~capitolo 8~ Ti preferisco a Jack

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Elizabeth

Finito di parlare con Jeff, scendemmo le scale insieme, lui andò in cucina mentre io vidi Sally  venirmi incontro.
Ti va di giocare con me? Mi chiese in modo calmo, le sorrisi dolcemente e le accarezzai i capelli.
Certo Sally, a cosa? Le chiesi io.
Mmh. Ti porto nel bosco c'è una casa sull'albero. Rispose lei euforica.
Va bene. Dissi io molto tranquillamente.
Mi prese per mano, uscimmo dalla porta sotto lo sguardo divertito di Jeff, mi portò nel retro della grande casa nera. Indicò l'albero dove si trovava la casetta sull'albero, sembrava così calma come bambina. La costruzione in legno era quasi in cima all'albero, intorno al tronco si trovavano delle scalette rette da una ringhiera di legno, ero incantata, il tronco era ricoperto da muschio ed edere, era un posto davvero magico.
Sally ci salì senza problema, la seguii titubante e arrivata in cima mi trovai di fronte un panorama stupendo. Si vedeva tutta la città, i grattacieli solcavano il cielo, non si sentiva nessun rumore, se non quegli degli animeletti che si trovavano nella foresta. La casetta era più alta di qualche metro della Creepyhouse. Sorrisi perdendomi un attimo nei miei pensieri, non potevo crederci che ero lontana da quell'orfanatrofio. Sally mi guardò cercando attenzioni, scossi la testa ritornando alla normalità.
Cosa facciamo? Mi chiese lei guardandomi.
Non lo so, dimmelo tu. Risposi io, ero immersa con l'immaginazione in quella meravigliosa vista.
Io vorrei conoscerti meglio. Disse Sally molto pacatamente, si strinse le mani e mi sorrise.
Va bene Sally. Dissi dolcemente, si mise tra le mie gambe, mi abbracciò ed iniziò a parlare.
Rimasi sconvolta, una bambina così piccola era stata violata in così poco. Le accarezzavo i capelli piangendo, stavo evitando di farmi vedere da lei. Mi asciugai con un gesto veloce le guance. In quell'attimo la strinsi di più al mio petto, c'era un'aura di tristezza incomprensibile, ne parlava come se ormai non provava più dolore.
Sally si staccò da me e vide Jeff camminare sotto di noi.
Urlò a Jeff: CIAO JEFF.
Jeff guardò sopra di sé preoccupato e vide Sally insieme a me. Ridacchiò e ci salutò con la mano, Sally mi guardò e scese le scalette, la seguii e con un gesto veloce le afferrai entrambi i polsi per alzarla e metterla sulle mie spalle, scoppiò a ridere e di conseguenza risi anche io.
Giocammo ai giochi più assurdi che ci passavano per la testa per tutto il pomeriggio. Ogni tanto veniva Slender a vederci giocare, ci dimenticammo pure di andare a mangiare, ma Clock era stata tanto dolce da portarci i piatti, avevamo mangiato sul prato in santa pace.
Era così spensierata e dolce come bambina, mi ricordava me da piccola, le scostai i capelli dal viso, entrammo in casa e c'era Slend, Clockwork, Jeff e Jack.
Eli, sai che mi stai più simpatica di Jack? Disse Sally tutto ad un tratto.
Quale Jack? Chiesi curiosa, si aggrappò alla mia schiena e rise.
Non il tuo tranquilla, Laughing Jack. Rispose lei, furbetta pensai tra e me, non ci diedi peso e in quel momento risi, era così vispa.
Mi guardava dolcemente, sembravano tutti stupiti dal suo comportamento.
Hai sonno Sal? Le chiesi molto dolcemente.

Minuto di silenzio, tutti mi guardavano pietrificati. Forse avevo fatto una cazzata, mi ero completamente scordata che la chiamava così suo zio, mi guardò e sbadigliò.
Si, ho sonno. Mi porti in camera? Chiese la piccola allungando le braccia per farsi portare in braccio. La presi e salii le scale molto lentamente.
Certo. Risposi io sorridendo, si accoccolò a me e in poco si addormentò
La portai in camera sua, le tolsi le scarpette e la misi sotto le coperte, uscii dalla stanza cercando di non fare troppo rumore. 
Dietro di me vidi un'ombra sospetta. Mi girai di scatto, quell'ombra si stava avvicinando..
Chi sarà mai? Pensai io, era una casa pullulante di killer, e non avevo ancora visto tutti, mi toccai il petto, avevo il battito accelerato. Ero così curiosa di vedere chi si nascondeva dietro quell'ombra.

Possiamo definirlo amore? [Eyeless Jack]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora