THE DEVIL IS BACK

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Bucky si sentì mancare il respiro. Nonostante la confusione e la musica ad alto volume, per un istante non udì più nulla. Davanti a sé c'era solo Jana, pietrificata e spaventata.
"Jana, ne sei proprio sicura?" disse lui, come se stesse sputando del veleno.
Lei annuì, ancora incredula. Senza aggiungere altro si diressero da Tony, il quale stava parlando con un anziano signore dai capelli e la barba bianca.
"Stan, sei ubriaco?" chiese Tony, poggiandogli un braccio sopra la spalla, mentre rideva a crepapelle.
"Solo se bevo il mio amico lì sotto si sveglia. Che dire Tony, la carne è carne, anche alla mia età!" rispose il vecchio.
Quando Stark si girò vide i volti pietrificati di Jana e Bucky e il suo sorriso scomparve subito.
Fece cenno con la testa per seguirli, poi li condusse al piano superiore, dove potevano parlare da soli.
"Cosa sta succedendo?" chiese infine, con ansia.
Buck esitò a parlare, ma poi trovò coraggio.
"Jana ha visto uno degli uomini che lavorano per l'Hydra. È certa che si tratti di lui, l'ha visto bene."
Il suo viso si rabbuiò, socchiuse la bocca, per poi guardare Jana.
"Jana, ci sono tante persone qui. Com'è possibile che si tratti proprio di uno di loro? È passato molto tempo, probabilmente ti sarai confusa." affermò, convinto del fatto che i suoi sistemi di sicurezza non avrebbero mai fatto entrare una persona che non era nella lista.
"Conosco i loro volti. Li ricordo uno per uno.." rispose lei, ancora stordita.
Le sue tristi parole angosciarono Buck.
"Tony, sono certa che fosse lui."
Subito dopo notarono uno strano silenzio: dal piano inferiore non si sentiva più nessun suono, non si udì a neanche più la musica. Si guardarono tutti in faccia e allarmati iniziarono a correre verso la sala dove si teneva la festa.
L'orrore si presentò ai loro occhi.
Erano tutti a terra. Tutti. Tutti vicini, l'uno accasciato sull'altro, lasciando metà della sala sgombra.
Tony dopo pochi secondi si ritrovò vestito dell'armatura, che era corsa in suo soccorso. Jana, davanti a un tale scenario, lanciò un piccolo urlo.
Stark si prestò a soccorrere Pepper e Friday rilevò che era in vita, ma era solo svenuta.
"Ma che cazzo sta succendo qui?!" sbottò infine, urlando.
"Stark, sono solo svenuti, non c'è motivo di tanta preoccupazione." udirono una voce alle loro spalle e si voltarono tutti. Videro apparire degli uomini, tutti vestiti di nero. Al centro, c'era l'uomo che aveva avvistato Jana.
"Chi cazzo sei tu, brutto figlio di puttana?" sputò Tony, togliendosi il casco, per poterlo vedere meglio in faccia.
"Ah giusto, le presentazioni. Sono Richard Fisk." si girò per guardare Jana "Soggetto tre, quanto sei scortese. Neanche ci saluti?" sogghignò.
Lei sentì un brivido percorrergli lungo la schiena, la rabbia invadergli il corpo. Bucky le si mise davanti, come per farle da scudo.
"Che cosa volete?" chiese quest'ultimo.
Richard guardò il resto degli uomini, poi spontò l'attenzione su Tony.
"Contrattare. Voglio solo contrattare."
Stark stava per perdere la pazienza: era a un passo dall'esplodere e tirare fuori l'artiglieria, ma era un qualche modo obbligato ad ascoltare, per l'incolumità delle persone che erano a terra.
"Come ben sapete, noi dell'Hydra operiamo in molti modi."
Quelle prime parole bastarono per far chiudere le mani di Bucky in due pugni.
"Una parte di noi, opera per donare alle persone delle particolari.. abilità." disse, guardando Jana "Per renderli migliori. Salvarli dalla morte, quasi. Prendiamo soggetti esili, per trasformarli in armi, per renderli forti."
Bucky si voltò verso Jana, la quale nel frattempo sentiva che il suo corpo si stava surriscaldando.
"Un'altra parte, in passato, creò un esercito di Soldati, delle armi da guerra che rispondevano a determinate parole." questa volta guardò Buck.
James, per la prima volta dopo giorni, aveva paura. Aveva paura che quegli uomini potessero leggere le parole del libro rosso, ritrasformarlo nel Soldato D'inverno. Dopotutto, non aveva ancora iniziato le terapie, perciò era ancora esposto.
"Vai dritto al sodo, prima che io perdi la pazienza." disse Tony, mentre aveva rimesso il casco.
Fisk si avvicinò, pur rimanendo sempre distante.
"Giorni fa ci avete sottratto una cosa di nostra proprietà."
Si riferiva a Buck.
"Un anno fa, ci avete sottratto un'altra cosa ancora."
Questa volta, si riferiva a Jana.
"Siamo qui per riprenderci le due cose sottratte.. e in più un'altra, che fuggì due anni fa, insieme al fratellino. "
Ora, si riferivano a Pietro e Wanda.
"Altrimenti, saremo noi a sottrarre qualcosa a voi. Sapete, siamo a corto di, uhm, come dire.. soggetti." disse allargando le braccia, indicando tutte le persone accasciate sul pavimento.
Delle vite per delle vite.
Jana sentì un magone logorarla dall'interno, un senso di nausea mischiato alla rabbia. Pensava che tutte quelle persone potevano morire a causa loro, se non si fossero consegnati.
Tony stava riflettendo, invece.
"Perché non li avete semplicemente presi? Potevate farci svenire tutti, invece avete atteso che ci allontanassimo. Perché? Sarebbe stato molto più semplice e astuto." disse infine.
"Stark, perché a noi piace giocare."
Quelle parole gelarono il sangue a tutti e tre. Piombò il silenzio, ma nonostante ciò, Tony non era ancora convinto.
Bucky guardò Jana, poi si voltò di nuovo verso Fisk.
"Ne ho conosciuti molti di uomini come te. Uno più codardo dell'altro. Se avessi potuto, anziché servirli, li avrei uccisi con le mie stesse mani." ringhiò.
Richard ritornò a fissare Tony.
"I vostri amici si risveglieranno quando saremo noi a deciderlo" alzò una mano, facendo segno alla sua squadra dietro di cacciare delle armi "Se non avrete preso una decisione entro il tempo debito, li uccideremo tutti."
Tony non ne poteva più. Voleva attaccarli, ma sapeva che non poteva farlo, per non rischiare di mettere in pericolo nessuno.
In quel momento, comparve Visione. Inutile descrivere quanto rimasero di stucco gli uomini dell'Hydra.
"Sapete, io non posso dormire. Mi piacerebbe sapere cosa si prova, ma non posso. Non sono un essere umano." disse con la sua voce metallica, mettendosi davanti ai suoi amici.
Gli uomini non sapevano che Visione avrebbe partecipato alla festa: avevano pensato veramente a tutto, ma non sapevano che all'interno di lui c'era impiantata una parte di Jarvis, che collegata a Friday, riusciva a percepire quando Stark fosse in pericolo, così da arrivare in suo soccorso.
"Questo non ci impedirà di portare a termine la nostra missione, oggi."
Prima che potessero aggiungere altro, Visione fece uscire dalla Gemma nella sua testa degli spettri di luce, tanti quanti le armi che gli uomini avevano nelle loro mani, distruggendole tutte contemporaneamente.
Tony lo affiancò e iniziò a far uscire dei pulsori contro i suoi avversari, che però, rimasero illesi dall'energia scagliata.
Tutti quanti capirono che erano rivestiti dello stesso materiale di cui era rivestito Bucky il giorno in cui lo presero.
Jana allora provò lei con le fiamme, liberandole insieme ad un urlo pieno di rabbia. Ma niente, neanche il fuoco li ferì.
"Dopo aver osservato le vostre mosse contro Barnes, ci siamo attrezzati per bene questa volta." disse Fisk.
Non restava altro che fare un combattimento corpo a corpo.
Si precipitarono gli uni contro gli altri.
Bucky diede il meglio di sè: per tutti quegli anni aveva desiderato uccidere quei diavoli con le sue stesse mani, farli fuori quanti più possibile. Applicò le stesse mosse che loro stessi gli avevano insegnato, macchiandosi le mani di sangue.
Insieme a Tony e a Visione, riuscirono a mettere k.o. la maggior parte degli uomini.
Jana per lo più si difendeva, poiché non era ancora molto in grado di affrontare un combattimento contro così tanti uomini senza poter utilizzare i suoi poteri, inoltre il suo stato mentale in quale momento non glielo consentiva. La rabbia che provava, però, le consentì di far fuoriuscire elevate fiamme dai piedi, così da farla innalzare in aria e volare (cosa che le riusciva possibile in rari casi), rendendo così più facile il combattimento, dato che poteva scagliare colpi arrivando alle spalle degli avversari.
Ad un certo punto, però, un uomo la prese per il collo da dietro, sbattendola a terra svariate volte, facendole perdere molto sangue dietro la nuca.
Un altro uomo la teneva ferma per le caviglie, rendendole possibile qualsiasi mossa.
Bucky era talmente preso dalla sua rabbia da non accorgersene, finché non udì Friday dire "Signore, c'è un problema alla sua destra."
Quando vide quella scena, si sentì per un istante pietrificato, incolpandosi di non essersene accorto prima.
Jana aveva ormai perso i suoi sensi.
Buck arrivò alle spalle dell'uomo che continuava a sbatterla a terra e con un colpo secco gli afferrò la gola con il braccio metallico, piantandolo con così tanta forza nel pavimento da scavarcelo dentro. Altri uomini lo accerchiarono, ma preso da tutta quella rabbia non ci mise molto prima di ucciderli uno per uno.
Visione arrivò in suo soccorso e insieme fecero fuori la maggior parte degli uomini in quel punto. Tony, si era occupato del resto.
Ne rimase solo uno: Fisk.
"Bastardo, non ti ucciderò. Mi devi dire come si fanno a risvegliare!" sbraitò Tony, colpendogli lo stomaco numerose volte, tante da fargli vomitare sangue.
Sapeva che la sua fine era vicina, ma Tony non sarebbe mai andato così in fondo, gli serviva vivo.
Fisk prese un pezzo di vetro della vetrata rotta a terra e se lo portò alla gola.
"Hail Hydra."
E se lo ficcò nella trachea.
Gli uomini dell'Hydra erano tutti morti, non ne era rimasto neanche uno.
Tony si tolse il casco e lo gettò a terra, girandosi verso gli altri.
Buck era accasciato a terra, mentre strappava delle strisce dalla sua camicia e le legava intorno alle ferite di Jana, dalle quali usciva sangue.
"Signore, stanno arrivando i rinforzi."
disse Visione.
Tony andò allora verso le persone svenute, promettendosi che avrebbero trovato una soluzione per risvegliarli tutti.
Si udirono gli elicotteri arrivare in giardino.

BUCKY'S POV.
Passai l'intera notte accanto alla barella di Jana, nell'ospedale all'interno la struttura dello S.H.I.E.L.D.
Lei stava ancora dormendo: aveva una mascherina che le dava ossigeno attaccata sul viso. Le avevano messo dei punti dietro la nuca.
Non potevo fare a meno di incolparmi, di ripetermi che se fossi stato più attento lei non si sarebbe fatta così male. Era forte, ma con i suoi poteri. Così come Wanda, entrambe non erano molto brave nel combattimento corpo a corpo, il loro ruolo in campo era utile soltanto se potevano usare i loro poteri. Altrimenti succedeva questo.
La sentii muoversi, subito mi avvicinai al suo lettino.
Lei aprii gli occhi e si tolse la mascherina. Era impaurita, si poteva vedere dai suoi occhi. Mi guardò e la vidi tranquillizzarsi.
"Buck.." si portò una mano dietro la nuca e fece una smorfia di dolore.
"Jana, gli uomini sono morti tutti. Sei al sicuro adesso, siamo alla base dello S.H.I.E.L.D." dissi io sottovoce.
Lei si guardò intorno.
"Gli altri.. si sono svegliati? Come stanno tutti?"
Sorrisi appena, pensando al fatto che ancor prima di chiedere cosa le fosse successo, si preoccupava per gli altri.
"Stanno tutti bene. Nei laboratori hanno trovato un metodo per farli svegliare: non era così impossibile, volevano solo metterci paura."
Lei si tranquillizzò, chiudendo gli occhi.
"Jana mi dispiace. Non sei ancora pronta per avere un corpo a corpo con tutti quegli uomini, potevi batterli soltanto utilizzando i tuoi poteri, ma purtroppo non potevi."
Lei riaprì gli occhi e mi guardò.
"Se io fossi stato più attento.. forse tu adesso non saresti così. Mi dispiace così tanto.." furono le uniche parole che riuscii a dire, secche, mentre ripensavo a quegli uomoni che le facevano del male.
"Non è stata colpa tua. Non sentirti colpevole di nulla, veramente." mi rispose, poggiando la sua mano sulla mia, che tenevo sul lettino. Quel toccò così delicato mi riportò alla realtà, scacciando per un attimo i brutti ricordi della notte prima.
Fece irruzione l'infermiera, che mi chiese di uscire e così feci.
Fuori la porta c'erano Wanda e Steven.
"Come sta?" mi chiese subito la sua amica.
Io sospirai "Potrebbe stare meglio, come potrebbe stare peggio."
Steve mi rivolse uno sguardo cupo.
"Quello che è successo questa notte potrebbe ripetersi. Dobbiamo stare attenti. Soprattutto voi tre." disse, riferendosi a me, Wanda e Jana.
Feci cenno a Steve di seguirmi di fuori, Wanda capì e se ne andò.

"Steve, cos'è successo? So che c'è altro dietro."
Lui esitò, mi guardò dritto verso gli occhi.
"Non siamo riusciti a scoprire molto. Non riusciamo a capire perché avessero voluto lasciare voi svegli, mentre sedare tutti noi. Questo avrebbe facilitato la loro missione.."
Mi ricordarono le parole di Tony.
"Perché a noi piace giocare.."
Ma certo.
"Steve, è proprio questo il punto. Sanno bene che non riusciranno mai a vincere contro di noi, perciò hanno utilizzato una specie di terrorismo psicologico: ci hanno fatto credere che i nostri amici potessero morire a causa nostra. Questo ci avrebbe portato a consegnarci noi stessi. Hanno lasciato Jana sveglia perché è la più emotiva, mentre Wanda avrebbe subito capito che si trattava di un trucchetto. Invece, a me non hanno sedato perché volevano farmi credere che se avessero voluto, avrebbero letto.. quelle parole, così che mi sarei consegnato per non mettere a vischio la vostra vita. Per quanto riguarda Tony, probabilmente hanno qualcosa di personale con lui, volevano solo fargli vedere la scena. Una cosa è certa: quello di sta notte è stato solo un avvertimento. Sono stati solo delle cavie pronte a suicidarsi, ne arriveranno altri.
Torneranno."

BUONDÌ! Allora, volevo soffermarmi su alcune cose. Prima di tutto, possiamo vedere una Jana che vola, prendendo sempre più la forma di una torcia umana! Poi, il personaggio di Richard Fisk è uno dei fumetti, che fa appunto parte dell'Hydra. C'è la piccola parte "cameo" con Stan Lee che ci tenevo troppo a fare! E poi.. che ne pensate di questo rapporto che si sta creando fra i due protagonisti? ;)

THE DEVIL WEARS HYDRA. {BUCKY BARNES} Место, где живут истории. Откройте их для себя