Capitolo 11

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Come accordato Tyler si fece trovare davanti all'entrata.

C'erano solo loro.

"Adesso che si fa?"

"Andiamo a fare un giro al parco? Parliamo un po' e ci conosciamo meglio. Non so molto sul tuo conto."

"Ok."

Tyelr e Charlie si incamminarono verso il parco che si trovava vicino alla scuola.

Arrivarono in poco tempo tempo.

Non c'era nessuno.

Si sedettero sulle altalene e in primo momento l'unico suono presente legano i cigolii delle vecchie catene.

"Come ti sei interessata al basket?"

Charlie rimase sorpresa dal fatto che fosse stato lui il primo a rivolgere la parola. Stava migliorando.

"Grazie ad Ashton. Quando lui ha cominciato a giocare a basket ho provato anch'io e me ne sono innamorata. E ora eccomi qui."

"Bene."

Abbassò lo sguardo verso le sue scarpe.

"E come ci si sente ad essere titolari? Voglio dire...com'è?"

"Non so. Bello? Non credo di poter descrivere la sensazione che si prova. So solo dirti che l'adrenalina che provi in quel momento, quella che ti avanzare verso il canestro, segnare, è calcola di paradisiaco. E il fatto di sentirti importante, anche solo per quei minuti, ti fa sentire vivo."

Tyler si era rattristato ed ora era diventato più taciturno del solito.

Charlie pensava di aver fatto un errore dicendo quelle cose.

"Sai...io vorrei essere titolare. Ma non ne sono all'altezza. Se inciampo nei mie stessi piedi come posso fare parte dei titolari. Sono una schiappa!"

Gli scese una lacrima che asciugò subito dopo.

"Adesso te ne vorrai andare sicuramente. Non vorrai mica stare vicino ad una femminuccia come me."

"Tyler non è così. Piacere è umano e poi è meglio così che tenersi tutto dentro, non credi? E sai una cosa? Ti aiuterò a diventare titolare."

"Cosa?"

"Hai sentito bene mio caro Tyler. Ti farò diventare titolare!"

"Ma questa è una specie di missione suicida. Ti dico già che hai perso in partenza, con me c'è poco da fare."

"Se ti sentirò ancor adire una cosa del genere sarò costretto a colpirti."

"Ok."

"Allora domani ti aspetto come al solito alla fine delle lezioni. Portati il cambio perché domani ti farò sudare."

Charlie prese lo zaino e cominciò a correre verso casa sua.

"Dove stai andando?"

"A casa preparare l'allenamento. Goditi queste ultime ore perché domani ti farò sudare sangue."

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