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Derek, quella mattina, si svegliò poco prima che i raggi del sole invadessero la stanza del suo giovane cliente.
Quando aprì gli occhi, dopo un sonno incredibilmente riposante per la prima volta dopo mesi, la prima cosa che notò fu il calore inaspettato che lo avvolgeva, e che non era dovuto unicamente alle coperte che aveva addosso, ma, come si accorse immediatamente, anche al corpo di Stiles, che durante la notte si era avvicinato progressivamente a lui. Scrutò critico le loro gambe intrecciate, le mani morbide e affusolate di Stiles aggrappate alla sua t-shirt e il capo del più piccolo affondato nel suo petto, si soffermò sui capelli castani che gli solleticavano il collo e sul calore di un altro corpo pressato sul suo per la prima volta dopo tanti anni.
Non ricordava nemmeno l'ultima volta in cui aveva dormito in quel modo al fianco di qualcuno, nè ricordava la sensazione di benessere che lo aveva portato a dormire senza interruzioni per tutta la notte.
Si prese un attimo ancora per osservare il volto dormiente del più piccolo prima di districarsi dalla sua stretta con delicatezza e sollevarsi.
Nonostante la sua cautela, Stiles aprì gli occhi quasi di scatto, rafforzando la presa sulla sua maglietta e sollevandosi insieme a lui. 

-Che succede?-biascicò, sbattendo più volte gli occhi.

-Non volevo svegliarti.-si scusò Derek.-È ancora presto, dormi un altro po'.-

Stiles scosse lievemente la testa, affondando il viso nel petto di Derek e mormorando qualcosa contro la stoffa che sembrava molto un "sono sveglio".
Derek si ritrovò a ridacchiare, scuotendo la testa.
davvero presto, rimani qui.-

Stiles mugugnò ancora qualcosa, poi sembrò svegliarsi abbastanza da capire di essere praticamente appiccicato a Derek e ciò bastò per scuotere immediatamente via ogni traccia di sonno, portandolo ad allontanarsi di scatto dal più grande e finire quasi giù dal letto.
Derek dovette sporgersi ad afferrarlo per un braccio per riportarlo all'equilibrio, sbuffando un mezzo sorriso per la sua goffaggine.

-Oddio, scusa...mi devo essere mosso stanotte. Mi muovo un sacco la notte. Tipo una volta ho dormito da Scott e non so come alla fine mi sono svegliato con i suoi piedi...-iniziò a blaterare, zittito solo dall'occhiata scettica di Derek.

-Va tutto bene, non importa.-lo rassicurò.-Come va la testa?-

Stiles sembrò preso in contropiede dal repentino cambio di argomento.
-Bene, direi.-disse, dopo averci riflettuto un attimo.

-Posso?-chiese Derek, indicando la benda adesiva che gli era stata applicata sulla fronte dai paramedici.

Stiles sembrò irrigidirsi un attimo ma poi annuì, lasciando che Derek si avvicinasse e gli scostasse con delicatezza la benda dalla fronte. Storse leggermente le labbra alla sensazione della pelle irritata che veniva tirata leggermente dal sollevarsi del cerotto ma non disse nulla, permettendo a Derek di osservare la ferita con calma e poi rimettere la benda al suo posto.

-Non ti resterà nessuna cicatrice.-sorrise leggermente alla fine, concedendosi un lieve pacca sulla spalla del più piccolo, che annuì pensieroso.

-Pensi che dovrei chiedere ad Aiden ed Ethan di non venire la prossima settimana?-chiese alla fine, portandosi una mano alla bocca per rosicchiarsi un'unghia.

Derek scrollò le spalle, sospirando.-Non lo so.-

-Pensi che potrebbe...succedere di nuovo?-

-Non lo so. Può darsi.-ammise Derek.-Ma questa volta non lascerò che ti accada nulla.-lo rassicurò.

Stiles annuì ancora una volta.-Ok. Li chiamerò e gli dirò di non venire, almeno finchè le acque non si saranno calmate un po'.-

-Mi pare di aver capito che puoi sopravvivere anche senza di loro.-scrollò le spalle Derek, abbozzando un mezzo sorriso.

-No, ecco...sì. Mio padre non li ha assunti per quello.-

-Perchè allora?-chiese Derek. Non era la prima volta che si faceva quella domanda. Stiles sembrava perfettamente in grado di prendersi cura di sè stesso, eppure suo padre aveva assunto non uno ma addirittura due persone che si occupassero di lui.

Stiles sembrò indeciso se rispondergli, mordicchiandosi le labbra. Derek dovette sforzarsi per distogliere lo sguardo da quel movimento.

-Quando ero piccolo e mia madre è morta...mio padre si è sommerso di lavoro. Penso sia in parte anche per quello che l'azienda è cresciuta così tanto. Passava tutto il suo tempo in ufficio e non tornava quasi mai a casa, perchè gli ricordava troppo mia madre. Io gli ricordavo troppo la mamma. Ho imparato a cucinare, a fare le faccende di casa...tutto quello che prima aveva fatto lei.-spiegò, continuando a tormentarsi le labbra con i denti, e Derek fu veramente tentato di farlo smettere perchè era distraente.

-Poi le cose sono andate meglio. Ci è voluto tempo, ovviamente, ma papà è tornato lentamente quello di un tempo. Intanto però il lavoro era aumentato, c'erano sempre più clienti, anche in altre parti dell'America e addirittura in Europa, e papà non poteva starmi dietro. Penso si sentisse...un po' in colpa per avermi lasciato da solo per tutto quel tempo. Ha assunto Aiden ed Ethan più per non farmi sentire solo che per altro. E poi loro avevano bisogno di soldi per aprire una loro attività, quindi beh...è sembrato perfetto.-

-Mi dispiace che tu abbia dovuto passare tutto questo.-disse Derek.-Non deve essere stato facile.-

Stiles scrollò le spalle.-Ho imparato a fare i dolci migliori del mondo però.-ammiccò, strappando un sorriso al più grande.

-Beh, non vedo l'ora di provarli allora.-

Bodyguard ~ SterekWhere stories live. Discover now