Racconti Di Follia

Sangue.

È sempre una soddisfazione quando capita.

Sono un pigro del cazzo io, perciò non ho mai lo sbatti di uscire di casa e di andare ad ammazzare qualcuno.

È più una cosa che succede casualmente.

Se, mentre vado a buttare la spazzatura, passa qualcuno davanti a me, gli afferro la testa e gliela sbatto ripetutamente e con violenza contro il muro vicino ai secchi, oppure gli cavo gli occhi con qualche pezzo di vetro che trovo nell'immondizia, oppure boh, quello che capita al momento.

Ma il punto è che capita molto raramente.

Dovrei andare a cercarli io, ma non mi va.

A volte guardo fuori dalla finestra e vedo gente che va a correre o che porta a spasso il cane.

Ma come fanno a resistere??

Come fanno a trattenere i propri istinti con tutta quella gente che c'è in giro??

Se fossi al posto loro penso che truciderei nella maniera più brutale chiunque mi capitasse davanti.

E invece resto sempre a casa, perché sono pigro.

Vorrei avere un pretesto per uscire di più.

Magari dovrei andare dallo psicologo.

So che nei loro uffici ci sono un sacco di oggetti diversi, potrei sbizzarrirmi sulla maniera più violenta di usarli su di loro.

Oppure dare fuoco a qualche appartamento, quello sarebbe fantastico.

Ma il problema è sempre lo stesso.

Oltre al fatto che non mi va di rimediare la benzina.

Quando ero piccolo era molto meglio.

Dovevo andare a scuola, e quindi mi ritrovavo per forza in mezzo ad altra gente.

E poi i miei compagni di classe erano fantastici, soprattutto alle elementari.

Le urla di dolore dei bambini hanno un suono sublime.

Me le ricordo ancora, dopo tanti anni.

Al liceo invece non era il massimo, ma era più figo uccidere gente più grande.

Per qualche anno ho anche lavorato in ufficio, ma lì uccidere era noioso, le gente era già depressa di suo, io non servivo.

Poi è diventato un po' difficile trovare lavoro.

Insomma, ammazzo sempre tutti, non facevo una bella figura con il curriculum che avevo.

Manco a dire che potrei diventare un killer professionista, sapete, sono pigro.

Alla fine, però, riesco a trovare dei momenti di totale relax anche senza uccidere nessuno.

Ogni tanto mi stendo sotto il sole, in giardino, e provo a dormire.

Non riesco sempre ad addormentarmi, ma sto bene lo stesso.

Quel colore accesso dei raggi del sole che mi attraversano le palpebre mi ricordano un lago di sangue.

È sempre una soddisfazione quando mi capita.