La "strategia alternativa"

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Maka non riusciva a credere alle parole del preside. L'indomani le streghe e il Kishin avrebbero attaccato la scuola. Il Kishin. L'aveva chiamato semplicemente così. Era questa la realtà dei fatti, ma, per quanto Maka ne fosse a conoscenza, quel ragazzo dallo sguardo perennemente annoiato per lei restava soltanto Soul. Il suo più caro amico, l'unico in grado di sopportare il suo carattere gelido e saccente, l'unico in grado di farle battere il cuore talmente forte da spingerla ad azioni sconsiderate e fuori da ogni regola. E quel bacio poi? Che cavolo era? Una richiesta d'aiuto o delle scuse? Un addio, forse? No, non riusciva nemmeno a pensarci!
Scosse la testa violentemente, sperando di allontanare quei pensieri fastidiosi. Doveva concentrarsi. Shinigami aveva richiesto il suo aiuto e, per quanto non fosse d'accordo con la sua condotta, era ancora una delle studentesse migliori della Shibusen. Avrebbe obbedito, come sempre. Angel sarebbe stato il suo partner, si erano allenati molto e la loro sintonia era perfetta.
"Talmente perfetta da sembrare profondamente sbagliata" pensò, scuotendo ancora il capo. La risonanza con Soul era sempre una lotta, tra la sua anima, rigida e inflessibile, e quella del ragazzo, ribelle e noncurante. Eppure funzionava sempre. L'affetto e la comprensione tra loro riusciva a sorvolare qualsiasi disparità caratteriale. Quello che ne usciva era una forza distruttiva e, così come la continua lotta tra ombra e luce, impossibile da fermare. Al contrario, Il carattere di Angel era molto più semplice da gestire e, lui stesso, si faceva guidare da Maka senza opporre resistenza.
In ogni caso, battere Soul usando Angel era l'unica scelta che Shinigami le aveva dato.
-Maka- si sentì chiamare alle spalle.
Voltandosi, riconobbe il viso preoccupato di Kid.
-Kid, mi stavi cercando?- chiese
-In realtà, si. Volevo parlarti...di Soul- rispose lui, evitando il suo sguardo.
-Come hai intenzione di procedere? Saresti davvero capace di ucciderlo?- riprese, preoccupato.
-E tu? Hai intenzione di disubbidire a tuo padre?- chiese freddamente.
-È per questo che lo fai? Per mio padre? Stai mentendo a te stessa, Maka. Sei arrabbiata con Soul, ma non riuscirai mai ad ucciderlo e, alla fine, potresti essere tu a morire- continuò lo Shinigami abbassando lo sguardo.
-Permettimi di suggerirti una strategia alternativa, anche se ciò significherebbe disubbidire agli ordini di mio padre- riprese lui.
-Una strategia alternativa?- chiese curiosa lei
-Che hai in mente, Kid?-
Lui sospirò e, stringendosi il mento tra le dita con fare pensieroso, rispose:
-Angel mi ha riferito che, durante il primo scontro tra te e Soul, lui si è intromesso nella vostra risonanza. Mi sono fatto raccontare tutto nei minimi particolari e sembra che, prima che lui facesse irruzione, la situazione del sangue nero fosse stabile, me lo confermi?-
Maka capì subito dove l'amico volesse arrivare con il suo ragionamento. Era vero, in quell'occasione l'intrusione di Angel nella loro risonanza era stata fatale! Sarebbe davvero stata in grado di stabilizzare il sangue nero ancora una volta?
Una violenta scossa fece tremare le spesse mura della scuola, tagliando il flusso dei pensieri di Maka.
-Cosa diavolo è stato?- chiese Kid allarmato.
-Sono streghe- sussurrò la ragazza, chiudendo gli occhi per concentrarsi. Il Soul Protect era attivo, non avrebbero potuto riconoscere le loro anime in anticipo, ma, ora che erano così vicine, Maka riuscì a riconoscere dieci diverse lunghezze d'onda.
Ne cercò una, in particolare. Respirò profondamente, cercando di spingere la sua capacità al limite. Accarezzò ogni vicolo della città, ogni casa, arrivando perfino all'enorme desolazione sabbiosa che circondava Death City, teatro del primo scontro tra lei e Soul.
-Trovato!- esclamò infine.
-Kid, sembra che le streghe abbiano deciso di iniziare in anticipo!- disse guardandolo negli occhi. Gli afferrò saldamente le spalle e, sicura come non mai, continuò:
-L'ho trovato, Kid. Mi dispiace, ma devo andare. Dammi solo un po' di tempo, proteggi Angel, ma non farlo avvicinare altrimenti andrà tutto a rotoli. Conto su di te, amico mio- lo abbracciò. La sua "strategia alternativa" non era altro che una speranza. Uno spiraglio, che avrebbe potuto garantirle un lieto fine, ed il merito era tutto di Kid. Adesso aveva finalmente una ragione per cui lottare, non avrebbe mai lasciato che Soul combattesse l'oscurità da solo. L'avrebbe riportato indietro o sarebbe morta provandoci.
-Vai, Maka. Lascia fare a me- rispose lo Shinigami, staccandosi dall'abbraccio e partendo a tutta velocità sul suo skateboard.

Maka corse a perdifiato fuori dalla scuola.
"Non ci credo, perché si è rintanato proprio lì?" pensò. Attraversò la città senza mai fermarsi, finché non si trovò davanti una porta familiare. Il suo appartamento. Il loro appartamento. Un'accozzaglia di ricordi sgangherati erano rinchiusi lì dentro, ricordi che nemmeno con la sua nuova forma di Kishin avrebbe potuto dimenticare.
Maka respirò per qualche minuto, cercando di stabilizzare il ritmo del cuore.
Inspirò profondamente, afferrò il pomello della porta e la aprì...

Ciao a tutti!!
Eccomi tornata finalmente con un nuovo capitolo, e, visto che in questo momento ho un po' di tempo libero (strana sensazione 😂) , non escludo che la prossima settimana potrebbero esserci 2 aggiornamenti😉😉😉
Fatemi sapere cosa ne pensate, questa storia è diventata davvero molto importante per me, non mi aspettavo davvero che potesse piacere!
Grazie a tutti per le views e le stelline❤️
-Mokona-

A Dark Light. [Completata]Where stories live. Discover now