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Alex

Mi chiamo Alessandra ma di gran lunga, preferisco il mio soprannome Alex perché ho un'altra parente con il mio stesso nome quindi è meglio così perché mia nonna Assunta non si confonde nonostante con mia cugina abbiamo tre anni di differenza.

Sono una semplice sedicenne di media statura dai capelli castano scuro e gli occhi azzurri che frequenta il terzo anno del liceo scientifico.

La mia famiglia è composta da: mia madre Eleonora, di quasi 49 anni, lavora come cassiera in un supermercato della zona e da mio padre Filippo, di 56 anni, è direttore di una banca del centro di Milano.

Ho una grande passione per il nuoto, in particolare per i tuffi: mi sono avvicinata a questa specialità di quest'ultimo, dapprima, guardandolo in televisione non sono grazie alle straordinarie esibizioni di Tania Cagnotto - che tra l'altro, è il mio idolo - ma anche grazie alla mia migliore amica Cristina che ogni volta, mi invitava in piscina ma io ho sempre rifiutato dicendole che dovevo studiare, anche se non dovevo farlo.

Da circa undici anni, la mia routine quotidiana è casa - scuola - piscina.

I miei genitori hanno fatto sempre molti sacrifici per garantirmi un futuro - spero roseo - e per questo, non smetterò mai di ringraziarli: la prima volta che loro mi hanno iscritto in piscina, non sapevano ancora che l'acqua avrebbe fatto parte della mia vita e con il passare del tempo, sarebbe diventata la mia seconda casa dove poter scaricare tutte le mie preoccupazioni riguardo la vita di tutti i giorni, soprattutto per quanto concerne la scuola.

[Flashback]

Nel tardo pomeriggio di un lunedì di metà settembre piuttosto soleggiato, mentre stavo tornando a casa dopo essere andata dall'estetista per farmi applicare il semi permanente, decisi così di fare una "piccola" deviazione perché tanto era di strada andando in piscina ad assistere agli allenamenti di Cristina - o meglio, Cris - perché ci teneva tantissimo: non appena la vidi, piansi.

Non appena lei tirò la testa fuori dall'acqua e mi vide lì sugli spalti, il suo cuore esplose di gioia.

Restai seduta in tribuna finché la lezione non finii.

Dopo di che, aspettai che Cris si cambiasse e uscisse per salutarmi.

- Che bello. Sei venuta! - mi disse Cristina con le lacrime agli occhi, correndomi incontro

Le feci l'occhiolino.

- Grazie. - le dissi, abbracciandola

- E di cosa? - aggiunse lei in tono interrogativo, impaziente di sapere la mia risposta

- Per avermi fatto scoprire un mondo totalmente nuovo! - le risposi con voce tremolante, scandendo bene le parole

- Ci vediamo domani! - conclusi, dandole un bacio sulla guancia in segno di affetto

Tre quarti d'ora dopo, - verso le 18:45 - tornai a casa con il sorriso sulle labbra e trovai mio padre seduto sul divano che stava vedendo un film d'azione; invece, mia madre era seduta in cucina a fare le parole crociate.

Un'ora e mezza dopo, - verso le 20:15 - durante la cena, parlare con i miei genitori:

- Voglio fare nuoto! - annunciai ai miei genitori in tono euforico, saltando

- Va bene... però devi rinunciare a qualcosa. - mi dissero loro in coro, guardandomi negli occhi

- Ok. - dissi loro, accennando un mezzo sorriso

- Grazie! - conclusi, abbracciandoli

Mezz'ora dopo aver finito di cenare, - verso le 20:45 - mi diressi verso la mia camera e ascoltai un po' di musica.

Una sera di metà ottobre, dopo essere tornata dagli allenamenti, non avevo fame e mi diressi verso la mia camera: appena ne varcai la soglia, mi tolsi le scarpe e a piccoli passi, mi avvicinai al letto.

Ci salii, mi sdraiai su di esso e in meno di cinque minuti, caddi in un sonno profondo.

Ad un certo punto, nel cuore della notte, mi svegliai di soprassalto perché avevo appena fatto un incubo di proporzioni megagalattiche:

- Mamma! - urlai a squarciagola dalla mia camera, svegliando i miei genitori nell'altra stanza

Mia madre venne subito.

- Tranquilla. - mi disse lei, accendendo la luce

- Che è successo? - aggiunse in tono interrogativo, accarezzandomi i capelli per tranquillizzarmi

- Ho fatto un brutto sogno, nel quale perdevo l'uso delle gambe e non potevo più praticare nuoto. - le risposi con la voce strozzata dal pianto, gesticolando terribilmente

Allungai il braccio verso il mio comodino: lì sopra, c'era un bicchiere d'acqua.

Con un gesto istintivo del braccio, lo portai alla bocca bevendone un sorso.

- Visto che ti sei calmata, me ne torno a dormire. - mi disse, sorridendo

Mi diede un bacio sulla fronte.

- In futuro, ci potranno essere delle cadute ma sono sicura che ti rialzerai più forte di prima! - concluse, spegnendo la luce e uscendo dalla mia camera

Quelle parole di mia madre mi fecero dormire tranquilla e mi fecero riflettere anche sugli sforzi che sto facendo ogni giorno per dare il massimo in tutto quello che faccio perché so che mi porteranno a raggiungere grandi traguardi e questo mi rende molto felice.

[Fine flashback]

Oggi sono maggiorenne e questo sport è la mia vita.

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SPAZIO AUTRICE: Hey bella gente! Ho deciso di scrivere una One Shot su Tania Cagnotto perchè è il mio idolo e anche quello di Alessandra, detta Alex.

Fatemi sapere cosa ne pensate attraverso una stellina o un commento

baci e abbracci dalla vostra SissyScullari

La Tua Vita Oltre Ogni LimiteWhere stories live. Discover now