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Autrice: susy1599
Beta: __yoonxmin


Non vedere Yoongi aveva reso Jimin depresso. Il fatto di non sentire borbottare qualcosa mentre leggeva una delle sue stupide riviste con i suoi piedi sopra il tavolino. O quando lo vedeva guardare la TV lamentandosi di tutti i programmi che non li piacevano ( che per quanto dicesse che non li piacessero li guardava lo stesso)

Jimin cominciò a farsi una idea in quel tempo in cui Yoongi viveva insieme a lui.

Cominciò a pensare come fosse diventato dipendente quando la notte non riusciva a dormire e trascorreva le ore guardando il soffitto pensando che in qualsiasi momento Agust potesse ritornare.

Non seppe esattamente se fosse amore.

Ma era qualcosa che si somigliava molto a esso. Voleva bene a Min ShinJun, ma quello che sentiva per Yoongi era completamente diverso. Sorpassava qualsiasi barriera che lui avesse creato e che Jimin stesso avesse abbattuto.

Si rese conto che le cose erano diventate serie quando si ritrovò a camminare per le strade di notte, con la speranza di trovare Yoongi.

Domandò per lui e cerco nei più luridi quartieri.

Tuttavia non lo trovò mai.

Chiese anche a ShinJun ma anche lui non sapeva dove era e nonostante, non sembrava preoccupato.

Jimin era arrabbiato, arrabbiato con ShinJun, arrabbiato con Yoongi ma più di tutti era arrabbiato con se stesso. Per non rendersi conto di quello che provava in tempo, quando Yoongi era insieme a lui, quando gli faceva promesse che ora sembravano solo illusioni rotte.

A lui non importava niente di Agust D, neanche la quantità di sangue che macchiavano le sue mani , né la quantità di droga che aveva venduto o che un giorno forse avesse consumato.

A Jimin importava solo Yoongi, solo lui e nessun altro.

Ma il tempo trascorse e Yoongi non tornò mai.

Le ripetitive chiamate di sua madre si fecero sempre più presenti, tutta la sua vita era cambiata velocemente, quasi come un temporale che arriva dopo una leggera pioggia e finì di riempire la sua vita di problemi e stress.

Non c'erano più commenti sarcastici che lo facevano ridere. Solo poteva sentire gli intelligenti dialoghi che faceva ShinJun. I quali si fecero sempre più frequenti. Di un giorno all'altro, ShinJun si trasformò in una faccia che vedeva tutto il giorno, una che lo accompagnava nei suoi pasti e alla cena.

E senza accorgersi, nelle sue colazioni, ai suoi mattini, al svegliarsi e al addormentarsi. Improvvisamente il suo vecchio appartamento in quel quartiere pieno di delinquenti si era trasformato in uno che era al ultimo piano di un edificio molto elegante.

Jimin sospirò mentre vedeva la coppa di champagne che aveva in mano, i suoi genitori sembravano contenti mentre parlavano con ShinJun, mentre questo non faceva altro che ridere e complimentare i suoi e lui.

-E quando Jimin mi diede quella opportunità, promise me stesso di farlo diventare l'uomo più felice del mondo.

Jimin neanche parlò, e si limitò a mangiare pochissimo. Non partecipò nella allegra chiacchierata ne tanto meno fu attento quando sua madre pronunciò le parole "promesso sposo" e "matrimonio".

La sua mente era un disastro, sentiva come se fosse ritornato nel tempo, tre anni indietro.

Quando viveva con i suoi e questi prendevano ogni decisione al posto suo.

Quella notte Jimin comprese molte cose.

Che una colomba rinchiusa può essere liberata ma che prima o poi questo ritornerà nella sua gabbia.

E che così come Agust D ammazzò Min Yoongi, aveva anche finito con l'anima di Park Jimin decidendo di andarsene per non tornare più.

Daegu King (YOONMIN) ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora