E odio il fatto di essere...

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Che, poi l'amore se in fondo ci pensi, è, l'unico appiglio in un mondo di mostri, e tu lo descrivi in un modo pazzesco, tu lo rinchiudi in un solo tuo gesto.

-Adrian, dov'è Aiden?- domando frettolosa mentre velocemente infilo gli stivaletti neri.

-Hai letto la lettera vedo- afferma scrivendo qualcosa sul computer.
-Per favore dimmi dov'é- supplico con già il cappotto addosso.
Si gira verso di me e si alza in piedi, non è molto alto, ma abbiamo comunque una differenza di quasi 10 cm. Ha anche lui il suo fascino.

-Penso sia andato al laghetto qua vicino...- proferisce passandosi una mano sui capelli.
Corro veloce verso la porta, quando però il biondo mi prende per un braccio, impedendomi di raggiungerlo.

-Madison, se non ti interessa davvero di lui, per favore non raggiungerlo.-

-Adrian, a me interessa molto di lui.- a queste parole lascia la presa.

Piove a dirotto, molto probabilmente ci sarà una tromba d'aria stanotte. Non ho mai visto un tempo così brutto da quando sono qui.

Qualche ora.

Corro in direzione del laghetto che avevo notato mentre venivano qui, e tempo 2 minuti che la mia esile figura si bagna completamente.

Di sicuro ti sei presentata meglio in altre occasioni.

Dopo quelle che mi sembrano ore di corsa da maratoneta, raggiungo il piccolo lago vicino casa, e lo trovo li, appoggiato sulla riva si quest'ultimo.

Respiro affannosamente e mi siedo cautamente vicino a lui.

-Uh...Perché sei qui? Non ero una persona orrenda che nella tua vita non avrebbe mai ottenuto il podio?- non mi guarda e continua freddo a fissare il lago.

-Io...non so perché l'ho detto in quel momento. Aiden ero e sono emotivamente distrutta per la morte di Elizabeth, e non riesco più a collegare quello che penso a quello che dico.- ribatto cercando di poggiare una mano sulla sua spalla, ma si ritrae subito. Prima pugnalata.

-E cosa pensi Madison?- domanda stavolta guardandomi, e io come sempre mi perdo, in quel colore così variabile e bello, così profondo. In quegli occhi che azzerano tutto il resto.

Eppure  non riesco a rispondere alla sua domanda, sento come se qualcuno mi stesse tappando la bocca, perché io vorrei urlargli che sono persa senza di lui, che tremo ad ogni suo tocco, e che sogno solo di riandare a vedere l'alba con lui, per poterlo baciare di nuovo.

-Vedi Madison- si alza -Ho capito che hai letto la lettera, e che ti è salito quel senso di pena, per questo povero cristo che ha perso la testa per te.
Ma non funziona così, io ho scritto quelle parole perché volevo le leggessi con gli stessi sentimenti con cui io le ho composte!- si passa frustato una mano sui capelli, e al che mi alzo anche io, decisa a parlare.

-Come fai a sapere che ho letto quelle parole con sola pena e indifferenza verso i tuoi sentimenti? Aiden io tremo sotto al tuo tocco, e cazzo, ogni volta che mi lasci sento una parte di cuore che si stacca, e sento di non poter stare senza te!- urlo cercando di avvicinarmi nuovamente, ma lui si allontana anche stavolta. Seconda pugnalata.

-Bugie cazzo, bugie!!- grida disperato, cercando di allontanarsi ulteriormente, e di scappare, da quel posto che ormai, sembra troppo piccolo per due cuori come i nostri.

-PERCHÈ HAI PAURA DI AMARE E DI ESSERE AMATO AIDEN?!?! Io posso donarti tanto!!- urlo passandomi anche io le mani sui capelli e cercando di calmarmi per restare più razionale possibile.

-Non lo capisci cazzo! Io ti farei solo del male Madison! Perché cazzo, non mi vedi?! Io non sono quello adatto a te!! Sono tutto quello che di peggio si può riscontrare in un essere umano! E cazzo, odio il fatto di vedere soltanto te, odio pensarti di continuo, odio volerti baciare ogni volta che ti vedo e odio quello che scateni in me!- stavolta si avvicina, e vedo per la prima volta, i suoi occhi lucidi, vedo in quell'azzurro dannato, tutte le sue mille insicurezze.

Si allontana e mi guarda, mordendosi violentemente il labbro.

-Ti odio Madison Jonson, ti odio da morire! E odio ancora di più il fatto di essere fottutamente innamorato di te!-

Questa volta sono io, che decisa e a passo svelto, accorcio le distanze fra di noi, e mi avvento nostalgica sulle sue labbra.

Reagisce prontamente al gesto, e chiede subito con la lingua, l'accesso alla bocca, che apro subito.
Incastriamo le lingue, che come i nostri sguardi, combaciano perfettamente.
Si stacca e comincia a mordere e a succhiare ogni parte di collo scoperto, e al che lo piego all'indietro per facilitargli il movimento.

Ci stacchiamo dopo minuti e minuti, entrambi affannati e con le labbra gonfie, per i troppi baci.
Appoggia la fronte sulla mia e mi guarda, sorridendomi.

-Vivimi senza paura.-

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Dopo ore passate a camminare sotto la pioggia, decidiamo di rincasare, insieme, dopo tanto tempo.

-Ora mi toccherà sopportarti anche più di prima.- afferma sbuffando.

-Uhm....ora è compito tuo.- ribatto.

Sorride, un sorriso vero e contento, e mi bacia, accarezzandomi la guancia, con fare "dolce?!".

Mi fate venire il diabete.

La casa è deserta, ed entrando lancio il cappotto sul divano e le scarpe fuori dalla porta, in quanto completamente fradicie.

-Mi serve una doccia- affermo ammirando allo specchio i mie capelli completamente bagnati.

-Ed io potrei farti compagnia...- ribatte Aiden prendendomi da dietro e cominciando a baciarmi il collo. Sa che è il mio punto debole, stronzo.

-Uhm...nahh, voglio farla in pace senza rotture.- esordisco ridendo.

Il moro mi bacia e si ritira in camera sua.
Mi avvio anche io dentro la mia camera, iniziando a spogliarmi per entrare poi in doccia, quasi triste stavolta, per mandar via il suo odore.

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Sono quasi carini in versione dolce. Comunque penso che questo sia uno dei capitoli più belli, non tanto per la dichiarazione, ma per il semplice fatto di vederli finalmente insieme.

Ma...quanto durerà la quiete?

Kiss🌹

Live me without fearDonde viven las historias. Descúbrelo ahora