IMMAGINA ROCKY BALBOA

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3k!!! Incredibile. Sembrava solo ieri quando erano a 1k! Mi sto commuovendo. Grazie, grazie!! Questo, purtroppo, è l'ultimo immagina. Mi sono divertita a scrivere queste short story. E la cosa assurda è, che nonostante non sono le più belle short story che ci possano essere, è arrivata a un numero di visuals che nessuna mia storia abbia mai avuto. Sono sbalordita! Scrivetemi nei commenti quali immagina avete apprezzato maggiormente. Un bacione grande e grazie ancora. Buona lettura :*

Philadelphia. Sono qui per trovare un'amica italiana, come me del resto. Lei si è trasferita in America, in una zona composta solo da Italiani. In questi giorni non ha fatto altro che parlarmi del pugile più famoso al mondo, anche lui di origini italiane. Rocky Balboa. Lo conosco, non di presenza però. I miei fratelli si sono registrati tutti gli incontri, dal 1975 fino ad ora. Sì. Stefania mi ha appunto detto che Rocky, nonostante la sua età, vuole combattere un ultima volta, proprio come Apollo Creed, pugile deceduto tanti tanti anni fa. Si dice che è stato una specie di omicidio. Un giovane pugile russo, Ivan Drago, l'ha ucciso durante un incontro amichevole. So queste cose perchè forzata. I miei fratelli amano Rocky e mi hanno bombardata di news, tanto che il mio cervello poteva esplodere da un momento all'altro.

Sono in giro per Philadelphia a fare shopping. Penso che andrò in un bar a bere qualcosa. Stefania è a lavoro e rientrerà verso le dieci. Ho la giornata a mia completa disposizione. Entro nel primo bar che trovo, senza leggere nemmeno l'insegna, e mi avvicino al bancone. Un uomo piuttosto robusto, dai capelli bianchi- sulla sessantina credo- mi rivolge una occhiata strana.

<< Desidera qualcosa signorina?>> chiede poi.

<< Caffè nero, grazie.>>

Annuisce e prepara il caffè. Mi guardo intorno. E' affollato.

<< Ecco qui. Sono $ 3.00.>>

Pago e sorseggio il mio caffè. Un uomo sbuca da una porta, dentro il bar, e si rivolge al barista con uno strano sorriso.

<< I giornalisti si divertono a scrivere idiozie.>>

Mi va di traverso il caffè. Ma è Rocky! Tossisco così forte che è impossibile passare inosservata. Soprattutto dal barista e da Rocky.

<< Vi sentite bene?>> mi chiede quest'ultimo.

Annuisco mentre continuo a tossire. Quando smetto, un ragazzo si affianca al pugile.

<< Papà, io esco. A dopo.>>

<< Lei è Rocky Balboa! Il grande pugile!>> esclama.

Suo figlio alza gli occhi al cielo. Rocky fa uscire un grande sorriso.

<< Sì, sono io.>>

Mi avvicino a lui. << Io sono y/n. I mie fratelli e io la ammiriamo tantissimo.>>

<< Ah, grazie. Siete molto gentili.>>

Poi si rivolge al figlio e al barista. << Loro sono Robert, mio figlio, e Paulie Pennino, mio cognato e migliore amico.>>

<< Piacere.>>

Entrambi mi salutano con un cenno del capo.

<< Io vado.>> dice Robert.

<< Aspetta.>> lo ferma il padre. << Perchè tu e y/n non andate a fare una passeggiata? Scommetto che non sei di qui.>> dice poi a me.

<< Infatti sono in visita.>>

<< Perfetto! Starai bene con Robert, riesce a fare la descrizione di una pianta in modo specifico e semplice.>>

<< Mi lusinghi papà>> dice Robert con una nota di sarcasmo.

Io e Robert usciamo dal bar. Camminiamo silenziosamente. Dopo un po' Robert prende la parola.

<< E così sei qui in visita.>>

<< Già. La mia amica Stefania si è trasferita, dopo il divorzio con suo marito.>>

<< Mi dispiace.>>

<< E' una donna forte. Sono sicura che si riprenderà in fretta.>>

<< Certo.>> fa un mezzo sorriso.

Ricala il silenzio. Stavolta parlo io.

<< Deve essere bello, essere il figlio di un noto pugile. Tuo padre non si arrende mai. Non gli importa neanche degli insulti nei suoi conti.>>

Speravo che Robert era d'accordo con me. Invece distoglie lo sguardo dal paesaggio e prende a calci un sassolino.

<< Mio padre è un uomo forte, determinato e... terribilmente testardo. Come Apollo Creed del resto. Spero solo che non dovrò raccogliere il suo sangue sparso sul ring.>>

<< Hai paura?>>

Si ferma. << No. Ho paura della sua influenza.>>

Aggrotto la fronte. << Come?>>

<< Io sono solo un ombra. Francamente, avrei voluto che mio padre non era un pugile e che non si battesse.>>

<< Perchè? Dovresti essere fiero di tuo padre.>>

<< Non fraintendermi. Gli voglio bene, e so che lui ne vuole a me. Ma non ne posso più di essere considerato solo il figlio di Rocky Balboa. Quando la gente mi parla lo fa solo per parlare di lui, e se mi insulta perchè insultano lui.>>

<< Tu lo permetti.>> ribatto.

<< Ah sì?>>

<< Sì! Robert, tuo padre non ti farebbe mai del male. Sei un bravo ragazzo. Non puoi fatti metterti i piedi in testa. Tu sei Robert e lui Rocky. Se non hai autostima di te stesso, come farai ad affrontare la vita? Lo vuoi sapere? Anche io ci sono passata. Anche io ho avuto le mie debolezze. Il mondo è brutto. Ci saranno persone che ti faranno sentire una nullità, ma tu, io, tutti, dobbiamo avere la forza di rialzarci quando queste persone ci buttano a terra e resistere. Così solo possiamo resistere. Fa vedere agli altri ciò che sei. >>

Robert ascolta attentamente ogni mia singola parola. Poi sorride. << Grazie.>>

Ricambio il sorriso. << Allora, mi descrivi questo posto adesso?>>

IMMAGINO (LUOGO, FILM E ATTORI) Donde viven las historias. Descúbrelo ahora