Piccoli dolori

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La campanella suonò e mi fiondai a sparecchiare il mio posto in fretta pregando invano che nessuno vedesse la mia espressione 'sconvolta'.

Una volta in classe, sentii un vociare dietro di me, parlavano tutti della stessa situazione, ormai era un continuo parlottare a bassa voce per paura che qualcuno potesse sentire.

Logan dall'altra parte della classe, si girò verso di me, mi guardò stranito ma lo fulminai con lo sguardo. Non volevo più stare a 'contatto' con una persona simile, non era all'altezza di stare nella mia area, quindi mi voltai intenta ad ascoltare la lezione.

Lo guardai con la coda dell'occhio e lo vidi infuriato, ma infondo non era poi chissá quale novitá. Era arrabbiato con il mondo intero sempre e comunque.
***
-sono tornata!

Urlai dalla porta d'ingresso di casa mia, ma nessuno sembrava rispondermi, quindi in casa ero sola.
Andai in cucina cercando di trovare qualcosa da mangiare in qualche mobile, ma l'unica cosa che notai era un bigliettino da parte dei miei genitori.

'Siamo corsi in ospedale, Aurora sta per partorire'

Urlai da sola come una matta per tutto l'abitacolo, ero molto felice, sarei diventata zia per la terza volta.
Mi fiondai subito in macchina e corsi in ospedale.

-allora, che mi dite?

-Maddie, non andare da Aurora, ti prego.

Vidi mia madre sconvolta, sembrava avesse appena smesso di piangere.

-no, io voglio andarci, voglio vedere il piccolino.

Andai nella camera di Aurora, quello che vidi fu una scena raccapricciante. Su quel letto d'ospedale c'erano mia cognata e mio fratello distrutti dal dolore. Le urla di Aurora si sentivano per tutto il padiglione di ginecologia. Aveva perso il bambino.

Uscii da quell'ospedale di corsa, non volevo più starci, non ammettevo per niente che un bambino appena nato doveva morire. E i medici? A cosa servono i medici?

Presi le chiavi della macchina e partii a tutta velocità, quel momento di dolore doveva rimanere chiuso in quella camera, era un momento privato che apparteneva a loro.
***
L'indomani si svolsero i funerali del piccoletto, i medici svolsero un'autopsia per capire di cosa soffriva quel bambino ma non trovarono nulla di alterato, dissero che ci fu una complicazione durante il parto.

Tornai a casa distrutta con gli occhi gonfi dal pianto. Mi chiusi in camera mia per tutto il giorno, non volevo ne vedere ne sentire nessuno, decisi che il dolore di mio fratello dovevo avercelo anche io,e  così accadde.

Mio fratello quella sera partí insieme a sua moglie e ai bambini, tornavano a casa loro per vivere questo momento tra di loro.

-zia Maddie, quando possiamo abbracciare nostro fratello? Disse uno dei gemelli.

Gli accarezzai i capelli e schioccandogli un bacio sulla fronte ad entrambi, risposi con un semplice 'molto presto'. Poi andarono via.
***
Il giorno seguente decisi di tornare a scuola e fare la dura, nessuno sapeva dell'accaduto quindi nessuno poteva fare domande.

Incontrai i miei amici al cancello della scuola, salutai Marlena come sempre e feci agli altri un cenno del capo.

-cos'hai?- sussurrò Marlena alla mia sinistra

-tutto apposto, sono solo un po' stanca.

-D'accordo, farò finta di crederti.

-va bene.- mi limitai a dire.

La mia amica entró in classe ma io decisi di saltare quella lezione, non ero totalmente pronta a seguire qualcuno che faceva discorsi sulla letteratura o altre svariate materie.

L'unico posto libero era il bagno delle donne, dove sicuramente non ci trovavo nessuno. Chiusi la porta alle mie spalle, poi accertandomi che non ci fosse nessuno, piansi a dirotto. I miei singhiozzi lasciavano poco spazio all'aria nei polmoni, le lacrime non smettevano di rigarmi il viso e i miei occhi non smettevano di bruciarmi.

Sentii un forte dolore al petto.

Ad un certo punto udii il rumore della porta e mi voltai di scatto, mi asciugai gli occhi e tirai su col naso.

-i bagni delle donne ti piacciono molto a quanto pare.

-smettila di fare la dura Maddie,so perché sei distrutta.

-non sai un cazzo. Lasciami stare.

-Maddie, sta zitta per un secondo!

-cosa vuoi, dimmi cosa vuoi allora!

-So che Bryan e Aurora hanno perso il bambino, so che sei distrutta per questo e ti capisco. Anche se non è tuo figlio era pur sempre tuo nipote, ed è normale stare così!

-va via Shawn, non sai un cazzo Okkey? Va via per favore!

Il respiro cominciò a mancarmi sempre di più e i singhiozzi a farsi sentire peggio di prima. Mi piegai su me stessa portando le mani al viso coprendomi gli occhi.

Shawn mi prese le mani e le spostò dal mio viso, prese il mio mento fra le sue dita e lo sollevò facendomi voltare fino a guardarlo negli occhi.

-non ti lascerò sola.

-invece si Shawn va via.

Avvicinò il suo viso al mio fino a far combaciare direttamente le labbra.

Non fu un bacio passionale, ma un bacio delicato, dolce quasi comprensivo. Le nostre lingue danzarono all'unisono, sembravano essere fatte l'uno per l'altra. L'uno il pezzo mancante dell'altra.

Mi staccai bruscamente da lui guardandolo negli occhi.

-ti prego Shawn, va via!

Spazio autrice

Alloraaaaaa ecco a voi un altro capitolo con una sorpresa un bacio Shadisonnnn per gli amanti di questa coppia.

Mi dispiace aver aggiunto una cosa molto brutta come la perdita di un bambino, ma mi rifarò con qualcos altro di bello, promesso!❤️

Portami al mareNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ