31: «Il cuore come un iceberg circondato dalle navi»

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Alberto's point of view

Andrea. Luca. Luca. Andrea. Andrea. Andrea. Andrea. Luca. Luca. Luca. Andrea. Luca. Luca. Andrea. E Alberto? Si è già dimenticata di Alberto?

Il rapporto che ha con il suo migliore amico è molto bello, sono così affiatati e si vede tutto il bene che si vogliono.

Inizialmente ero un po' geloso, avevo paura che Luca potesse mandare in fumo i piani e i film mentali su me e la sua migliore amica che la mia mente - ma forse di più il mio cuore - aveva creato.

Inizialmente temevo il loro rapporto, ora leggo solo una forte amicizia e un forte tenere all'altro reciproco che a Tijana può solamente aver fatto bene in passato.

Ma Andrea? Andrea chi è? Perché ha contattato Luca? E perché lei ha avuto questa reazione? Andrea, palesati e fammi capire cosa hai fatto!

«E cosa chiedeva di me?» la voce di Tijana mi porta alla realtà da quelle che stavano diventando paranoie nella mia testa, così torno a prestare attenzione.

«Voleva sapere se ci sentiamo o se so come stai» risponde molto vago.

«Ah, si è lasciato con Marica qualche giorno fa» aggiunge sbadatamente.

Sento il capitano della mia squadra scoppiare in una fragorosa risata sorseggiando l'ultimo sorso di birra rimasto nel suo boccale, sono ancora più confuso di prima.

«Ci sbatto la testa la prima volta, ok, ma alla seconda sto attenta e scanso la botta: io la ruota di scorta non la faccio!» esclama abbastanza nervosa.

La vedo giocare con il tovagliolo, riducendolo in pezzettini sempre più piccoli: è nervosa ma non vuole ammetterlo, anche se ai miei occhi lo dà molto a vedere.

«Chi sono Andrea e Marica?» chiedo a quel punto, molto curioso.

«Sempre se volete che io sappia chi siano!» metto le mani avanti poiché nessuno mi aveva risposto.

«Il mio ex con annessa ormai ex» riassume brevemente.

«Ah...» sussurro rimanendo un po' in silenzio a realizzare la cosa «ah!» confermo dopo aver realizzato.

«Tu ignoralo fin dove puoi, per il resto digli che non mi senti da tanto tempo» torna a parlare con l'amico evitando che io possa fargli ulteriori domande, ormai la conosco e so che l'ha fatto solo per questo!

Al di là di ciò, passiamo un pranzo abbastanza sereno e diverso dagli abitudinari pranzi che facciamo a scuola o in hotel e quando arriva il momento di accompagnare Luca in stazione, l'espressione di allegria e spensieratezza di Tish scompare.

In questo momento stiamo aspettando Luca, è appena andato in bagno qui in stazione: aveva un'urgenza prima di partire.

«Tijana» sussurro vedendola giù, solleva lo sguardo dal pavimento e mi guarda completamente assente e distratta.

«Vi rivedrete presto, non essere triste» le sorrido ma non funziona, solleva le spalle e torna a fissare il vuoto.

«So che non sono il massimo e non potrei mai raggiungere il suo livello, ma ci sono io qui con te» le ricordo e sospira dolce, nascondendo un sorriso.

Solleva gli occhi e guarda dritto nei miei. Leggo il suo sguardo, un po' triste, un po' malinconico, un po' sereno, un po' stanco, un po' felice, un po' nostalgico, un po' dolce, un po' acido, un po' freddo: un po', tutto un po'!

Non so esattamente quale tra i tanti pensieri le passava per la mente quando ha deciso di fare quello che ha fatto, ma si è gettata a capofitto tra le mie braccia.

«Uuuh» mugolo qualcosa di incomprensibile mentre la stringo al mio petto.

Non si è mai lasciata andare in un abbraccio ma ora sento che sta davvero cercando un paio di braccia in cui ripararsi e farsi piccola piccola nonostante il suo buon metro e ottanta di statura!

Le accarezzo il braccio lasciandole dei baci fra i capelli, è così vulnerabile e fragile in questo momento che non risponderebbe al nome di “Tish”, la classica ragazza forte, acida, fredda, ostile ai sentimenti.

Faccio come per staccarmi poiché noto che ci stanno osservando di nascosto un po' tutti e lei questo lo odia, ma si stringe di più a me sussurrando qualcosa di altamente incomprensibile, ma di molto simile ai lamenti dei neonati quando non vogliono essere staccati da qualcuno.

«Ci stanno guardando tutti» le dico sottovoce, lei solleva la testa dal mio petto, mi guarda, si guarda attorno, torna a guardarmi negli occhi e solleva le spalle, tornando a rifugiarsi tra le mie braccia.

«Io ho bisogno di un tuo abbraccio, non mi importa di chi ci guarda» confessa dopo essersi nascosta di nuovo sul mio petto.

«Piccolina» le sussurro in mezzo alla confusione della stazione Tiburtina.

È un sussurro dolce, quasi un commento al suo atteggiamento.

Solleva di nuovo gli occhi e poggiando il mento sul mio petto, mi guarda negli occhi.

«Luca tornerà» provo a confortarla ma non esprime alcuna emozione a quella frase.

«Non è l'assenza di Luca che mi preoccupa: lui torna, lo so che torna!» esclama.

«E allora cosa ti preoccupa?» le chiedo sfiorandole le guance per mantenere un contatto anche con esse.

«Mi crea un po' di angoscia la situazione con Andrea e Marica» ammette.

«Ti va di parlarmi di loro?» le chiedo allora.

«Quando Luca andrà via, forse lo farò» mi tranquillizza e annuisco.

«Ma ora voglio vedere un sorriso»  le sussurro sfiorandole il naso con l'indice della mano destra, so che sorride sempre quando lo faccio!

E anche questa volta l'imbarazzo che le crea questo gesto è rappresentato da una curva sulle sue labbra, che bella che è quando è così!

«Quindi andia-» Luca era appena tornato dal bagno e senza notare che io e Alberto fossimo in un particolare momento intimo tra noi due e tra i nostri occhi, interrompe questa atmosfera.

«Oh, ehm, ho interrotto qualcosa?» domanda visibilmente a disagio.

«No Lu, tranquillo» gli dice la ragazza che fino a qualche secondo fa era tra le mie braccia.

Lo accompagnamo vicino al binario su cui viaggerà il suo treno e - non appena esso arriva - lo salutiamo calorosamente.

Si avvicina prima alla sua migliore amica per un ultimo abbraccio e poi saluta anche me, dandomi la mano e scontrando la sua spalla con la mia, tipico saluto di noi ragazzi, e nel farlo mi sussurra qualcosa.

«Occhio alla ragazza e occhio agli atteggiamenti che ha con te: fai del tuo meglio, quando tornerò valuterò io!»

Queste parole mi rimangono impresse nei momenti successivi, cosa intendeva? Cosa valuterà? In cosa dovrò fare del mio meglio? E che atteggiamenti ha lei con me? Perché dovrei tenerli bene a mente?

«Alb, tutto bene?» mi chiede lei, fortuna che c'è perché sennò avrei continuato a riempirmi la testa di paranoie.


to be continued...









Spazio autrice

Ciaoooo 😍

Ecco accennato chi sono Andrea e Marica: chissà cosa hanno fatto a Tijana di tanto brutto in passato! 😉

Comunque sia c'è Alberto, o almeno si spera, chi lo sa😌

Seguitemi per restare aggiornati 🤣

A prestoooo❤️

|| acqua e ghiaccio • TISHERTO || Where stories live. Discover now