Prologo

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NOTE:

-La storia seguirà quella di Underverse, senza alcun mutamento o cambiamento di alcun genere, nemmeno (t/n) interferirà.
L'unico cambiamento è il tempo in cui Ink, Sans e Fell riprenderanno l'anima di Classic

-Chara è dentro Cross, ma è come se non ci fosse, poiché traumatizzato dalla morte di Frisk.

-(t/n) incontra Cross quando lui è andato a Underfell, ed è a X-Tale per riposarsi.

(t/n)'s POV

Ciao a tutti!
Sono (t/n), ho (tua età) e sono una normalissima ragazza (wow, non l'avrei mai detto).
Ho una buona famiglia, pochi amici stretti ma diversi in generale, e non sono messa male economicamente.

Mi trovavo nel giardino sul retro a giocare a pallavolo quel giorno, con il mio adorato fratellone.

«AHIA PORCO PROSCIUTTO LE MANI»

(n/f) «La tua faccia è qualcosa di bellissimo» e si mise a ridere

«no, e le mie mani non stanno nel migliore dei modi»

(n/f) «Fai vedere»

Si avvicinò a me, prendendo le mie mani tra le sue e portandole vicino la faccia.

(n/f) «È solo un po rosso, tra poco passa» e ci lasciò un bacio sul punto dolorante

Io, per stare al gioco, feci finta di piangere. Mio fratello mi squadrò, inarcò un sopracciglio, e, capendo il senso di tutto, mi assecondò.

«Weeeeee»

(n/f) «Aw, povera cucciola, sarà meglio farle fare la nanna, così smette di frignare»

Gli lanciai uno sguardo di fuoco, e subito dopo mi sentii sollevata da terra, che bella sensazione.

La sensazione di essere in braccia sicure, che non ti avrebbero lasciata per niente al mondo, anche al costo della vita.

Comunque, mi prese a mo di sposa, appoggiai la testa al suo petto e presi una mia ciocca di capelli (c/c) tra le dita, rigirandola.

Intanto (n/f) cantava una ninna nanna, accennando a volte a una risata bella, cristallina.
Ci sedemmo su una sedia a sdraio, io ancora su di lui, e ci addormentammo abbracciati.

Mi svegliai, e dalla posizione del sole potei constatare che era tardo pomeriggio. Guardai la faccia di (n/f), angelica si potrebbe definire se un rivolo di bava non gli solcasse il mento. Fortunatamente non era finita addosso a me.

Presi allora un pennarello blu, il suo colore preferito, che avevo utilizzato per disegnare prima di giocare a pallavolo, e gli colorai la faccia, facendo un paio di unicorni e calcando il segno della bava.

Tanto il pennarello stava finendo, meglio dargli una degna fine. Presi un pezzo di stoffa, su cui stavo disegnando me e (n/f), e misi la mia firma.

Appena finii il mio capolavoro, immortalandolo con una foto finita sulle stories con gli amici più stretti e facendo un segno della croce, mi arrivò una chiamata da Clelia, la mia migliore amica.

«ciau Cle»

Clelia« Ciao (t/n), disturbo?»

«No nient'affatto, hai visto la mia storia?»

Clelia « No aspetta, controllo subito»

Aspettai una sua reazione, che non tardò ad arrivare

Clelia« Sei uno schifo di sorella, ne sei consapevole?» e rise

«Non sei la prima che lo dice»

Clelia« comunque, vieni al monte Ebbot, devo dirti una cosa riguardo a Ettore, il tuo amato»

«perché non a casa mia, scusa?»

Clelia« occhi indiscreti»

«perfetto, sono là tra un po»

Clelia «a dopo»

«ciau»

Dopo che staccai, rivolsi un ultimo sguardo alla mia vittima preferita, e andai in casa.
Bevvi, andai in bagno, presi uno zaino con acqua, caricatore portatile a carica solare, spray al peperoncino e il mio taglierino, non si sa mai per i malviventi. Indossai lo zaino, aggauntai una felpa leggera (c/p) e uscii di casa.

Andai al monte Ebbot con dei pattini bianchi e neri, che riposi successivamente nello zaino, ci misi un quarto d'ora per arrivare, con le dovute pause.

Appena arrivata mi sedetti su un masso, mi cambiai i pattini con le converse nere basse, e andai al classico punto di incontro di me e Clelia. La avvistai e le andai in contro.

«Ciaoooo»

Clelia «ciao, (t/n)....»

Intanto iniziammo a camminare verso una radura

«Che cosa dovevi dirmi riguardo a Ettore di così importante?»

Ettore è il mio ragazzo da 2 anni e lo amavo con tutta me stessa, senza di lui la mia vita era appesa ad un filo.

Clelia «Beh ecco... non so come dirtelo» e mi guardò tristemente

«Cosa? Cle mi stai facendo preoccupare seriamente» e iniziai ad agitarmi. Cosa doveva dirmi?

Clelia «Ho visto Ettore insieme a una ragazza, parlavano tranquillamente finché udii il tuo nome, io incuriosita mi sono avvicinata e ho scoperto che ti sparlavano dietro.... in più dopo l'ha baciata di sua iniziativa.....»

Non ci vidi più. Tutto il mio mondo era caduto. Non riuscivo a captare più alcuna emozione oltre il dolore, la rabbia e la delusione.
Piansi, un pianto liberatorio, che esprimeva tutto ciò che portavo dentro.
Clelia mi strinse in una abbraccio consolatorio e iniziò a camminare, incitando anche me, dato che con la vista offuscata dalle lacrime non vedevo nulla
Camminammo per un bel po.
L'unica cosa che desideravo era la morte istantanea.
Ci fermammo, come se Clelia mi avesse capito mentalmente.
Quest'ultima mi prese le mani tremanti, e mi guardò negli occhi, intuii.

Clelia «Sai... preferisco vederti morta, piuttosto che con tutta questa tristezza sulle spalle. Ti voglio tanto bene, devi superare ciò.»

Adoravo Clelia, nonostante non mi aiutasse mai concretamente, mi ascoltava e capiva, che era per me un grande conforto.

Sorrisi, mandando un'occhiata al baratro dietro di me, che avevo notato poco fa. Avevo paura delle altezze, infatti mi agitai un po.

«Ci spostiamo un po...? Mette ansia questa buca...

Una lacrima solitaria scese sulla mia guancia, e mi affrettai ad asciugarla.
Avevo ricordi brutti sui monti.

Clelia «Certamente» non mi ero accorta che avevo il laccio della scarpa della mia migliore amica sotto il piede... quando fece un passo indietro cadde, sbilanciandomi, e caldi anche io... indietro però.
Non avevo più il terreno sotto la schiena.
Prima di cadere vidi del sangue dalla testa di Clelia...

Clelia «(t/n).... addio....»

Non potevo udire più nulla, ero ormai troppo in basso. Piansi, era solo quello che potevo fare. Tanto, prima o poi, mi sarei buttata comunque.

Mi lasciai andare alla caduta, chiudendo gli occhi. Era davvero finita così?
Sul mio viso si formò un sorriso di amarezza.
Almeno gli angeli mi avrebbero visto già da subito con un sorriso.

E da lì, il buio.

ANGOLO AUTRICE
Ed eccomi qua con una Cross!sans x reader.
Lo scenario presto muterà.
Ho voglia di continuare questa storia.
Se l'inizio vi piace, potete aggiungere alla biblioteca, per non perdere alcun aggiornamento.
Gli aggiornamenti saranno almeno 1 alla settimana, dipende da come mi gira.

Don't Fade Away[Cross!Sans x Reader]Where stories live. Discover now