quarto capitolo

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*nell'Umbrella Academy*
Signor Hargrevees:«Ragazzi, oggi allenamento» disse guardando tutti e sei i ragazzi.
Signor Hargrevees:«Vanya inizia a contare, torno subito»
L'uomo fece un segno a Pogo e la scimmia lo raggiunse immediatamente nel suo ufficio.
Chiuse le porte ed iniziarono a parlare.

Signor Hargrevees:«Allora, che mi dici della ragazza?» disse sedendosi dietro la scrivania per poi iniziare a cercare dei fogli.
Pogo:«Non ho scoperto molto signore.
Da quello che mi ha detto potrebbe tranquillamente far parte dell'Umbrella Academy»

L'uomo alzò immediatamente la testa.
Signor Hargrevees:«Mi stai per caso dicendo che..» disse alzandosi dalla sedia.
Pogo:«Esattamente signore, la ragazza è nata lo stesso giorno di tutti»
Signor Hargrevees:«Non posso aver saltato una ragazza con dei poteri come i suoi»
Pogo:«Ma signore, non sappiamo se la ragazza abbia realmente dei poteri»
Signor Hargrevees:«Esatto Pogo, e adesso il nostro compito è scoprire se ha dei poteri veri e propri oppure no»
Pogo:«In che modo signore?»

*driin driin*
May:«Casey potresti andare tu?» disse mentre stava litigando con i fornelli della cucina nuova.
Casey:«Certo» dissi quasi ridendo.
Mi incamminai verso la porta di ingresso e subito dopo aprii.
Davanti a me trovai il signore dell'Umbrella Academy.

Era vestito sempre in modo molto elegante e aveva in testa sempre il suo adorato cappello.
Signor Hargrevees:«Buonasera mia cara, io sono...» disse togliendosi il cappello.
Casey:«So benissimo chi è lei..» dissi quasi in tono sognante.

Ho sempre amato il mondo dei fumetti e dei supereroi e sapere di avere un'accademia del genere vicino casa credo sia un sogno che si avvera, soprattutto per il fatto che adesso sto parlando con il "padre fondatore" di tutto.

May:«Chi è tesoro?» disse con uno straccio in mano mentre si avvicinava verso la porta.
Signor Hargrevees:«Sono il Signor Hargrevees»
May:«Oh sappiamo benissimo chi è lei, i suoi ragazzi mi hanno aiutato in quella banca.
Bhe, dica pure»
Signor Hargrevees:«Oh si, sarà questione di un attimo» disse iniziando a parlare.
«volevo semplicemente invitarvi domani all'Umbrella Academy per cenare con me e i miei sette ragazzi»
Casey:«Sette? Ma io ne ho contati sei l'altra volta..» dissi incredula.
May:«Oh, che gentilezza. Che ne pensi Casey?»

L'uomo mi continuava a guardare.
Sembrava veramente interessato da me.
Sembrava come se volesse studiarmi.

Casey:«Direi di si»
Signor Hargrevees:«A domani allora»
May:«Buona sera»

Chiusi la porta.

May:«Forse abbiamo trovato dei vicini soddisfacenti»
Casey:«Soddisfacenti? Abbiamo un'accademia di supereroi vicino casa e in questo momento è venuto un miliardario a chiederci di venire a cenare da lui!»
May:«Eh..?»
Casey:«Credo che sia la cosa più pazzeschissima che ci sia mai capitata!»
May:«Più pazzeschissima non credo neanche sia corretto» disse ridendo.
Casey:«Da oggi si»
Scoppiammo a ridere ed andammo a mangiare.

*giorno dopo*
Io e zia ci stavamo preparando dalle quattro per risultare accettabili a quella cena a nostro parere veramente molto importante.

Okay, bisogna ammettere che sono molto in ansia, sia perché sicuramente ci sarà un motivo che ha spinto l'uomo ad invitarci e sia perché sicuramente incontrerò nuovamente il ragazzo della banca.

Bhe, ovviamente ci saranno tutti e sei, però non mi dispiacerebbe affatto stare vicino a lui.

May:«Sei pronta?» disse infilandosi gli orecchini davanti allo specchio.
Casey:«Quasi, fammi solo..perfetto» dissi arrivando poi davanti allo specchio dove stava mia zia.

Ci guardammo e l'attimo dopo ci vedevi già spengere le luci e chiudere a chiave la porta.
Scendemmo tranquillamente gli scalini di casa e ci dirigemmo verso l'Umbrella Academy.

Si vocifera che lì dentro non sia mai entrato realmente nessuno a parte le solite persone.
Chissà perché il signor Hargrevees ha voluto invitarci.

Arrivammo davanti la porta e dopo esserci sistemate nuovamente per bene suonai il campanello.
Ad aprirci fu una donna.

Era veramente una bella donna, di statura alta, la carnagione chiara e i capelli biondi.
Aveva un grembiule che le copriva il ventre e le gambe e delle scarpe davvero adorabili.
Un filo di trucco sugli occhi e un rossetto rosso che andava a contrasto con la tonalità della sua pelle.

Ci guardò e sorrise :«Buonasera, io sono Grace. Prego» disse per poi aprirci la strada per entrare «benvenute nell'Umbrella Academy»

«hi, i'm your neighbour»Where stories live. Discover now