quarantanove.

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Vendetta, è quello che la mia mente continua a ripetermi da ieri sera non capendo, cosa vuole Ramon dai miei amici? e soprattutto cosa vuole da me? Stanotte ho fatto fatica a dormire sia per quel messaggio e sia perché oggi rinizia la scuola per me e ho un' ansia incredibile.

-Mangia i biscotti a nonna. - si siede e sposta con una mano il contenitore verso la mia direzione, scuoto la testa e sgrana gli occhi e scrutandomi attentamente, in 18 anni non ho mai rifiutato i suoi biscotti allo zenzero - Amore, è successo qualcosa di grave? Perché è strano che tu non mangia i miei biscotti. E so che quando è così sei triste; puoi parlare con me di qualunque cosa. - detto questo si alza e si siede nella sedia affianco alla mia

-Nonna. - sospiro profondamente e giocherello con il tovagliolo - Sto bene, non preoccuparti. Sono solo agitata per oggi e-. -

-E ti manca Luca. - finisce la frase e mi guarda dolcemente, annuisco e abbasso lo sguardo - Sono tua nonna, capisco certe cose. Ci sono passata con mamma tua quando aveva la tua età, so che non è mai facile la distanza ma vedrai che tutto ritornerà come prima. Sii felice per lui, quest'estate ti prometto che ti ci porto io a Milano, sai che la tua felicità per me è tutto e la metto sempre al primo posto. - mi alza il mento e mi accarezza una guancia

Ah se non avessi mia nonna a quest'ora non so come avrei fatto certo voi direte potevi chiedere a Valeria, ma mia nonna è la mia migliore amica in primis, senza lei forse sarei a piangermi addosso, perché beh sapere mia mamma non è mai stata di grande aiuto, si le voglio bene un mondo ma quando si tratta di queste cose non c'è mai e vorrei che ogni tanto lei mi guardasse solo un istante, è vero mi ha mandato a Milano da Luca ed Elia ma non basta.

-Io sono super felice per lui e io non gli impediró nulla di tutto ciò che vorrà, sono fiera di tutto quello che sta costruendo piano piano. Grazie nonna davvero sei la migliore, senza te non saprei come fare ti voglio tanto bene. - abbozzo un sorriso e l'abbraccio forte

-Anche io piccola mia, anche io ricordatelo sempre. - sussurra - E se mi vuoi veramente bene e se vuoi vedermi felice, devi mangiare almeno un biscotto. - si stacca da me e fa un cenno con il capo al contenitore dei biscotti

-Ok va bene. - ridacchio e mi sorride  - Se proprio insisti, ne prenderò uno. - mi sporgo in avanti e alzo il coperchio e ne prendo uno per poi dare un morso, mi siedo di nuovo incrociando le gambe

-Allora come sono? Attenta c'è un nuovo ingrediente. - chiude il coperchio e mi guarda curiosa

Mastico lentamente e assottiglio un attimo gli occhi per capire il misterioso ingrediente - Ehm...È forse il peperoncino? - giro la testa per guardarla

-Esatto, non è tanto forte ma è buonissimo. È un'antica ricetta di famiglia che viene tramandata da generazioni e generazioni. L'ho imparata da mia nonna Mafalda e ogni volta che tornavo da scuola e entravo a casa sentivo il profumo di questi buonissimi biscotti. Allora curiosa andavo in cucina e mi veniva l'acquolina in bocca solo a vederli, così le chiesi se mi potesse insegnare a prepararli e ogni volta che c'era una cena in famiglia o una festa del paese alla quale lei doveva partecipare non li preparò più lei ma fui io. E solo Dio sa quanto ero entusiasta solo all'idea. - sorride e nei suoi occhi posso vedere un luccichio di gioia e di nostalgia

Starei ore a sentirla parlare di vecchie storie che riguardano la nostra famiglia, perché sono curiosa di sapere chi erano i miei antenati e sono fiera di essere una Angeli. Né mamma né la sua famiglia hanno voluto che io e mio fratello prendessimo il cognome di quel essere che in teoria dovrei chiamare padre e hanno fatto assolutamente  una scelta giusta.

-Fiera di essere una Angeli e fiera di essere una Salernitana nonna. Amo quando mi racconti queste storie e mi farebbe piacere se me ne raccontassi di più. - la guardo e metto una una mano sulla sua gamba

Fire || Capo Plaza (#Wattys2022)Where stories live. Discover now