2. Niall

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Niall osservò con il sorriso sulle labbra i ragazzi che stavano mettendo a nuovo le camere del convento e, sempre con il sorriso sulle labbra, ricominciò a pulire i vetri.

Gli faceva bene lavorare, gli faceva bene sia per il corpo, che manteneva in esercizio sia, soprattutto, per l'anima.

La sua anima, infatti, aveva bisogno di distrarsi, perché il pensiero di come era stata la sua vita anni prima ritornava prepotente troppo spesso.

Niall Horan, irlandese di Dublino, aveva lasciato la sua patria e la sua famiglia troppo giovane ed era giunto a Londra per cercare fortuna.

Purtroppo, però, le compagnie sbagliate e il desiderio di fare soldi in modo non proprio legale lo avevano portato su una brutta strada e si era ritrovato così in carcere a scontare una pena per una colpa grave, gravissima, il cui ricordo non lo avrebbe mai abbandonato.

Il carcere lo aveva cambiato profondamente e fatto maturare e così, quando era uscito, si era ritrovato con la voglia di vivere una nuova vita.

Gli assistenti sociali gli avevano trovato lavoro come magazziniere in un'erboristeria ed era lì che aveva conosciuto frate Michael, un arzillo frate di ottant'anni che preparava pomate e rimedi a base di erbe.

Conoscerlo era stata la cosa migliore per Niall e, gradatamente e in modo inaspettato, aveva cominciato a sentirsi diverso e aveva capito che si trattava di una nuova consapevolezza che gli era cresciuta dentro.

Era così entrato in convento e, dopo quattro anni, era diventato un frate e da allora era felice e in pace con se stesso.

Era giunto subito nel convento degli Angeli e aveva conosciuto Liam, al quale non aveva nascosto nulla del suo passato e dal quale, però, non era stato assolutamente giudicato.

Il convento era diventato quindi la sua casa, i frati la sua famiglia e i ragazzi di cui si occupava i suoi migliori amici.

Si sentiva appagato, contento e realizzato e la prospettiva di rimodernare il convento e crearne un convitto lo elettrizzava parecchio.

Non ci sarebbero più stati problemi di soldi, le bollette sarebbero state tutte pagate e la prospettiva della chiusura si sarebbe persa all'orizzonte!

Con un enorme sorriso sulle labbra, sfregò con più forza i vetri e poi si mise a cantare una canzone dei Beatles, subito seguito dalle voci dei ragazzi che stavano lavorando con lui.

Che Niall ci aiuti!Where stories live. Discover now