emotional theter •

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ʟᴀ biondo fragola si sveglió per colpa del sole, che filtrava dalle tende e le picchiava dritto in faccia.
Ci mise qualche secondo a capire dove si trovava.
Era sdraiata sul letto di Stiles, anche se lei ricordava di essersi addormentata sul divano.
Forse l'aveva portata  al piano superiore... in qualche modo.
La sua testa era premuta sul petto del ragazzo.
Mentre entrambe le braccia di lui l'avvolgevano all'altezza delle spalle, data la differenza di statura.
Lydia si prese del tempo per squadrare il viso del suo amico, che era pochi centimetri più su del suo.
C'era un piccolo sorriso di pura gioia sulle sue labbra, dalle quali Lydia non riusciva da un po' a spiccicare lo sguardo.
Chissà cosa stesse sognando...
o magari si era semplicemente addormentato con quell'espressione.
Dei piccoli nei punteggiavano il suo volto, una caratteristica che lo rendeva unico.
Anche se gli occhi erano chiusi Lydia conosceva perfettamente la sfumatura di castano che era in essi.
Il naso all'insù era la parte più tenera del suo viso.
Ma Lydia posó ancora gli occhi sulle labbra sottili.
Avrebbe seriamente dovuto smetterla, pensò.
Eppure non lo fece,
finchè lui non socchiuse le palpebre.
Abbassó lo sguardo per osservare il piccolo angelo biondo fragola che aveva tra le braccia.
«Ciao Lyds...» bisbiglió con la voce roca e impastata dal sonno
«hey..»
«è da tanto che sei sveglia?» chiese lui, cercando di rimanere immobile
«nah...» mentì
«peró alziamoci Stiles... dobbiamo andare a scuola e sarà già tardissimo!» constató Lydia
«sta calma è ancora presto»
In realtá non era presto.
Anche perchè il sole era già abbastanza alto... e questo non sfuggì alla ragazza
«non è vero... and-»
«va bene va bene!» la interruppe dandole un leggero bacio sul naso -cosa che non aveva mai fatto e che lasciò Lydia a bocca aperta- e alzandosi.
Non avrebbe sopportato le lamentele di quella piccola donna tenace di prima mattina.

Dopo aver fatto colazione Lydia guardò l'orologio.
TRA DUE MINUTI SAREBBERO COMINCIATE LE LEZIONI.
«STILES! La campanella suona tra due minuti!!!» urlò al castano.

Si prepararono alla meno peggio e lei fù costretta a rimettersi la gonna del giorno precedente.
Lasciò la maglietta di Stiles indosso e poi si precipitarono entrambi fuori dalla porta.
Salirono sulla Jeep, che Stiles mise subito in moto, e partirono in quarta verso la beacon Hills high school.
«faccio schifo Stiles!» piagnucolò la biondo fragola guardandosi allo specchietto con aria disgustata
«non fai schifo Lyds, stai benissimo» disse alzando gli occhi al cielo
«non è vero!» replicò irritata
«ed è tutta colpa tua!» aggiunse
«mia?!»
«sí!»
Nel frattempo erano arrivati a scuola.
Quindi scesero vorticosamente dall'auto e siccome avevano lo stesso corso alla prima ora, si diressero insieme nell'aula di chimica

«Signorina Martin.... forse non le fa bene la compagnia del signor Stilinski, non era mai arrivata in ritardo prima d'ora» contestò il professor Harris non appena i due misero piede in classe senza nemmeno alzare gli occhi dal libro che stava sfogliando tra le mani
«tuttavia, non faccio eccezioni, quindi oggi pomeriggio siete entrambi in punizione, dovrete riordinare la biblioteca»
Lydia sbuffò gettandosi sulla sedia accanto a Malia
«È la maglia di Stiles quella??» sibilò la castana
«già» rispose distratta
Malia la guardò scandalizzata per qualche secondo, mentre Lydia tirava fuori i libri senza calcolarla minimamente
«professore può mettere anche me in punizione?» disse Malia d'un tratto.
Tutti si girarono a guardarla straniti, compreso Stiles
«Signorina Tate, la sua media è già abbastanza misera... non credo che un' ulteriore punizione possa farle bene.»
«posso rimanere qui e basta?!» proclamò lei
«ma...»
«...e va bene» si arrese Harris scuotendo la testa
«okay... cominciamo la lezione»
Che cosa?!?
Non avevano ancora iniziato e quello...
quel tizio ci ha messi in punizione?!?!
Pensò la rossa tra sè.
Nemmeno due secondi dopo sentí chiamare il suo nome
«Lydia!»
«Hey Lydia!» sussurrò nuovamente Stiles dal banco appena dietro di lei
«che vuoi?!?» sbottò esasperata
«sei arrabbiata con me??»
«sí» tagliò corto voltandosi di nuovo verso la lavagna.
In tutto ciò Malia ascoltava la conversazione tra i due facendo finta di prestare attenzione alla lezione di chimica
«Avanti Lyds! Non fare cosí!»
«Stiles, fa' silenzio.»
La discussione terminò cosí.
Anche se Stiles provó svariate volte ad attirare l'attenzione di Lydia durante la lezione, ma invano.
La campanella suonò e tutti si precipitarono fuori dalle classi.
Lydia fù la prima ad uscire, ma Stiles la raggiunse subito prendendola per il polso in modo da farla voltare
«Stiles non ho più voglia di discutere»
«dí che non sei arrabbiata con me e ti lascio»
«per ora...» si corresse
Quando vide la rossa rilassarsi sorrise soddisfatto.
Tra loro funzionava cosí.
Non riuscivano a tenersi il muso per più di mezz'ora, alla fine si perdonavano sempre e tornavano ad essere i due amici inseparabili di prima.
Qualsiasi cosa fosse successa, niente li ostacolava davvero.
Niente era più forte del loro legame emotivo.
«non sono arrabbiata con te»
«brava, ora devo andare» la salutó con un veloce bacio sulla fronte, come faceva sempre, e poi se ne andó verso la sua ragazza.
Alla quale non aveva ancora rivolto un saluto... ma si affrettò a rimediare baciandola spudoratamente nel bel mezzo del corridoio.
Lydia si allontanò e andò verso l'aula della lezione che avrebbe avuto di lí a poco.
Con uno strano voltastomaco.
Entrò e subito vide Allison con Scott.
La mora la salutò con una mano invitandola a sedersi accanto a lei
«Ciao Alli»
«Quella maglietta è di Stiles???»
«ehm...»
«mi sono persa qualcosa???» indagò lei con un sorriso stampato sulla faccia.
«non pensare male!» rise l'altra.
Per fortuna di Lydia la loro chiacchierata fú interrotta dal suono della campanella.

Alla fine delle lezioni Lysoa si avvió verso la biblioteca, dove -per colpa di Stiles- avrebbe dovuto passare le prossime due ore.
Probabilmente a guardare quei due piccioncini sbaciucchiarsi mentre lei avrebbe dovuto riordinare da sola.
Appena varcó la soglia vide subito i due, che erano seduti ad un tavolo.
«Ciao Lydia» disse Malia
«Siediti qui» propose Stiles indicando il posto vuoto vicino a sè, lei si sedette e poi li guardó.

Dopo circa mezz'ora, come previsto, Stiles e Malia si stavano baciando mentre Lydia stava riordinando i libri sullo scaffale di storia
«potreste anche darmi una mano eh!» sbottó lei ad un certo punto
«io non sono nemmeno in punizione!» replicó Malia, tornando al suo lavoro
«I-io la devo aiutare» disse Stiles cercando di far staccare Malia dalla sua bocca
«tu puoi tornare a casa okay? Non voglio che ti annoi»
La castana sbuffó irritata, ma poi acconsentí.
In effetti non aveva proprio voglia di stare lì ad osservarli mentre riordinavano una stupida biblioteca.
In classe era stata presa da un attacco di gelosia, ma ora sapeva che Stiles era solo e solamente di "sua proprietà"
Gliel'aveva dimostrato in corridoio e anche adesso in biblioteca.
Quindi prese le sue cose e andó via salutando i suoi amici.
«Che c'è Lyds? ti danno fastidio le pubbliche dimostrazioni d'affetto di Malia nei mei confronti?» scherzó il moro non appena la sua fidanzata sparì
«perchè dovrebbe?!»
«mi sembri arrabbiata»
«non sono arrabbiata è che... tu non mi hai aiutata per mezz'ora e mi avete ignorata!» ammise
«Scusa, lo sai che Mal è un po' appiccicosa»
«Oh l'ho visto» disse pungente senza guardarlo.
Lui rise e poi le diede una leggera spinta sulla spalla
«A me sembri gelosa»
«Ti ho detto di no! Piantala! Anzi va da Malia e lasciami in pace»
Era gelosa in effetti.

Se ne accorse anche lei, per questo andò via.
Senza aver scontato la punizione.
Avrebbe trovato una scusa per Harris, infondo mancava solo un'ora...
Non riusciva a capire perché era così gelosa di Malia.
Doveva parlarne con qualcuno al più presto.
E chi meglio di Allison?
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