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capitolo ventitré

(tn) POV'S

Faccio un respiro profondo e guardo Tsuyu che a differenza mia è tranquillissima, mi volto per guardare com'è il luogo e capisco tutto, è formato da un lago enorme circondato da alberi.

- BENE SIETE PRONTI! ALLORA... PRONTI... PARTENZA... VIA! -

Io e lei corriamo per nasconderci tra il fitto bosco.

- Allora hai un piano? Keru. - chiede la ragazza rana.

-Si... Ma c'è solo il 30% di probabilità che funzioni. - le dico, guardandoci intorno.

- Dimmi keru! -

Mi avvicino al suo orecchio ma mi allontano subito e dò un pugno all'albero davanti a me e quando cade sento una presenza alle mie spalle.

- A quanto vedo avete buon occhio. Ma ora non si scherza. -

Io prendo la ragazza rana su una spalla a mo' di sacco di patate e corro dall'altra parte del bosco con mia madre alle calcagna. Siamo entrambe veloci, ma con gli allenamenti di Todoroki aumentai i miei limiti.

- Devo rifare il piano... Trovato! - dico sottovoce e butto la ragazza nel lago.

- Ma cosa? - dice spaesata.

- Quando vedi qualcosa muoversi afferrala con la lingua e buttala al mio via. - le spiego, senza andare nel preciso.

Io inizio a correre per creare un vortice ma un pugno in pancia mi fa volare contro un albero.

- Cavolo... Che male... - sussurrò, prendendo fra le mani il punto colpito.

Cerco di rialzarmi ma non riesco e sputo del sangue e metto una mano sul avambraccio. Cavolo non posso perdere il controllo ora.

- Cos'è che non va? Non riesci nemmeno a sconfiggere tua madre? - mi sfotte.

- Basta, non ce la faccio più! Perché devo sempre essere superiore a tutti e dover fare cose che nessuno fa! - sbotto, ormai al limite della pazienza.

- (tn)... - fa uscire la testa dall'acqua.

- IO NON NE POSSO PIÙ! IO VOGLIO ESSERE UNA RAGAZZA COME TUTTE, COME TSUYU O MINA! MA INVECE NO! DEVO ESSER ALLENATA SPUDORATAMENTE OGNI FOTTUTO GIORNO E DEVO STUDIARE MANCO AVESSI UN CAZZO DA FARE! - urlo.

- (tn) modera i termini. - dice fredda, come se il resto della frase non l'avessi mai detto.

Alzo lo sguardo verso di lei e le mani mi tremano. Ignoro la paura che mi scorre in corpo, dando importanza solo alla vittoria del test.

- Ecco un'altra cosa che non posso fare. Perchè lo hai fatto? Perchè mi hai fatto fare quella operazione? Sono così sbagliata per i tuoi standard? -

Le lacrime minacciano di scendere ma le tiro indietro, non posso dimostrarmi debole in battaglia.
Per non farla controbattere corro verso di lei alla velocità della luce e la prendo per il collo.

Le impedisco ogni movimento sbattendola contro un tronco. Con le ultime forze rimaste in me la lancio verso il lago dove era nascosta Tsuyu.
Lei capisce alla svelta ciò che deve fare e la afferra con la lingua per lanciarla lontano da noi.

- Si! - esulto.

- C'è l'abbiamo fatta keru! - esce dall'acqua per correre nella mia direzione.

Ma prima che ci dessimo un cinque per la vittoria un tornado d'acqua si innalza su di noi.

- Credevate che avreste vinto così facilmente? -

Io ghigno alle sue parole e mi avvicino all'orecchio della mia compagna di squadra.