secondo ditino-seeh

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So che pensate, "i ditini sono storie a caso" e soprattutto credete che non siano serie. *beep* SBAGLIATO! grazie per aver giocato.

Apparte gli scherzi, il secondo ditino racconta di un bambino...

a cui piaceva il giallo, il colore che rappresenta la felicità, la gioia. Il piccolo però, non era nè felice nè goioso, anzi, odiava la maggior parte dei sentimenti positivi.
Al ragazzino piaceva la serietà, cosa strana per un bambino come lui.

Non aveva amici, però aveva il suo amato violino. Ogni giorno si esercitava per migliorare i suoni che uscivano dallo strumento a corde. Inizialmente erano note cigolanti e stridole, dopo un anno a muovere delicatamente i fili del violino il ragazzo si accorse di essere osservato. Smise di suonare e si affacciò alla grande finestra che dava sulle case della strada.
Con gli occhi analizzò il luogo per cercare il suo aspettatore anonimo fallendo la sua ricerca. Si rimise a far danzare le corde in una musica rilassante, delicata. Era migliorato, le note erano fluide, belle da ascoltare.
Di nuovo. Lanciò lo strumento incurante di come sarebbe atterato e corse verso la vetrata trasparente, sta volta scrutò ogni angolo del pesaggio che riusciva a vedere trovando finalmente il suo osservatore.
L'ombra si rese conto di essere stata scoperta e spostandosi velocemente saltò in direzione del ragazzino, i loro sguardi si incrociarono. Spaventato. Gli ceddero le gambe in un forte tremolio di paura, sembrava che quancuno avesse mosso le sue gambe come lui muoveva le corde del violino.
Cercando di abbattere quel forte sentimento, la paura, si alzò in piedi chiudendo in bruscamente le tende.

Immobile. Seduto sulla poltrona di velluto, accarticciandosi tra le sue ginocchia come una foglia ormai appassita chiuse gli occhi, sperando di svegliarsi da quell'incubo.
Nulla, continuava a sentire le presenza che picchiettava con le dita contro la parete trasparente che divideva l'ombra dal ragazzo. Poi, silenzio. La creautra si fermò.
Il bambino aprì lentamente le palpebre, abituando la sua vista alla luce opaca. Tutto finito?
Una voce parlò.

—STAVI SUONANDO LA MELODIA DI SHERLOCK?!GRANDEEH—

Il ragazzo svenne, povero John Wattson. La signora Hudston non gli da tregua. Ogni volta che si mette a suonare la sigla di Sherlock sembra di abitare con un gobiln.

Lo so, anche questo ditino è stato corto ;^;
Come? continuate a pensare che i ditini non siano seri? bah vedrò di convincervi con il prossimo ditino ;)
NONNO DANI, NONNO DANI

*shish vengo dal futuro, 9 febbraio 2019, ho già delle cose pronte ma non ho voglia :)*

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⏰ Last updated: Feb 09, 2019 ⏰

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ditine del tempoWhere stories live. Discover now