Capitolo 2

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Capitolo 2 .

La mattina dopo Merlin, si alzò dal letto e stando attendo a non sbattere da nessuna parte raggiunse Gaius per mangiare qualcosa e andare a svegliare il principe. Il vecchio cerusico vedendolo arrivare disse: «Buon giorno Merlin, come stai?» Merlin rispose sorridendo come al solito: «Sto meglio, almeno il mal di testa mi è passato» Gaius sorrise tranquillizzato da quelle parole. Quella era una buona notizia.

Merlin mangiò in silenzio e quando terminò si diresse verso la stanza di Arthur, ormai conosceva la strada a memoria e non faceva nemmeno caso a quello che succedeva vicino a lui. Ogni tanto sentiva lo sguardo degli altri servi o dei cavalieri che incrociava su di sé e la cosa lo faceva sentire strano, mentre lui voleva solo comportarsi normalmente e non pensare a quello che gli era successo. Quando arrivò davanti alla stanza del principe sentì delle voci al suo interno, riconobbe subito la voce di Gwen che confessava il suo amore per il ragazzo. Si bloccò davanti alla porta con la mano tesa a prendere la maniglia, dentro di sé sentiva uno strano dolore scavare in profondo aspettando di sentire la risposta del principe.

Arthur intanto all'oscuro della presenza di Merlin, colse l'occasione al volo e rispose alla ragazza dicendole che ricambiava a pieno i suoi sentimenti. Quando Gwen aprì la porta e vide Merlin fermo lì davanti pallido, ne rimase sorpresa, ma non come quando vide le lacrime che scendevano sul suo volto allora lo chiamò:

«Merlin...» il giovane mago indietreggiò e si asciugò il volto, non voleva essere debole e poi doveva chiarire con sé stesso il perché della sua reazione e chiese con voce priva di vita: «Arthur, è già sveglio?» lei rispose: «Sì, ho saputo del tuo incidente. Stai bene? Sembri sconvolto...» il giovane mago abbassò il volto, prima di entrare nella stanza del principe, senza risponderle. Arthur vedendolo in quello stato emotivo gli chiese preoccupato: «Merlin, tutto bene?» vederlo lì nelle sue stanze, però, lo tranquillizzò. Merlin rispose: «Sì, mi metto subito a lavoro...» Arthur lo prese per il braccio non capiva come avrebbe fatto il ragazzo a lavorare se non ci vedeva e gli domandò: «Cosa vuoi fare se non ci vedi?» Merlin sussultò il profumo della pelle di Arthur gli mandò il cuore alle stelle, ma restando il più calmo possibile si mise seduto in terra e iniziò a ripulire l'armatura che aveva davanti. Arthur, si sentiva in colpa per l'incidente di Merlin, eppure, ora che lo vedeva lì con mani incerte capire quali oggetti stava usando per pulire l'armatura lo spinsero ad agire in un modo che non avrebbe mai pensato. Cogliendo Merlin di sorpresa gli si avvicinò e alzandogli il volto lo baciò, il giovane mago lasciò cadere quello che teneva in mano e il rumore che ne seguì risvegliò il principe che disse: «Scusami, non so cosa mi sia preso» il giovane principe lasciò la stanza correndo via, aveva sbagliato, aveva baciato il suo servo e amico. Questa cosa non doveva ripetersi mai più. 

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