Capitolo 27

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Ivan's POV

Sento il suo odore. Allungo la mano, ma lei non c'è. Uno strano e improvviso panico mi assale. Mi tiro su a sedere e mi guardo intorno. Devo calmarmi... potrebbe essere solo in cucina a fare colazione. Mi infilo i pantaloni del pigiama e mi affretto ad andare da lei.

La trovo in cucina, intenta a preparare il caffè.

-Oh, ma finalmente! Buongiorno dormiglione...-

Celeste's POV

Mio Dio, ha solo i pantaloni... è tremendamente sexy...

Sembra quasi scosso... ma che gli prende?

-Buongiorno a te.-

Verso un po' di caffè nella mia tazza di latte.

-Ne vuoi un po'?-

-Sì, grazie.-

Sembra così distante... chissà che gli passa per la testa. Prendo una tazza anche per lui.

-Ivan... che hai?-

Si avvicina a me.

-Perché... te ne sei andata? Ti avevo chiesto di restare vicino a me...- sussurra, a due centimetri dal mio viso.

-Io... non volevo svegliarti.-

Ti prego, baciami.

Sento il suo respiro sulle mie labbra. Lo guardo nei suoi ardenti occhi color caramello, che hanno il solito luccichio.

Accidenti, perché non mi bacia?

Sbatte le palpebre e abbassa lo sguardo, come se fosse afflitto da qualcosa. Gli metto una mano sul cuore, che sta battendo freneticamente. Mette la sua sopra la mia e mi sembra di vedere una lacrima sul suo viso.

-Ho sognato... che ti aveva sparato...-

Impallidisco. Ecco perché era sconvolto, cavolo.

-Chi...?-

Adesso sono sicura: sta piangendo. Ho un tuffo al cuore.

-Gianluca...-

Gli accarezzo il viso, asciugandogli le lacrime.

-Hey...- gli sollevo il mento.

-Guardami... era solo un sogno.-

Mi guarda. Ma nel suo sguardo non c'è più il dolore di prima, piuttosto un lampo di eccitazione. Eccolo, ora lo riconosco. Mi avvento sulle sue labbra e lui risponde al mio bacio, trasformandolo ben presto in altro.

***

Sono a casa, e sto cercando di studiare per domani... Ma la notte di sesso appena trascorsa me lo impedisce. E l'incubo poi... le sue lacrime, il dormire insieme, la sua paura di restare solo... insomma, mettetevi nei miei panni! Come faccio a studiare con tutti questi pensieri per la testa?

Mi è sembrato così... smarrito. Quando si è risvegliato dall'incubo era spaventato e indifeso. Fragile. Vulnerabile. Avevo una voglia indescrivibile di consolarlo... e quando l'ho fatto si è subito calmato. E quando stamattina ha pianto davanti a me... mi sono sciolta. In quel momento avrei voluto solo essere sopra di lui e farlo perdere dentro di me... facendogli dimenticare tutto. Le ansie, le paure, le insicurezze.

Mi rendo conto della piega che stanno prendendo i miei pensieri... chiudo gli occhi e immagino la scena. La mia mano si dirige quasi inconsapevolmente verso la mia apertura già fradicia.

Oh, Ivan.

Ivan's POV

Perché stanotte ho sentito la necessità di averla accanto a me? Ho davvero temuto di perderla... ma non capisco perché tengo così tanto a lei.

Perché la ami, genio?!

Sì... ma non devo. Non sono in grado di amare. Non più, almeno. Dopo quello che è successo... No. Non dovrei pensarci.

Dio, questa notte è stata... una maratona di sesso. Non riesco a pensare ad altro che non sia lei che viene urlando il mio nome. Deglutisco. La mia mano apre il bottone dei jeans, e poi la cerniera.

Celeste, che mi fai...

Niente ha più sensoWhere stories live. Discover now