I am the only one.

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Cazzo.

Quelle musichette di merda la stavano facendo svenire dall’ansia. Non stava guardando il film, ma quelle cose alimentavano lo stesso la sua paura.

Spostò la mano dagli occhi giusto il tempo di vedere la faccia urlante della donna decrepita. Saltò sulla sedia spaventata e lanciò un’occhiata a Zayn che se la rideva.

-Smettila di ridere come un deficiente- lo riprese offesa.

E lui per risposta rise ancora più forte, facendo girare qualche ragazzo davanti a loro.

-Io vado in bagno- affermò Karen cercando di alzarsi dalla poltrona.

-Non ti perdere-.

Fece finta di non aver sentito e si diresse alla velocità della luce fuori dalla sala, e una volta uscita tirò un sospirò di sollievo.

Si guardò in torno, cercando con gli occhi il cartello o qualche indizio che la aiutasse a trovare il bagno e quando lo vide ci corse dentro. Non era mai andata nel bagno di un cinema e si meravigliò di trovarlo pulito. Entrò in uno delle cabine, chiuse la porta alle sue spalle e si appoggiò ad essa.

Era uscita con Zayn e non stava succedendo niente di strano, per adesso, e Zayn non aveva fatto il solito stronzo, infatti, pensandosi su, era diverso da come si comportava a scuola. O, molto probabilmente, era solo una sua impressione.

Sobbalzò sentendo il cellulare vibrare nella tasca e con uno sbuffo lo tirò fuori.

-Pronto?- domandò.

-Karen, scusami se ti rovino la serata con Zayn, ma dovevo parlare con qualcuno- sentì parlare Safaa eccitata.

-Non disturbi affatto, credimi, stavo nel bagno. Tu piuttosto, che è successo?-

-Mi sono rimessa con Liam-

-Oddio, ma è fantastico- urlò Karen.

-Ho fatto la cosa sbagliata?- domandò titubante l’amica.

-Assolutamente no, aspetta…ma adesso lui dov’è?-

-Sto nel bagno del ristorante, lui mi sta aspettando- spiegò.

-E non farlo aspettare, noi ci sentiamo domani- si salutarono, augurandosi a vicenda buona fortuna e chiusero la chiamata.

Finalmente quei due si erano messi insieme, erano perfetti. In tutto e per tutto.

Sorrise felice per Safaa e spinse la porta del bagno per uscire.

Continuava a spingere ma la porta non accennava a muoversi.

Merda.

Era rimasta chiusa dentro.

L’ansia incominciò a farsi sentire, e Karen batté freneticamente le mani sulla porta, nella speranza che questa si sarebbe aperta.

Prese il cellulare per chiamare Zayn, e quando andò nella rubrica, si ricordò che non aveva ancora il suo numero.

-Perché proprio a me?- borbottò appoggiandosi alle mattonelle fredde del muro.

Provò a chiedere aiuto un paio di volte, ma nessuno sembrava accorgersi delle sue urla. Erano in un cinema o in un bosco?!

Passarono un paio di minuti e l’ansia cominciava a non farsi più sopportare e Karen stava per scoppiare quando, ad un certo punto, sentì la voce di Zayn chiamarla e si rilassò immediatamente.

-Zayn, oddio, menomale che sei arrivato- urlò quasi.

-Ma che cazzo di fine hai fatto? Sei caduta nel cesso?- ringhiò lui.

My best friend's brotherWhere stories live. Discover now