primo ditino

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Allora il primo ditino rappresenta l'introduzione delle altre ditina. In questo primo ditino sarà raccontata una storia, il tutto parte da una cantina...

Buia, polverosa, oscura, piena di misteri. Una misera cantina dove a nessuno piaceva andare, dove nessuno avrebbe avuto piacere vivere la propria esistenza. Tranne una piccola ragazzina, di piccola statura, non superava il metro e sessanta, aveva gli occhi verde dorato, una carnagione chiara e dei capelli molto corti di un marroncino simile al caffè.
La ragazza minuta viveva con una famiglia, la quale anni prima decise di prenderla in addozione, inizialmente le davano amore, la coccolavano viziandola, ma a lei non piaceva avere tutte queste attenzioni e odiava essere viziata quindi finse la sua morte, sparendo nella cantina nella quale nessuno osava entrare se non obbligato. La ragazzina sentiva i passi dei suoi genitori e sapeva le ore in cui non vi era nessun respiro in casa, così raccattava il più possibile per sopravvivere in quella sanzetta buia. A volte usciva perchè sapeva che i suoi genitori adottivi erano fuori città, andava a comprare le cose con cui potesse passare il tempo, così trovò una passione, leggere.

Passava intere giornate con la sua torcia a leggere libri, ma quando non aveva voglia di leggere cercava delle cose a cui di solito non si da attenzione come crepe nel muro, imperfezioni nel pavimento e tra queste cose trovò un biglietto, incastrato tra la parete e la porta della cantina, aveva passato ormai quasi un'anno nel buio e non si era mai accorta di quel foglietto, infatti ne rimase sorpesa date le sue dimensioni alquanto evidenti all'occhio umano.
La giovane ragazza decise di aprire il foglio trovandovi all'interno un messaggio, l'inchiostro sembrava fresco.

ehi, ti va di giocare con me?—

Bocca aperta. Nessun suono uscì dalla bocca della ragazza. Cominciò a pensare che dentro quella cantina non fosse sola come credeva. Forse aveva finalmente trovato un'amica.
Il giorno dopo la piccola corse al negozio per prendere fogli e penne per poi tornare nella cantina e rispondere al messaggio dell'entità.

—LEGGERE con la voce di un Mii, grazie:
no, ma chi ti vuole, vattene dalla mia cantina son of bitch—

La ragazzina non era mai stata una ragazzina, bensì un Dean Winchester affemminato.

Bene, so che questo ditino è stato un po' corto ma cercherò di rendere più lunghe le altre ditine. Allora come vi è sembrato questo ditino? 🐸🍃

ditine del tempoWhere stories live. Discover now