5. È tutto assolutamente vero

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《Aspetta aspetta aspetta, tu vuoi farmi credere che un tuo compagno di classe si è suicidato perchè tu gli hai detto scherzosamente di farlo? Mi dispiace dirtelo, ma la tua storia non sta in piedi, ragazzo》

Max guardò l'orologio affisso alla parete, l'unica decorazione della stanza. Erano le 15.20. Era ancora troppo presto.

La sua attenzione tornò sul poliziotto che aveva di fronte. Doveva fargli trascorrere un pomeriggio intero inchiodato su quella sedia, e senza nulla di cui parlare, sarebbe stato difficile farlo. L'unica scelta era dargli quello che voleva: informazioni sulla propria vita. Ma fornirgliele era pericoloso: una volta saputa la verità, doveva assicurarsi che non la andasse a dire in giro, altrimenti tutti avrebbero scoperto il suo segreto, il suo punto di forza. Però se lui non usciva da lì, questi pensieri sarebbero valsi a nulla. Bisognava tentare, e tanto ormai era troppo tardi per tornare indietro e rimangiarsi tutto:

《Ascoltatemi, agente, capisco che voi non vediate l'ora di chiudere il caso, alzarvi da quella sedia e tornare a casa da vostra moglie ma, vedete, sotto l'omicidio del parlamentare Budfort c'è molto di più di una stupida banda criminale da due soldi e stavolta non vi basterà punire un esponente per averla vinta su di loro. Vi posso garantire che ho testimonianze molto interessanti da fornirvi e che ho tutta l'intenzione di aiutare le autorità, ma prima dovete capire che anch'io voglio delle garanzie. Comprendete?》

Il poliziotto lo guardò, assorto nei suoi pensieri. Evidentemente anche lui sapeva che c'era qualcosa di più in ballo di un semplice arresto per omicidio colposo:

《Sentiamo, cosa vuoi per parlare?》

《Vorrei patteggiare le mie informazioni con il vostro silenzio, la vostra disponibilità e la vostra comprensione. In breve: voglio parlare solamente con voi e con nessun altro, non voglio che le mie parole escano di qui finchè non lo riterrò opportuno e mi aspetto che voi crediate ad ogni singola sillaba che uscirá dalla mia bocca senza fare domande. Per quanto ciò che vi posso raccontare sembrerà irrilevante, stupido o semplicemente folle, credetemi, è tutto assolutamente vero》

《Non vedo perchè non accettare condizioni così leggere》riflettè ad alta voce l'uomo, mangiucchiandosi un'unghia. Guardò il soffito, rimuginò un po' e poi, tornando con lo sguardo fisso su Max, disse:

《Affare fatto, ora per favore continua, prometto che non ti interromperò più》

Il ragazzo iniziò a giochicchiare con la sua collanina, riordinando le idee prima di parlare:

《Bene, adesso inizia la parte interessante della storia》

Morte in PilloleWhere stories live. Discover now