Capitolo 16

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Bakugou's pov

Mentre parlavano, quasi in modo involontario, Bakugou si era avvicinato lentamente all'altro ragazzo, tant'è che ora le loro cosce si toccavano, ma Kirishima non sembrava curarsene, né dava segno di essersene accorto.
Katsuki si concesse qualche secondo per tracciarne il suo profilo con gli occhi, ora che il ragazzo non lo stava guardando, cercando di imprimersi ogni singola curva dell'altro nella memoria, quella figura che aveva imparato a riconoscere sui campi si allenamento, in mezzo al fumo e alle fiamme.
Tracciò il contorno della sua mascella ben definitiva, della sua pelle scura e delle sue ciglia sottili che celavano quegli occhi ardenti, fece scendere lo sguardo sul naso dritto e piccolo del ragazzo e tracciò infine la curva delle sue labbra, morbide e sempre piegate in un sorriso, ma che in quel momento erano prive di ogni espressione.
Il rosso aveva finito di parlare ed era rimasto fermo, lo sguardo fisso su di un punto lontano e l'espressione insipida di chi cerca di nascondere il dolore.
Katsuki voleva rivederlo felice, e per la prima volta si sentì disposto a fare qualcosa per qualcuno, ma ovviamente a modo suo.
Cazzo, era diventato peggio di una bambina ciclata vittima della sua prima crush.

Kirishima si girò nuovamente verso di lui, con le orecchie e le guance leggermente spruzzate di rosso.
"Contento ora? Ti ho detto la verità." disse con tono stranamente pacato.
Bakugou lo fissò con sguardo fermo, penetrante, quasi il ragazzo fosse stato soggetto di studio, ed infine rispose in modo secco e tagliente: "No."
Il rosso spalancò gli occhi per poi sorridere amaramente, quasi si fosse aspettato quella risposta.
"Che c'è ora?"
"Questo." sussuró Katsuki con voce roca, avvicinandosi lentamente all'altro, consentendogli di sottrarsi, se avesse voluto, a ciò che stava per accadere.
Ma sapevano entrambi che non l'avrebbe fatto.

Quando le labbra del biondo si premettero gentilmente contro quelle dell'altro, Bakugou sentì Kirishima sussultare leggermente, ma nessuno dei due ebbe l'ardire di interrompere quel contatto, fragile quanto le ali di una farfalla.
O almeno sarebbero dovute essere farfalle quelle che Katsuki sentiva all'altezza dello stomaco, ma a lui sembravano solo dei fottutti colibrì giganti che sbattevano all'impazzata le loro ali contro la sua cassa toracica.
Passò la lingua sulle labbra dell'altro, che schiuse leggermente le sue labbra: il bacio prese fuoco, e Bakugou dovette aggrapparsi con una mano alla nuca dell'altro per non cadere, sospinto da quell'onda di passione che l'aveva sommerso.
Sentì un tocco caldo sfiorargli la guancia, e quando la mano di Kirishima si impose gentilmente sul suo viso e prese il controllo, il bacio si fece più dolce, ritmato, come se stessero quasi scoprendo un nuovo modo di respirare insieme.
Ma non sarebbe di certo stato l'altro a comandare, e Bakugou lo specificó chiaramente mordendo leggermente il labbro inferiore dell'altro, che sentì sorridere contro le sue labbra.
Un sapore amaro e umido si diffuse nella bocca del biondo, c'era qualcosa di scomodo, in quel bacio, e Bakugou se ne accorse portando la sua mano sulla guancia dell'altro coperta di liquido umido.
Kirishima stava piangendo.

Si ritrasse confusamente, mentre il rosso si passava un braccio sul viso, e chiese sottovoce: "Ti ho fatto male?"
"Ora ti preoccupi per me? Ti hanno mai detto che sei una contraddizione vivente?"
La voce del rosso era incredibilmente ferma, nonostante le lacrime che continuavano a solcargli le guance rosate.
"Vado." disse.
Bakugou sbuffò sonoramente: "Dove cazzo vuoi andare in queste condizioni?"
"Quali condizioni?" l'altro alzò un sopracciglio, passandosi di nuovo il braccio sul viso.
"Forse dovresti mettere la maglia prima."
"Ah."
Kirishima arrossí tirando su col naso, afferrando la maglia che Bakugou gli stava lanciando.
"E smetti di piangere, non è per niente virile, mi sembri Merdeku."
Kirishima si girò nuovamente leggermente indispettito: "La smetti di tirare in ballo la virilità solo quando ti conviene? Neanche tu sei stato virile poco fa."
"Cosa cazzo devo fare? Dimmelo, perché non riesco a capire come possiamo tornare di nuovo amici! Ho provato perfino ad essere gentile!" Bakugou sbottò irritato.
"Non ti riesce bene, a quanto pare."
Kirishima fece qualche passo, per poi girarsi: "Aspetta. -lo guardò dritto negli occhi- Mi hai baciato solo per farmi contento?"
"Cos'altro dovevo fare, non ti basta?"
Gli occhi di Kirishima erano ancora lucidi, ma aveva smesso di piangere.
Gli si rivolse, un sorriso palesemente forzato sulle labbra: "Non ci arrivi proprio, eh?- sospirò rassegnato -A comprendere le emozioni delle persone."

Truth or dare?  //Tododeku // Kiribaku// [INCOMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora