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Dormirei
Nelle tue fossette.
Tu che mostri tagli,
E ferite rimarginate.
Tu che il tempo
Ti rende bella,
Tu che sei luci di Natale
E falò d'estate.
Tu bella, il tuo amore
Guida la luce fino a casa.
Attraversa i lampioni,
Le stazioni dove passerai,
Li nella metro spero
Avrai ancora i tuoi pensieri ovattati
Fra il silenzio che produce la gente.

Dormirei nella pace
Dei tuoi gesti,
Di quando metti la teiera sui fuochi.
In quei movimenti
Paiono il dispiegare ali di gabbiano.
Sei la vela,
Issi le tapparelle
Come issano le bandiere i soldati.
Sei la primavera
Che sferza via l'autunno di ogni cosa.
Sei aforisma,
Virgolettato perfetto,
Poesia infinita.

Donna,
Di mattina
Che mi ammalia.
Donna tu,
Che piangendo
Quasi sorride e ringrazia.
Mi lascia prendere la sua mano,
E dirle partiamo per andare
In un mercato,
Mischiarti fra la gente
Per poi trovarti
Nascosta fra i profumi delle spezie.

Donna di giorno,
Coi suoi rimorsi,
Le timidezze celate
In ogni sguardo vacuo.
Le fragilità,
I sorrisi spenti
Di chi si lascia consumare
Fra tristezza e solitudine.

Donna d'amare,
In un campo di orchidee
Giurai d'aver visto
I tuoi occhi nascosti
Fra i petali e le iridi delle farfalle.

Donna della mia vita,
Dischiude i miei sogni
Non appena aprirò gli occhi.

Dislessia e altre stronzateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora