Capitolo 1.

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‘’Ti prego fratellone non abbandonarmi.’’ La bambina correva verso di me e io ero immobile, la vedevo sempre più lontana che cercava di venire verso di me e non potevo fare nulla per avvicinarmi, ero paralizzato e non riuscivo neanche a battere le ciglia.

Mi alzai ed ero tutto sudato, quell’incubo mi perseguitava da due anni.

Guardai la sveglia e notai che erano le 4 del mattino e tra poche ore mi sarei comunque dovuto svegliare per andare a lezione.

Guardai il mio compagno di stanza Nash, che dormiva beatamente. Entrai nel bagno e mi ficcai sotto la doccia, quelle immagini erano ancora nella mia testa, sapevo che non mi sarei mai sbarazzato di quel segreto che tenevo dentro me da ormai due lunghissimi anni.

Hanna’s pov

‘’Non mi va di venire alla festa, scusa Alison.’’ Ripetei alla bionda mentre acconciava i suoi capelli.

‘’Per favore Hanna, non fai altro che stare in questa camera a leggere libri, esci e esplora un po’ il mondo!’’ alla fine della frase le cadde la piastra a terra sorpassando il suo orecchio che si bruciò leggermente.

‘’Oddio Ali, arrivo subito con le bende!’’

‘’No, tu vieni alla festa.’’ Disse velocemente togliendosi i suoi orecchini di perle.

‘’Anche se volessi, non ho un vestito e faccio schifo!’’

‘’Tesoro, alzati da quel divano e ti faccio io più bella di quanto già non lo sia.’’

‘’Come se lo fossi.’’ Tolsi il libro dalle mie ginocchia e mi alzai andando verso di lei.

‘’Beh, se magari fossi meno topo da biblioteca. Si.’’ Sbuffai rumorosamente e mi fece accomodare sulla sedia dove iniziò a truccarmi e ad acconciarmi i capelli.

*******

‘’Su Hanna cammina!’’ mi disse Alison camminandomi davanti per raggiungere la palestra, dove si sarebbe tenuta questa festa a cui non ero minimamente interessata, sarei stata solo 10 minuti per bere qualcosa e poi andarmene.

‘’Provaci tu a camminarci su questi tacchi, sembro una puttana!’’ Il mio vestito era nero di pelle e molto aderente con una scollatura a cuore senza spalline, i miei capelli biondi erano mossi e cadevano sulle mie spalle, i miei occhi erano cerchiati di nero e le scarpe erano alte 12 centimetri come minimo.

‘’Sono i miei vestiti quelli!’’ venne da me e mi prese per mano così per farmi camminare più velocemente.

Arrivate alla palestra spalancò la porta e subito una puzza di alcol invase le mie narici, non che non mi piacessero gli alcolici, anzi bevevo giusto un po’, ma questo odore era esagerato e feci una smorfia dal disgusto.

Tutti i ragazzi si avventarono su di Alison, come sempre del resto, così decisi di andare a vedere in giro.

Ragazzi che cercavano di rimorchiare ragazze con tutti i mezzi possibili e questa cosa mi dava allo stomaco, mi avviai verso il bancone con le bibite, sbattendo contro un ragazzo che non guardai neanche in faccia e gli chiesi subito scusa.

‘’Una vodka lemon.’’ Dissi al barista che mi porse l’alcolico subito dopo. Iniziai a girare la cannuccia e a bere, quando un ragazzo si sedette al mio fianco e ordinò un sexy on the beach, lo fissai con la coda dell’occhio e quando si girò verso di me tornai a guardare il mio drink.

‘’Ciao.’’ Nessun ragazzo parlava mai con me, infatti mi sembrò molto strano, mi girai a guardarlo e notai il suo splendido sorrido che faceva intravedere i suoi denti bianchi.

‘’Ciao.’’ Dissi un po’ intimidita, finita la bevanda ne ordinai un’altra e subito il barista me la porse.

‘’Non ti ho mai vista qui a scuola.’’

‘’Nessuno si accorge di me.’’ Risposi guardando il mio drink e non a concentrarmi sul suo bellissimo volto.

‘’Me ne sarei accorto di una così bella ragazza.’’ Disse  mettendo il suo indice sul mio mento così da far girare il mio volto verso il suo.

‘’D-devo andare adesso.’’ Gli dissi voltandomi verso il mio drink ormai finito.

‘’Aspetta.’’ Mi girai a guardarlo e guardò i miei occhi per tutto il tempo rimanente.

‘’Devo andare.’’ Camminai verso l’uscita senza mai guardarmi dietro e arrivai dentro la cabina per poi vedere uno scenario orribile.

Perché Alison doveva portare sempre qui tutti i ragazzi?

Ciaoo, questo è il primo capitolo della storia d'amore, chissà cosa succederà.

Always? Always. /Matthew Espinosa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora