End of the Beginning

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"Is this the end of the beginning?
Or the beginning of the end?
Losing control or are you winning?
Is your life real or just pretend?"
-Black Sabbath

Erano due giorni che Harry Potter era scappato da casa dei suoi zii, si era stancato di essere trattato come uno schiavo, si era stancato delle regole da rispettare, voleva finalmente essere libero, e c'era riuscito, o almeno così pensava.

I suoi capelli scuri lunghi fino alla schiena ribelli iniziavano ad essere sporchi e la cosa gli dava molto fastidio, lui ci teneva tantissimo alla sua pulizia, poi oltre ai capelli si aggiungeva che era stanco morto e aveva fame, eppure non voleva ritornare indietro, non sarebbe mai tornato dai sui zii, a costo di morire di fame stanco e puzzolente.

Erano le 5 di mattina ed Harry si stava trascinando per una piazza, quando non riuscì più a muovere solo un muscolo dopo aver camminato ininterrottamente per 2 giorni, basta, doveva assolutamente fermarsi, si accasciò ad una colonna dove si addormentò, ma non per molto, la sua pace durò si e no due ore, quando una voce pungente e un calcio alle costole gli fece aprire di scatto i suoi meravigliosi occhi verde bosco.

Alzò lo sguardo e vide un uomo sui 35, massimo 40 anni, biondo platino, con degli occhi di ghiaccio che Harry non avrebbe mai scordato, erano affascinanti ma contemporaneamente gli fecero venire un brivido.

L'uomo dagli occhi di ghiaccio trascinò Harry in un angolo buio e lo sbattè al muro, cosa stava succedendo?, Harry era confuso, non capiva.

<È circa un oretta che ti osservo dormire ragazzo, sai, solo vederti dormire mi ha fatto venire l'uccello duro, dovresti rimediare...>

Il tono di voce dell'uomo era freddo come i suoi occhi, Harry non aveva paura, aveva subito molte volte violenze dallo zio e dal cugino, ma non rimase fermo, cercò inutilmente di spingere via l'uomo che lo teneva bloccato al muro.

Sentiva l'erezione dell'uomo di ghiaccio su di lui, gli fece venire un conato di vomito la vicinanza con quell'essere schifoso, non aveva abbastanza forza per allontanare l'uomo e allora fece la prima cosa che gli venne in mente, gli sputò in faccia nella speranza che si ritraesse e lui riuscisse a trovare una via di fuga.

<COME HAI OSATO STUPIDA PUTTANELLA?!>

L'uomo si avventò sul moro ed iniziò a colpirlo con calci e pugni, Harry dopo pochissimo cadde a terra gemente.

Nella sua testa Harry si disse maledisse.

"Ed ecco che arriva la fine della tua avventura Potter, peccato, era appena iniziata, ecco a cosa ti ha portato la tua mania di non aver paura di nulla, ma in fondo, fra un po' sconfiggerai anche l'ultimo nemico : la morte"

Queste furono le ultime parole che disse a se stesso prima che gli si annebbiasse la vista.

Per fortuna, una donna che stava andando ad aprire la chiesa e a sistemare tutto per la messa con due ragazzi, si avvicinò dopo aver sentito l'uomo urlare e aver visto una sagona d'uomo scappare.

Si avvicinò e quasi le venne un colpo quando vide a terra il corpo di un ragazzo sanguinante e pieno di lividi.

Chiamò subito i due ragazzi che erano con lei e si fece aiutare dai due a trasportarlo nella sua camera, poi mandò i ragazzi a spiegare tutto al prete per aver ritardato la Santa Messa.

Una luce abbagliante accolse Harry quando finalmente riaprì gli occhi di smeraldo lucente.

Ci mise un po' a capire dove era finito, ma la vera domanda che si poneva era : come c'era arrivato?

Una donna sui 50 anni, una suora, notò che si era svegliato e corse al suo letto immediatamente.

<Finalmente ti sei risvegliato ragazzo, mi ha fatto prendere un colpo quando ho visto il suo corpo accasciato a terra tutto malmenato...>

"Reanimation of the sequence
Rewinds the future to the past
To find the source of the solution
The system has to be repaired"

Solo allora Harry si ricordò ciò che era successo.

Vide di nuovo nella sua mente l'uomo dagli occhi di ghiaccio e risentì le sue parole fredde e taglienti come un rasoio affilato rimbombare nelle sue orecchie.

<Ragazzo, è tutto ok?>

Harry annuì, anche se si sentiva strano, l'uomo di ghiaccio era nella sua mente.

<Vuoi dirmi il tuo nome e dove abiti? Io sono Suor Minerva>

<Mi chiama Harry Potter e non ho una casa, sono scappato da un posto dove mi temevano come uno schiavo e sono finito in quella piazza dove ho fatto conoscenze poco piacevoli>

Suor Minerva sembrava aver capito abbastanza bene la sua situazione.

<Capisco mio caro Harry, potrei provare a convincere il sacerdote della mia parrocchia a farti vivere con noi se ti può essere d'aiuto, ma devi dare una mano e rispettare le regole, il nostro sacerdote è molto severo, ma abbiamo veramente bisogno di due mani in più...>

Harry annuì, in fondo era scappato per cambiare vita, questa era la sua occasione, non proprio quella che sperava ma sempre un occasione.

"Release your mind
Fast forward to the secrets of your soul
Your life's on overload
Is this your fate?"

Angolo Autrice

Ed eccomi ritornata con una storia, finalmente ho trovato l'ispirazione per scrivere una Snarry, spero che vi piaccia🌹

Snarry|| Il Metallo Che Ci UnisceWhere stories live. Discover now