia, mettendo in moto e avviandosi per la strada che li avrebbe portati al luogo misterioso. «Ma come non me lo dici?» mise un finto broncio l'altro, incrociando le braccia al petto. «Non farmi venir voglia di riempirti di baci perché giuro che mi fermo qui e non ti faccio più uscire» lo minacciò, facendolo solo sorridere di più. «Ah, sì?» ghignò, dandogli un piccolo schiaffo giocoso sulla gamba. «Alla fine non me l'hai più fatto quel lavoro di bocca,» disse, facendo sbarrare gli occhi al minore, che non seppe come non riuscì a non voltarsi, «sai, quello che mi hai descritto per telefono» continuò, facendo sospirare Jungkook. «Tae...» mormorò. «È che sono passati mesi e ancora niente» si imbronciò. «Taehyung, sta' zitto e vediamo di arrivare il prima possibile a quel dannato ristorante, per favore!» sbraitò; non era arrabbiato, ma non poteva farsi venire un'erezione mentre stava guidando. Il volto del maggiore si illuminò, constatando che il più piccolo lo conoscesse davvero bene. «Allora andiamo al ristorante?» domandò retorico ed euforico il maggiore, e l'altro si trovò costretto ad annuire, poco contento di averglielo rivelato. «Adesso hai rovinato la sorpresa» disse il corvino, ma il maggiore scosse il capo, lasciandogli un bacio sulla guancia e un altro sul collo. «Nessuno ha rovinato nulla, scemo, è che morivo dalla curiosità» sorrise, facendo piegare le labbra in un sorriso anche all'altro.
Ci volle poco affinché arrivassero e si sedessero al tavolo – prenotato precedentemente da Jungkook – e presero le loro ordinazioni. Non ci fu alcun tipo di imbarazzo tra i due, ormai si conoscevano da una vita e di certo non erano adolescenti alle prime armi: passarono una serata tranquilla, solo loro due.

DOLCI PECCATI // KOOKV (#Wattys2019)Where stories live. Discover now