Prologo

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Gaming.

Per Harry, un giovane di diciotto anni frequentante l'ultimo anno di liceo, è tutto.

No, non è il solito sfigato, okay, forse un po', ma non vive in malessere sapendo che sicuramente non è il più figo della scuola o altro. Dopotutto, non gli è mai interessato nulla di ciò.

La sua ruota sempre attorno cinque cose fondamentali:
1) Svegliarsi in orario
2) Andare a scuola
3) Mangiare
4) Bagno
5) Giocare.

La realtà in cui vive è più che altro virtuale, sembra un ossimoro, eppure tutto ciò che fa stare la mente di Harry nel mondo reale, è la sua famiglia, che lo spinge a continuare gli studi o altro.

La madre, Anne, e sua sorella Gemma, sono leggermente pressanti, ma chi non si preoccuperebbe di un bel giovane (perché si, non si può sicuramente dire che Harry è un brutto ragazzo), che passa la sua vita dopo la scuola, davanti ad un pc, "sprecando" tempo in un gioco "Revelation Online", cosiddetto mmorpg (Massive multiplayer online role play game) e rischiando di divenirne dipendente?

Harry non è preoccupato, Harry studia, ha amici, non è un loser come tutti credono, sopratutto in game. 

Lui è amato in game, da così tante persone: russi, tedeschi, italiani, americani, perchè? Semplicemente perché il suo personaggio prima di tutto è splendido (Ci ha messo un'ora e mezza per crearlo) e sopratutto perché nonostante sia al massimo livello con tutto il gear (equipaggiamento) al massimo, accede al gioco, ed aiuta sempre tutte le persone che chiedono.

Se scrive in world chat? Beh, solitamente lui è molto silenzioso e timido, ma se scrive nella chat che tutti in game possono vedere allo stesso tempo, per tipo reclutare per formare un team per un raid/dungeon, beh, le risposte sono tipo:
"*CUORICINI* Sposami" - (Si, in questo gioco online, la gente si può "sposare", tasto dolente per Harry, ma hey, questo si scoprirà dopo.)
"Aaaaaaaaaaah sei onlineeee, accetta il mio personaggiooooooooo"

La vita di Harry in real e virtual life è sempre stata tranquilla, niente di particolare. Parlare in chiamata vocale con persone da tutto il mondo, scherzare, ridere sugli accenti, cercare di lavorare bene insieme, fare del vero teamwork in "total chill"...

Ma cosa succederebbe, se uno dei vecchissimi player, ritornasse in gioco e vedesse in Harry un motivante per aiutarlo in real life? 

Per aiutarlo poi in cosa? E' fake? E' reale?

Cosa succederebbe se questo vecchissimo player fosse il più odiato dalla community ed Harry dovesse incontrarlo in un dungeon (una mappa dove solo il team può entrare insieme) e fosse spinto da tutti i suoi amici a lasciarlo perdere?

Cosa succederebbe se Harry per la prima volta si sentisse preso emozionalmente in un gioco? 

Cosa succede quando i giovani danno il loro cuore così facilmente a delle persone mai viste, e tengono le loro speranze alte per qualcosa di "reale" anche nella loro vita di ogni giorno? 

Le persone... quanto vogliono rischiare per ottenere ciò che loro pensano sia la loro felicità?

- COSO AUTRICE -

Ed eccoci qua nella storia, che forse per molti potrà sembrare banale. Non è fantasy, è di carattere generale, che parla di persone che si chiudono nel mondo online. Alcuni lo fanno perché vogliono svagarsi ma restare a contatto con il mondo, altri perchè semplicemente si credono "hopeless" nella vita reale e tentano di averne una migliore nel mondo virtuale.

Affronteremo anche dei problemi di natura psicologica, so che non siete studentesse di psicologia o altro, quindi li affronteremo in modo molto semplice e leggero, sicuramente io che scrivo cose pesanti AHAHAHA RIDO.

E niente, spero tanto che seguirete questa storia.

Ps. Io gioco in questo gioco ancora oggi AHAHahah, mi diverto con poco e sto con diversi amici che vengono da tutto il mondo, tranquilli, non sono dipendente ahaha anzi, se per caso ci giocate, ditemi il vostro nick che magari facciamo qualcosa insieme in gioco, rido.

CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO 

ZAU *agita la manina*

My Real Virtual Life {Larry Stylinson}Where stories live. Discover now