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-Cristo, Liu! Questa roba brucia!-
-Dai Jeffy, non fare il bambino, è solo una pomata contro i tagli.-
-Ah, quindi per te QUESTO SCHIFO cura! Hai un'idea distorta delle cose che fanno bene, sai?-
Erano passati più o meno sei minuti, ma suo fratello non voleva smettere di urlare e frignare come un ossesso.
Liu non ce la faceva più.
-ALAN, PORCO CAZZO, SMETTILA, ALTRIMENTI STANOTTE DORMI DA SOLO!-
-Woah, scusami Vicky! Non volevo disturbarti!-
Jeff si giró, indispettito.
-Lo sai che così io non te la posso mettere, sì?- gli domandò il fratello con il tono più sarcastico possibile.
-È per questo che mi sono girato!- esclamò il killer.
Jeff si era ferito quel pomeriggio, quando era caduto sopra dei cocci di vetro sparsi nel bosco di Slendy.
-Vaffanculo i cocci, vaffanculo agli ambientalisti, pagheranno con la morte quei figli di troia!- aveva urlato.
E ora, si rifiutava di essere medicato.
Liu lo rigiró piano, e vide che stava piangendo.
-Io te lo dicevo che bruciava...- disse il ragazzo tra le lacrime.
Il fratello gliele asciugó e lo abbracció stretto, sentendo la sua pelle fredda tremare al solo contatto con le sue dita.
-Ehi, facciamo così... ti metto dei cerotti, va bene?-
-O-ok...-
"Meraviglioso. Lo dovró calmare pure stanotte."
















Forza, odiatemi!

LIEFF: Il nostro disastroso passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora