~•Capitolo VI•~

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I corridoi del castello del Principe erano come un labirinto: lunghi, oscuri e tutti uguali. Se non fosse stato per David, Ice si sarebbe già persa. Mentre camminavano lei tremava, non tanto per il timore, ma più l'adrenalina che le scorreva dentro. Aveva più paura della sua stessa reazione che di dover incontrare un mostro. David percepì quella tensione.

<<Non abbiate paura, principessa. Cercherò di starvi il più vicino possibile.>> Cercò di rassicurarla.

Ice si fermò per un momento a guardarlo, poi prese la parola.

<<Voi non capite, David... e se dovessi per istinto rispondere in malo modo? Cosa mi succederà?>> Gli chiese aspettandosi una risposta che non arrivò. Ricevette solo uno sguardo triste. David aveva paura di rispondere perché sapeva cosa sarebbe successo. Era già capitato con le altre povere sventurate e non se la videro per niente bene. Poi dopo aver assaggiato i modi cattivi del Principe, capirono qual era il loro posto. Solo che... <<Ecco, David. E ditemi, seppur voi sarete lì accanto a me, cosa farete nel momento in cui il Principe osa qualcosa contro di me? Mi proteggerete?>> Chiese ancora Ice, anche se lei già sapeva la risposta. David abbassò lo sguardo stavolta, anche se a malincuore. Lui sapeva che non avrebbe mai potuto rinnegare il suo signore.

<<Ho giurato lealtà->> Non riuscì a finire perché Ice lo interruppe.

<<Non dite altro, David. Non ce l'ho con voi e mai ce l'avrò.>> Disse facendogli un debole sorriso. <<So che siete buono.>>

<<E voi di più, principessa.>> Rispose, prima di riprendere il cammino verso la sala dove il Principe era in attesa.

Si fermarono davanti ad un'enorme porta oscura, del color dell'acciaio. Solo a guardarla incuteva timore. Ice pensò che c'era solo quella porta a separarla dal suo amaro destino.

<<Siete pronta, principessa?>> Le chiese David guardandola intensamente. Ice fece un profondo respiro.

<<Lo sono. Potete procedere.>> Rispose con poca voce.

<<Mi promettete che->>

<<Farò del mio meglio, David.>> Disse Ice prima che il giovane potesse finire la frase.

Dopo aver annuito, David bussò alla grande porta, la quale si aprì lentamente. Due delle guardie senza testa erano lì. Ice avanzò trascinata piano da David ed ebbe modo di guardarsi attorno. La sala era enorme, così grande da non vedere quasi l'altra estremità di essa, che era totalmente nell'ombra. Vi era pochissima luce e tutto grigio attorno. Tutto sembrava essere fatto di pietra e di ferro. Il grande lampadario al centro della sala era in pessime condizioni e quasi rischiava di venir giù. E poi si accorse di essere stata scortata fino al centro della grande sala, dove si fermarono. Davanti a lei, in fondo alla stanza, vi era un trono completamente coperto dall'ombra, ma riusciva ad intravedere una figura maschile seduta su di esso. È il Principe, pensò, e brividi negativi le passarono lungo tutta la schiena. Ice guardò David mentre sentì dei passi avvicinarsi e fermarsi al suo fianco sinistro. Era Lady Judith e fu lei a prendere la parola improvvisamente.

<<Vostra Altezza Reale, Principe Erik Stone, ci inchiniamo al vostro cospetto.>> Disse ad alta voce, la quale fece eco nella grande sala vuota. E Ice fu costretta ad inchinarsi insieme agli altri al cospetto di un uomo dal cuore di pietra. <<Vi abbiamo portato lei, l'ultima che può cambiare le cose. Spero che sia all'altezza di voi.>> Continuò la donna prima di fare qualche passo indietro insieme a David e fermarsi all'ingresso della grande porta.

Ice rimase da sola lì, al centro di quella grande sala che sembrava schiacciarla. Di riflesso si strinse le braccia come per proteggersi da sola. E poi vide quel movimento in fondo alla stanza. Il Principe, il cui nome era Erik Stone, si alzò dal suo trono e avanzò lentamente di qualche passo. Ice non riusciva a vedere molto a causa del grande fascio di luce che proveniva da una delle finestre, ma riusciva ad intravedere una figura alta e possente. Si sentì piccola per un momento. I passi del Principe Erik riecheggiavano ed erano impossibili da sopportare alle orecchie di Ice. Passi che si fermarono ad un pelo dal fascio di luce, lasciandolo nell'ombra. Poi, finalmente, prese parola.

Ice and Stone - Ghiaccio e Pietra ✔Where stories live. Discover now