Capitolo 32

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ero distesa sul mio letto, mentre sulle note di  Warrior mi staovo perdendo tra le pagine di un libro d'amore. ero ormai alla fine, quando controllai il cellulare per vedere che ore si erano fatte. L'orologio del cellulare segnava le 3.17, non ci diedi molto peso, non era certo la prima volta che capitava che stessi su fino a tardi per leggere un libro, ma quello che catturò la mia attenzione furono i migliaia di messaggi su WhatsApp da Samantha e una cinquantina di chiamate da parte di Travis. il panico si fece spazio in me. Subito, nel momento in cui avevo letto il nome Travis avevo capito che era successo qualcosa di grave, Travis non mi chiamava mai, a meno che non fosse una vera e propria emergenza.

ricomposi il numero velocemente, mentre la mia testa girava velocemente e le lacrime iniziavano a rigare il mio viso. Il panico si espanse velocemente in me ed ebbi seriamente paura di avere un altro attacco, come quelli che avevo da bambina quando mio padre mi urlava dietro. iniziai a vagare per la stanza per cercare di rimanere calma. Travis non rispondeva, lo chiamai altre venticinquemila volte come minimo, ma non mi rispose mai. così mi sedetti sul letto per pensare a cosa fare. fissai l'armadio per un'infinità di tempo, fino a quando non mi decisi ad alzarmi dal letto pescando i primi vestiti che mi capitavano sotto mano e gli indossai di fretta e mentre stavo per prendere un felpone di almeno dieci taglie più grande della mia il mio telefono iniziò a squillare. non so quanti anni persi, ma sicuramente furono molti.

-Travis- la mia voce tremava.

-Hayley-

-tuto bene?- chiesi, non ottenni risposta e quasi lo urlai di nuovo quel -tutto bene?-

-si, più o meno-

-cosa vuol dire più o meno, cosa è successo, dio dimmi che sta bene, dimmi che Josh sta bene-

-si, ora si-

-cosa vuol dire ora si scusa?-chiesi.

-abbiamo avuto un piccolo incidente di percorso-

-dove siete?-chiesi capendo che tanto quella notte non avrei dormito fino a quando non mi sarei accertata che stesse bene seriamente.

-all'ospedale -

-COSA!- l'avevo urlato e vidi lentamente le luci della casa accendersi. vidi i miei entrare di corsa nella mia camera, seguiti da mio fratello assonato

-Hayley- li guardai, mentre ero ancora al cellulare con Travis e gli dissi solo -all'ospedale ora!-

mio padre guidava in silenzio, mentre io guardavo dal finestrino le luci della notte che scorrevano velocemnte sotto i miei occhi. avevo costretto Travis a dirmi la verità e lui anche se con molta difficoltà la tirò fuori. Non sapevo più cosa pensare. se inizialmente pensavo di sapere tutto di Josh, ora mi chiedevo chi fosse in realtà. Travis mi aveva raccontato tutto, della sua infanzia, del padre della sorella e di Harry, delle scommesse e di tutto il resto. Dagli spinelli fumati di nascosto ai pianti liberatori dopo una sbronza. Dal processo all'arresto. Dal senza di me al con me. ma io non sapevo se volevo davvero rimanere con lui, se volevo davvero vivere con una persona che mi aveva nascosto tutto questo. Ero realmente pronta ad affrontare tutto ciò? ero seriamente pronta a prendimi cura di lui, che non era stato in grado di dirmi del suo passato?

Mentre guardavo le luci fuori dal finestrino una lacrima solitaria scese dalla mia guancia, per quel ragazzo che aveva avuto tanti problemi, e che aveva scelto me anche sapendo a cosa andava incontro. Piangevo perché avevo capito che io e lui non eravamo fatti l'uno per l'altro. Avevamo bisogno entrambi di una persona tranquilla al nostro fianco, e noi eravamo solo due uragani che primo o poi creeranno un disastro senza soluzione, ed io non volevo arrivare a quel disastro. volevo aver un bel ricordo di quel noi che c'è stato, seppur per breve tempo.

così quando la macchina si fermo davanti all'ospedale dissi a mio padre di aspettare...

-aspettami qui, non ci impiegherò molto-

-Hayley...- mi voltai verso di lui -vivi, vivi perché sei una ragazza, vivi perché sei giovane... vivi e basta- gli sorrisi e scesi dalla macchina.

entrai nell'ospedale e un odore di malato misto al disinfettante mi invase le narici. andai nel raparto del pronto soccorso ed entrai. Lo vidi. era li, che si teneva la testa tra le mani, che erano fasciate per lo scontro che aveva avuto poco prima con Travis, vidi anche lui con un livido viola sull'occhio sinistro e un labro gonfio, era messo decisamente male. Josh alzò gli occhi, ed io fui costretta a distogliere lo sguardo. sapevo che se lo avessi guardato dritto dritto negli occhi non sarei mai riuscita  a fare quello che dovevo assolutamente fare. mi avvicinai e lui si alzò. non disse niente ed io nemmeno, si butto tra le mie braccia.

Pochi minuti dopo, senti dei singhiozzi. e anche io mi lasciai sfuggire qualche lacrima. ma dovevo farlo, era per il nostro bene, per il mio e per il suo, soprattutto per il suo.

-Josh-dissi staccandomi da lui. mi guardò,dritto negli occhi ed io per un'attimo esitai ma non era giusto.

-non sono quella giusta- lo dissi così come se nulla fosse. lui mi guardò confuso. e io mi morsi il labbro, non potevo tornare indietro.

-mi dispiace-dissi poco prima di scoppiare a piangere. scappai via, sapevo che se sarei rimasta sarei caduta di nuovo tra le sue braccia.

-Hayley...-fu l'ultima cosa che sentì prima che qualcosa di metallico toccase il suolo, aveva buttato o meglio lanciato qualcosa lo sapevo, ma era la cosa giusta, avrebbe smesso di soffrire così.

-andiamo-dissi a mio padre prima di salire in macchina tra le lacrime

-Hayley..-

-Andiamo!- dissi prima di lasciarmi andare completamente ad un pianto disperato.....

Spazio me:

hey, come va? scusate per il solito ritardo, ma la scuola mi sta mangiando viva e quando ho un momento libero ne approfitto per scrivere qualcosa. Comunque cosa ne pensate della scelta di Hayley? avrà fatto bene? ma soprattutto Josh la lascerà andare via così? datemi un vostro parere e lasciate un stellina e commentate. 

un bacio

Giulia

UN SOGNO PER DUE (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora