Capitolo 24

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«Hey Shawn.» saluto l'amico di mio fratello appena lo vedo nella cucina dei miei zii, intento a prendere un bicchiere d'acqua.

«Hey, Jo. Come va?»

Gli sorrido. Shawn è davvero un ragazzo dolce e gentile, sempre disposto ad aiutare.

Gli voglio già un bene dell'anima.

«Tutto bene, e tu?»

Shawn fa una piccola smorfia. «Sono stanco morto. Il nostro manager ci sta stressando per fare nuovi video e nuove cose, il che significa che abbiamo pochissimo tempo per noi.»

Stringo le labbra. Sapevo che i ragazzi erano impegnati, un po' dai miei fratelli, un po' da Cameron che non mi viene a trovare da qualche giorno.

«Mi dispiace, Shawn.»

Il mio amico sorride. «Figurati, infondo è una cosa bella. Pensa che alcune trasmissioni televisive vogliono intervistarci.»

«Sei serio?!» quasi urlo con il sorriso stampato in volto.

È una grandissima cosa. Andare in televisione è un grande passo avanti.

Shawn ride, «Lo so, Ho avuto la tua stessa reazione. Ma Brent sta decidendo se accettare o meno, crede che non siamo ancora tanto pronti per un passo del genere.»

«Brent?»

Annuisce. «Il nostro manager.»

Oh. Ora ha tutto più senso.

«Ma è... assurdo.» rispondo. «Queste opportunità capitano una sola volta.»

Shawn annuisce, essendo d'accordo con me. «Già, lo so. Ora scusami ma vado da Nash a provare una canzone.»

Annuisco. «A dopo.»

Decido di mandare un messaggio a Cameron, giusto perché non lo vedo da tre giorni.

A Cam <3 : hey, sei occupato?

Dopo qualche secondo, la schermata del mio cellulare si illumina, avvisandomi che qualcuno mi sta chiamando.

«Pronto?»

«Piccola.» Sorrido automaticamente. «Mi dispiace se non ci siamo riusciti a vedere è che-»

«Lo so, Cam.» lo interrompo. «Tranquillo.»

«Stasera dovrei venire da voi per provare alcune cose, che ne dici se intanto vieni tu da me? Non possiamo stare tanto per conto nostro con Nash intorno...»

Il cuore fa una capriola dalla gioia. Mi sta sul serio chiedendo di andare da lui perché gli manco?

«Ora?»

Cam ride dall'altra parte della linea. «Si, ora Jo.»

Annuisco, ma poi mi ricordo che non mi può vedere, per cui mi schiarisco la voce. «Va bene, una mezz'oretta e sono lì.»

«Ma casa mia dista solo dieci minuti a piedi dalla tua.» chiede, confuso, Cameron.

Ridacchio. «Sono ancora in pigiama, il tempo di cambiarmi.»

Lo sento sbuffare. «Fai in fretta, che mi manchi.»

Cerco di non dimostragli il sorriso che ho sulle labbra, o quanto quel "mi manchi" mi abbia reso felice. «Certo, capo. Faccio subito.»

Ride. «A tra poco, piccola.»

E prima che possa dire qualcos'altro, Cameron ha già chiuso la chiamata.

Ti odio Cameron DallasWhere stories live. Discover now