Cap.9

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Il giorno dopo...
H.6:50
Pov Ermal

Mi sveglio e mi preparo. Quando scendo in cucina, trovo Silvia alle prese con i fornelli.

"Buongiorno anche a te..."

"Uh, ciao broccolino!"

"Come fai a essere così energica a quest'ora solo tu puoi saperlo"

"Dovresti averci fatto l'abitudine in nove anni di relazione e otto di convivenza"

"Bhe... Hai ragione"

Ridiamo e ci sediamo a tavola.

"Senti... Come ti posso chiamare? Psicologa? Si perché ormai sei una psicologa per me. Comunque... Che fai mentre starò a lavoro?"

"Torno a Milano"

"Ma come? Io pensavo che rimanessi qui..."

"Si, infatti rimarrò qui"

"Ma sei hai appena detto che torni a Milano?"

"Capirai..."

"Tu sei strana"

Ridiamo e alle 7:50 usciamo di casa, io verso la scuola e lei verso la stazione.

"Ciao Silvia a presto"

"Questo presto è veramente presto, capirai. Sto riprendendo il discorso fatto a colazione"

"Vabbe'..."

Ci abbracciamo e ci separiamo per le nostre strade.

Arrivo a scuola e saluto tutti. Fabrizio ancora non è arrivato ma anche se arrivasse adesso, non farebbe differenza.

"Ciao ragazzi"

"Ciao Ermal. Anche se sei qui solo da due giorni, tre con oggi, come ti trovi?"

"Bene grazie Emi"

Mentre parliamo, arriva Fabrizio. Mi guarda ma non dice niente. So che non dovrei ma io non ricambio il suo sguardo. Lui cerca il mio.

Alla prima ora sono libero infatti non so perché sono venuto.

"Voi che programma avete ragazzi?"

"Niente, ora sono libero"

"Anche io Ermal. Voi?"

Gli altri hanno tutti l'ora occupata. Suona la campana e io rimango nell'andito a guardare fuori dalla finestra.  Mentre sono concentrato, qualcuno mi tocca la spalla. Mi giro e vedo Fabrizio davanti a me.

"Vieni con me Ermal, devo farti vede' na cosa"

"Perché dovrei? Dopo quello che hai fatto?"

"Ermal ti prego vieni. Senti, hai ragione ho sbagliato ma anche tu ieri sera eri con una donna. Giada sembra che mi abbia riportato in dietro di qualche anno fa. Ora ti prego vieni"

Lo seguo e intanto ripenso a quello che ha detto. Aspetta...

"Fabri, quella donna, era Silvia, niente di più di un'amica"

"Ermal... Te devo confessa' na cosa"

Arriviamo in una stanza dove ci sono tanti libri, penso che sia la biblioteca della scuola. Mi poggia a un muro.

"Ermal, me so nnamorato de te"

Mi bacia e io non posso fare altro se non ricambiare. Sì, è l'amore che ti fa fare queste cose. È l'amore che ti fa perdonare una persona quando fa una cazzata enorme.
Inizia a toccarmi dappertutto e io mi eccito.

"Vieni con me"

Mi porta in bagno e chiude a chiave.

"Fabri, se viene qualcuno?"

"No, alla prima ora non va mai nessuno in bagno"

"Se ne sei sicuro..."

Mi appoggia al muro e mi bacia con foga. Mi toglie la maglia e io faccio lo stesso. Ci troviamo nudi uno davanti all'altro. Ci sorridiamo e facciamo l'amore.  In poco tempo il silenzio del bagno si riempie di gemiti.

Ci rivestiamo e ci guardiamo. In questo momento ci siamo io e lui.
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Ciao!! Eccomi con il nuovo capitolo!!

Metamoro:solo professoriWhere stories live. Discover now