RELIGARE I: PecaminoSoo/PecaDo (KaiSoo/ChanSoo)

peccato 18

Capitolo 18

 Il giovane guardò il prete che esprimeva orrore e disapprovazione nel suo gesto. Il religioso sentì il bisogno di giustificarsi.

-E 'un cilicio ... -Jongin ha spiegato.

-E 'un dispositivo di tortura ... -lo contraddisse- non erano quelli proibito ...?

 - È il modo di spiare i miei peccati! Non posso continuare ad essere un indulgente, Kyungsoo.

-Stai sanguinando! -Clamato quando nota le piccole gocce scarlatte- Per quanto tempo usi questo?

"L'ho messo qualche tempo fa," mormorò imbarazzato.

La voce del più giovane si spezzò quando citò di nuovo il libro della canzone delle canzoni nello stesso momento in cui si affrettava a togliere la camicia di capelli che imprigionava il prete.

- «Io sono dell mio amato e il mio amato è mio; si nutre tra i gigli ... »

Una volta liberato da questo tormento, si chinò a baciare il suo petto nudo che era adornato dal rosario che cadeva su di lui. Jongin gli accarezzò la testa e quando quello più corto alzò lo sguardo, ricevette un altro dolce bacio proprio in bocca. Kyungsoo avvolse le sue braccia attorno al collo di Jongin mentre Jongin lo spingeva contro se stesso tenendolo per la vita. Stavano baciando più profondamente di quanto non avessero mai fatto. Il prete aveva lasciato cadere le ultime restrizioni con la maglietta e ora stava bevendo completamente il suo peccatore. Un piccolo gemito lasciò le sue labbra quando furono morsi.

"Sono l'unico che può ferire la tua carne, Jongin," disse, continuando a baciarlo.

L'uomo gemette ancora una volta quando l'università cominciò a baciargli il collo. Non erano movimenti molto semplici, piuttosto erano combinati con succhiare e leccare che erano riusciti a dare ad entrambi un'erezione. Gli abiti del prete furono spinti dal suo compagno che gli passò le mani sulle spalle, costringendo il panno a cadere appeso alla vita e portando con sé le poche gocce di sangue causate dalla camicia. Kyungsoo gli toccò il petto nudo e si calò nei pantaloni per accarezzarlo mentre gli divorava il collo. Jongin si stava sciogliendo, sentì il bisogno di toccare la pelle del suo compagno e cominciò a togliere le gonne. Kyungsoo non ha aspettato e lui stesso ha cominciato a spogliarsi, alternandosi ad aiutare il prete stesso fino a quando non hanno dovuto alzarsi per finire con i loro pantaloni e mutande.

Il giovane finalmente riuscì a vedere il corpo di Jongin esposto. La sua bella pelle marrone si allargò e si rasserenò come un invito a peccare. Pensò che, con le sue proporzioni perfette, poteva essere solo una dannata barzelletta che un Adone come quello era chiuso sotto una tonaca e continua ad essere vergine. Che spreco! Quel corpo non era progettato per indossare magliette, no, signori! Era fatto soffrire in modi più piacevoli ... come essere torturato dalla lingua e dai denti, come essere graffiato e imprigionato dalle sue unghie e dalle sue gambe. Povero corpo immacolato! Così tanti desideri devono essere repressi! ... Kyungsoo avrebbe fatto in modo che Jongin non avesse mai più provato un appetito fisico che non poteva soddisfare. Si avvicinò per passare la sua lingua attraverso la mela di Adam del morena e questo alzò la testa per dargli un migliore accesso. Questo era esattamente come lo voleva lui: cooperativo. Poi, ha rosicchiato la clavicola mentre iniziava a masturbarlo.

Mio Dio! Jongin esclamò eccitato: abbi pietà di me!

Il prete raccolse il più giovane e in un impeto di follia lo scalò fino al tavolo dell'altare e lo adagiò per baciarlo completamente, causando la croce procedurale che aveva lucidato per essere sepolto in quella piccola schiena. Kyungsoo fu crocifisso. Il suo corpo era stretto e la sua pelle bianca come un ospite. La luce del vetro colorato la illuminava e il fumo dell'incenso conferiva un aspetto un po 'etereo all'intera situazione. Jongin morse uno dei capezzoli scuri e l'area circostante divenne rosa. Passò la lingua dal petto all'ombelico e poi più in basso, sorseggiando un po 'della pelle dal fianco. Macchie di ciliegie sono nate qua e là ogni volta che ha morso o succhiato.