undici.

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La mia vita ormai era diventata uno schifo, non avevo più nessuno, vedere i miei amici che cercavano di recuperare la nostra amicizia e io che non potevo fare niente era orribile, con Francesco le cose si facevano sempre più complicate, ha cominciato ad abusare di me, non potevo nemmeno dirlo a mia madre perché ha minacciato di farle del male, ero come una cazzo di schiava.

Mi finisco di preparare mi vedo con Cristiana un'amica che viene da Pompei, l'ho conosciuta su un gruppo di Facebook e da li siamo diventate migliori amiche, sto per prendere la borsa quando sento vibrare il telefono.

Da Stella🌟:
Luca è in ospedale, se ti interessa ancora vieni immediatamente

Mi cade il telefono, cosa gli successo? Non vorrei che fosse stato quel figlio di puttana, riprendo il telefono con le mani che tremano.

A Stella🌟:
Cazzo, ma sta bene?

Da Stella🌟:
È in coma, ti prego Gin vieni, metti da parte tutte le cose che sono successe è il nostro migliore amico.

Le lacrime cominciano a scendere, non voglio perderlo per colpa di quel essere.

A Stella🌟:
Arrivo subito.

Non mi interessa di quello che dice quel coglione, non voglio perdere Luca è una delle persone più importanti della mia vita, avviso Cristiana che non ci possiamo vedere, prendo la giacca e corro giù.

-Ginevra che hai? - mia madre mi guarda preoccupata, si avvicina a me

-Luca. - biascico - È in ospedale. - scoppio il lacrime

-Cosa? Come sta? - fatica a dire e mi abbraccia

-È in coma. - tiro su col naso e mi asciugo le lacrime con la giacca

-Ti accompagno. - mi accarezza i capelli

-No Ma, preferisco andare a piedi per schiarire le idee, poi ti faccio sapere. - la guardo

-Ok, ma fammi sapere immediatamente cosa ti dicono e sta attenta che fuori è già buio.- mi prende il viso tra le mani e mi da un bacio sulla fronte

Annuisco ed esco di casa, l'ospedale non è tanto distante da casa nostra, prego il Signore che Luca si riprenda, se dovesse succedergli qualcosa, lo prendo e lo ammazzo a quel bastardo non parliamo da due mesi e sto veramente male, io volevo solo proteggere i miei migliori amici e invece.

-Piccola. - sento chiamarmi, riconoscerei quella voce tra mille, sbuffo e mi giro

-Cosa vuoi? Devo andare. - cerco di non essere antipatica

-Dove vai? E come sta Luca? - ride e mi guarda, bastardo è stato lui io lo ammazzo

-Sei stato tu? Giuro che se dovesse capitargli qualcosa non finisce bene per te. - lo guardo dritto negli occhi, mi scoppia a ridere in faccia

-Che paura davvero, questo è per avergli scritto quel messaggio nonostante ti abbia ripetuto di scordarti i tuoi amici. - mi prende per un braccio - Comincia a pregare santarellina. -

-Io ti ammazzo e ora lasciami. - mi libero dalla sua presa e comincio a correre

Mi raggiunge e mi sbatte contro un muro tanto da farmi cadere per terra, si abbassa alla mia altezza, ha gli occhi rossi ho seriamente paura.

Fire || Capo Plaza (#Wattys2022)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant