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Il giorno dopo dovemmo tornare per nostra sfortuna in Inghilterra ad accogliere la Regina. (Che sfortuna! Ma siete partiti per quello, aò! Io lo dicevo che viaggiavano a sbafo) Mentre eravamo in volo Antonio ci disse che quando aveva parlato con la Regina lei gli aveva detto che voleva andare a vivere in una terra libera dall'uomo, popolata da esseri puri, pacifici, voleva essere libera anche lei e vivere i decenni che le restavano allegramente, con la sua anima gemella, restando in un popolo non civilizzato come una città. (Vedi che avevo ragione! Antò, eddillo che non l'hai detto prima perchè volevi viaggiare un po'!) Aveva deciso, sarebbe partita per una terra, quella lettera era solamente una messinscena, tempo di trovare l'anima gemella,conoscerla veramente e sarebbe tornata subito. (Perchè si sa, se sei la regina di inghilterra trovi subito l'anima gemella. E di sicuro è pure quella giusta)

Atterrammo e ci dirigemmo immediatamente a palazzo. 

Entrammo trafelati, salimmo le scale, entrammo in cucina sperando di trovare il personale, per fortuna erano tutti lì:

Mauro, Paolo, Pier Luigi, Pier Franco, Carlo, Giuseppe, Pier Angelo, Gian Paolo, Pier Luca, Antonello, Anna, Carmen, Lara, Paola, Carmela, Gian Franca, Antonella, Maria, Mariangela, Angela e Maria Rosa. (Ma questi non c'hanno nulla da fare?)

Li salutammo tutti e tutti ci accolsero, gli raccontammo il nostro magnifico viaggio: le strade di Dublino, le osterie di Monaco, l'amore di Parigi, la magnificenza di Venezia, la bellezza di Mosca, i colori e l'unione del popolo di Chengdu e infine la magia dell'Australia, il tramonto che spezzava la guerra e portava armonia in ogni cuore. Furono tutti meravigliati dai nostri racconti, poi però sorse una domanda spontanea dal personale: la Regina? (No perché, sai com'è, eravate partiti per cercarla... Ce credo che sorge spontanea, ce la vedo più tipo "Sti cazzi, però la regina?)

Nel raccontare il nostro meraviglioso viaggio ci eravamo tutti completamente scordati della nostra beneamata Regina! (AHAHAHAHAHAHAH QUANTO AMOR DI PATRIA, Betty, condannali tutti per tradimento) Raccontammo loro ciò che avevano raccontato a noi, cioè che era stata in Australia, aveva trovato la presunta anima gemella, ed era tornata a casa. (Io l'avevo detto che era lei) Pier Angelo, il più anziano e riflessivo, chiese se eravamo certi che fosse la Regina. (Signore e signori un grande applauso all'unico personaggio con un po' di buon senso: PIER ANGELO!)  Gli rispondemmo che ne eravamo certi, anche se il nostro cuore sapeva che quella non era la risposta, noi semplicemente non volevamo che si preoccupassero. Ma Antonio rivelò la verità, disse loro che in realtà non sapevamo se era certamente lei. (Ma allora che senso ha avuto mentirgli prima? Cioè è come dire "Sì abbiamo speso un sacco di soldi in giro per il mondo utilmente" e poi dire che in realtà non hai risolto nu poco di niente e hai dormito e mangiato a sbafo con i soldi dello stato) Si alzò un brusio, parole gonfie di preoccupazione per la Regina. Quel vociare fu interrotto dallo sbattimento di una porta seguito da una risata. Ad un certo punto entrò nella sala una signora solitamente simpatica di 70 anni che si chiamava

Regina Elisabetta II. (AHAHAHAHAHAH mi immagino la Regina che sbatte la porta e urla "SONO TORNATA BITCHES!" con tanto di piede in avanti e mano tesa) 

Tutto il personale urlò per la gioia, pianse a dirotto e corse ad abbracciare la Regina. Lei li abbracciò uno per uno, li baciò in fronte uno a uno, e solennemente disse che le dispiaceva di averli lasciati da soli, ingannati, ma che voleva solamente stare da sola qualche giorno senza doversi occupare di amministrare affari, eleggere dei politici, tenere conferenze e tante altre cose che ogni giorno doveva fare. (Ma daaai, se fa tutto il Parlamento)

Quando doveva dire lacosa più importante, entrò un uomo grande e grosso, aveva il corpo coperto difango secco, i capelli aggrovigliati e la pelle scura. (AHAHAHAHAH perché questo ovviamente manco si è fatto la doccia per entrare in Buckingham Palace, direttamente dalla tribù al palazzo, con il gonnellino di pelle di canguro) La Regina gli andòincontro e lo abbracciò, ci spiegò poi che quel signore era il suo nuovofidanzato, della tribù dei "Fiori del Deserto". Lo aveva conosciuto inAustralia, quando era andata a cercare la sua anima gemella, era andata in unavalle chiamata "Valle della Luce". Appena arrivata era rimasta meravigliatadalle cascate che (che?)

Purtroppo non ho mai finito la storia, è sempre rimasta incompleta a questo punto, senza nemmeno finire la frase. Per questo, nel prossimo capitolo, completerò la storia nel modo più scontato possibile, come mi ero immaginata sarebbe dovuta finire. Dato che il mio modo di scrivere è migliorato nel tempo lo stile sarà diverso, ma almeno avrete una fine. 

So che era molto breve, ci ho messo sì e no tre giorni per finirlo, però è stato divertente. 

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⏰ Last updated: Mar 10, 2019 ⏰

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Il peggior racconto di avventura mai scrittoWhere stories live. Discover now