Hogsmeade

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Finalmente iniziò ottobre, che portò venti gelidi e foglie secche. L'autunno era nell'aria, ma si dava anche inizio ad alcune attività molto importanti: non solo c'era in programma la prima gita a Hogsmeade dell'anno, ma si avvicinava anche la stagione del Quidditch.                                  James era di ottimo umore, quando, quel sabato mattina, si accomodò accanto ai Malandrini per fare colazione. Ora almeno avrebbe avuto qualcosa di piacevole a cui pensare che non fosse l'enorme mole di compiti ancora da fare, tristemente abbandonata sul suo letto a baldacchino. Essendo il Capitano della squadra di Grifondoro, aveva già indetto una riunione con i suoi unici due membri della squadra rimasti, ossia Sirius e Richard Stone, un corpulento ragazzo del sesto anno, per accordarsi sulle selezioni. James contava molto sulla nuova squadra che si sarebbe formata. Era stato nominato Capitano l'anno precedente e aveva portato Grifondoro a vincere la Coppa del Quidditch, ma ci teneva a chiudere il suo ultimo anno in bellezza; non solo come il Cercatore più promettente dell'ultimo secolo, o come alunno più brillante in Trasfigurazione, ma anche come il Capitano che aveva condotto i suoi alla vittoria per ben due volte di fila.         << Speriamo di finire in fretta le selezioni >> borbottò Sirius, mentre si ingozzavano di pancake << Dobbiamo prepararci per la luna piena >>.                                                                                                      << Si è messa in lista un sacco di gente >> ribatté James, scrutando con aria distratta il foglio che aveva appeso alcuni giorni prima nella bacheca della Sala Comune << Non so da quando la squadra sia così popolare >>.                                                                                                                                        Si sentiva decisamente nervoso all'idea di affrontare le selezioni. L'anno prima si era ritrovato Capitano di una squadra già pronta, ben allenata, che conosceva fin da quando aveva dodici anni. Ma ora scegliere sarebbe stato una sua responsabilità e la cosa lo innervosiva parecchio. Certo, avrebbe avuto anche Sirius e Richard al suo fianco, ma la decisione finale sarebbe spettata a lui.                                                                                                                                                                        << Andiamo, James, lo sai perché >> sbottò Remus << Ogni anno è sempre la stessa storia. Scommetto che la maggior parte delle iscrizioni sono di ragazze del terzo o quarto anno che vogliono solo uscire con te e Sirius >>.                                                                                                             James voltò la testa verso Lily, che stava facendo colazione con le amiche a poca distanza da lui, ma la ragazza sembrava non aver sentito.                                                                                                       << Speriamo di no, Lunastorta. Ho bisogno di una squadra decente >>.                                                   In quel momento si udirono alcuni schiamazzi e i gufi postali planarono sui tavoli della Sala Grande, portando notizie da casa. Con quella strana guerra in corso, i genitori erano preoccupati per i figli e scrivevano più del solito. James aprì il pacco che gli era stato portato dal gufo di famiglia e vide che Dorea gli aveva mandato un nuovo maglione, assieme ad alcuni fragranti biscotti caserecci, che vennero subito ingurgitati da Peter e Sirius. Ma spesso e volentieri le lettere da casa portavano anche cattive notizie: due giorni prima una ragazza era stata chiamata da Silente, poiché i suoi genitori erano stati trovati morti. Da allora, la ragazza non si era più vista.                                                                                                                                                      Dopo qualche vago tentativo di attirare l'attenzione della Evans, James, vedendo che lei non lo degnava di uno sguardo, si alzò da tavola e decretò che era ora di andare. Lui e Sirius si avviarono insieme verso il campo da Quidditch, quando passarono accanto a Marlene McKinnon e Dorcas Meadowes. James salutò le due Corvonero con un gran sorriso: conosceva Dorcas solo perché era la ragazza di Fabian Prewett, il Battitore della squadra di Corvonero, ma ora anche Marlene gli stava molto simpatica. Tuttavia ciò che lo sorprese di più fu la reazione del suo migliore amico alla vista della McKinnon: il volto di Sirius si oscurò, ma, non appena le passò accanto, James avrebbe potuto giurare di averlo visto arrossire. Si trattenne a stento dal ridere e si ripromise di stare attento a quei nuovi sviluppi.                                                                       Come James si era aspettato, i provini occuparono gran parte della mattinata. Sembrava che metà della Casa di Grifondoro avesse deciso di presentarsi, motivo per cui ricevette anche alcune critiche dai Corvonero, che non avevano abbastanza spazio per allenarsi.                              << Giornataccia, Potter? >> gli domandò una vivace voce femminile.                                                 James si girò per capire chi avesse parlato e vide che si trattava di una ragazza alta e snella, con fluenti e lisci capelli neri, lunghi fino alla vita, pelle color caramello e due affascinanti occhi da cerbiatta.                                                                                                                                                                                << Rose! >> esclamò, felice di vederla.                                                                                                                    Rose King era diventata Capitano della squadra di Tassorosso solo quell'anno, ma James l'aveva sempre ammirata per il suo ruolo di Cacciatrice, poiché valeva almeno tre giocatori da sola. La salutò con due baci sulle guance, che subito si accesero al suo tocco, come sempre accadeva con le ragazze; poi gli occhi le si scurirono per il desiderio, ma James era abituato anche a questo.                                                                                                                                                                    << Non pensavo che le selezioni mi avrebbero distrutto più di cinque allenamenti di fila >>.         << Lascia stare >> Rose gli sorrise, comprensiva << Ho il tuo stesso problema. Hai passato una buona estate? >>.                                                                                                                                                                << Abbastanza, sono stato alle finali della Coppa del Mondo in Belgio...>>.                                           << Anche io! Come è possibile che non ci siamo trovati? Hai visto che squadra, la Bulgaria? Con Tromanoff e Litziski, meravigliosi...>>.                                                                                                                  James perse completamente il senso del tempo, come accadeva ogni volta che si metteva a parlare con Rose. Non solo era tremendamente affascinante e spiritosa, ma conosceva a memoria la formazione di tutte le principali squadre di Quidditch, condivideva i suoi stessi gusti musicali ed era una delle più brave giocatrici che avesse mai visto. Parlare e scherzare con lei gli veniva naturale quasi come respirare.                                                                                                                       << Ehi, Ram! >> lo chiamò Sirius << Ti stiamo aspettando, muoviti! >>.                                                   James si esibì in un largo sorriso << Scusami, Rose, ma mi attendono. Spero che finiremo di parlare della finale, una volta ogni tanto >>.                                                                                                          << Ne sono certa, James. Magari...davanti ad una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa? >>.            James sollevò gli occhi su di lei, perplesso. Lo stava invitando ad uscire? Rose King, che era una delle ragazze più desiderate della scuola, lo stava chiedendo proprio a lui? Sulle prime, si sentì lusingato da tale invito. Ma poi la sua mente sfrecciò rapidissima verso Lily Evans, che in quel momento si stava accomodando sugli spalti assieme a Mary, Alice ed Hestia. Non l'avrebbe mai ammesso, ma ancora sperava di poter andare a Hogsmeade con lei.                                                         << Vedremo. Ora scusami, ma devo andare a finire queste dannate selezioni. Peccato che tu sia una Tassorosso, ti vorrei volentieri in squadra >>.                                                                                             << Lo stesso potrei dire io. Ci si vede, allora, Potter >>.                                                                            James si avvicinò alla sua postazione per le selezioni, dove c'erano già seduti ad aspettarlo Sirius e Richard. Davanti a loro, un folto gruppo di ragazzi e ragazze in attesa di essere scelti, dai ragazzini spaventati del primo anno, a quelli più grandi con le loro scope di marca.                         << Ho interrotto qualcosa? >> gli domandò Sirius con aria maliziosa, mentre si accomodava accanto a lui.                                                                                                                                                                         << Che intendi dire, Felpato? >>.                                                                                                                                  << Con la King >>.                                                                                                                                                                << Ah...no, nulla di che. Di certo non vale lo scompiglio che creerebbe una nostra relazione segreta, visto che verremmo scoperti senza dubbio. Mi ha solo invitato a Hogsmeade >>.              << Io non so perché continui a intestardirti sulla Evans, quando hai la ragazza perfetta di fronte agli occhi. Andiamo, Ram, non negare che Rose King sarebbe l'ideale per te: non solo è bellissima, ma anche spiritosa, intelligente, Capitano di una squadra di Quidditch, eccellente giocatrice, sa il fatto suo...avresti molte più cose in comune con lei, che con la Evans >>.           James spostò lo sguardo verso gli spalti, dove Remus e Peter si erano appena seduti accanto a Lily. Sirius aveva perfettamente ragione, eppure con Rose mancava qualcosa. Certo, si trovava molto bene con lei, ma non provava nulla di intenso nei suoi confronti. Tutto l'opposto di ciò che gli accadeva ogni volta che era in presenza di Lily, quando le sue viscere si attorcigliavano e la sua mente si svuotava, cosicché, ogni volta che era con lei, riusciva sempre e solo a fare la figura del cretino.                                                                                                                                                              Per distrarsi da quegli assurdi pensieri, James decise di dare il via alle selezioni con un semplice test di base. Chiese a tutti gli aspiranti giocatori di dividersi in gruppi omogenei e fare un giro di volo sul campo, mentre lui, Sirius e Richard correggevano le posizioni. In questo modo riuscì a capire subito quali fossero i gruppi migliori, il che comprese presto l'immediata esclusione di una banda di ragazze urlanti del quarto anno, che fecero gli occhi dolci a lui e Sirius per tutto il tempo, riuscendo a mettersi in pose provocanti persino nella divisa da Quidditch.                        Con sua enorme sorpresa, alle selezioni si erano presentati anche Frank Paciock per il provino di Portiere, ed Emmeline Vance per quello di Cacciatrice. Solo a quel punto James capì come mai la Evans fosse venuta a vedere le selezioni; per un breve, anzi brevissimo istante, aveva sperato che fosse lì per lui.                                                                                                                                                           Dopo due ore, molte critiche e crisi di nervi, una delle quali comportò persino una rissa fra Sirius e uno spilungone del sesto anno, James era riuscito ad ottenere tre buoni Cacciatori: Sirius, tornato ovviamente in squadra dopo un volo eccellente, Jack Hamilton, una nuova scoperta del sesto anno particolarmente veloce, e infine Emmeline Vance, che si era distinta durante tutta la prova per la sua eleganza e aveva anche segnato numerosi gol, applauditi dalle sue amiche sugli spalti.                                                                                                                                                                                        << Hai capito la Vance >> si complimentò Sirius con lei, non appena scese dalla scopa << Non sapevo sapessi giocare così bene >>.                                                                                                                        << Sorpreso, Black? >>.                                                                                                                                                     << Ammirato, piuttosto. Sono davvero contento di averti come collega, Emmeline. Ci vogliono delle belle ragazze in squadra, ogni tanto >>.                                                                                                          Più che soddisfatto dei suoi nuovi Cacciatori, James si diede da fare per cercare di selezionare un nuovo Battitore assieme a Stone. Colui che venne scelto, Jimmy Coote, non era un fuoriclasse, ma sapeva il fatto suo riguardo ai Bolidi e aveva una buona mira. L'ultimo provino era quello per i Portieri. James scrutò gli unici due candidati rimasti: il suo vecchio compagno di stanza Frank e un ragazzo tarchiato del quinto anno, che da solo avrebbe potuto coprire tutti e tre gli anelli in una volta sola. Sembrava essere il più promettente, ma parò solo quattro Pluffe su cinque; infatti, senza che nessuno fosse riuscito a capire il perché, all'ultimo secondo era scattato nella direzione opposta. Frank salì agilmente sopra la sua Tornado e si posizionò, mentre dagli spalti salivano sempre di più cori di acclamazione per lui.                                                     << Buona fortuna, amore! >> urlò Alice Prewett dalle tribune.                                                                          Frank Paciock fu meraviglioso: parò tutti e cinque i rigori di fila, persino le palle curve tirate da Sirius per metterlo in difficoltà. Unendosi ai complimenti della folla, James gli annunciò che era in squadra e fu certo di non aver mai visto Frank così felice. Alice si catapultò in campo e lo abbracciò, prima ancora che lui fosse sceso dalla scopa.                                                                                << Bravissimo! >>.                                                                                                                                                                << Ho temuto di non parare il quarto rigore >> raccontò Frank, con il fiato corto << Emmeline ci va giù pesante, quel suo tiro mancino...>>.                                                                                                          Poi Alice iniziò a coprirlo di baci e tutti diedero loro le spalle, per lasciarli un po' in intimità.        << Molto bene, squadra >> James fischiò e li richiamò all'ordine << Venite tutti qui, per favore >>.                                                                                                                                                                                              La neonata squadra di Grifondoro si radunò stretta attorno a lui, ansiosa di sentire i primi ordini dal suo Capitano.                                                                                                                                                                << Sono davvero soddisfatto, avete tutti volato molto bene. Vorrei dirvi solo una cosa, prima di fissare i prossimi allenamenti. Comunque vada questo campionato, io sarò fiero di voi. Sarò felice di ricordare che siete stati voi i miei ultimi compagni di squadra, coloro che mi accompagneranno fino alla fine del mio percorso qui. Ricordatevi, la nostra è la squadra migliore di tutta Hogwarts >>.                                                                                                                                     James scrutò i suoi compagni con gli occhi che brillavano di orgoglio << Abbiamo tre ottimi Cacciatori >>.                                                                                                                                                                    Indicò con un cenno Sirius, Jack Hamilton ed Emmeline Vance.                                                                  << Eddai, Ramoso >> protestò Sirius, fingendo di arrossire << Così ci metti tutti in imbarazzo >>. << Abbiamo due ottimi Battitori >>.                                                                                                                     Richard Stone e Jimmy Coote batterono violentemente le loro mazze l'una contro l'altra.            << E un diavolo di Portiere, che, ne sono certo, ci condurrà alla vittoria! >> ruggì James, fissando i suoi con una sorta di furioso orgoglio << E poi ci sono io...>>.                                                                      << Il miglior cercatore che Hogwarts abbia mai visto! >> urlò Sirius per lui.                                    L'intera folla di Grifondoro che c'era lì attorno si mise ad applaudirlo, ma James fece loro cenno di tacere << Non mi interessa se dovremo allenarci fino allo sfinimento, o con quali condizioni atmosferiche. E sapete perché? Perché questo sarà il nostro anno! >>.                                                   << La coppa ai leoni! >> gridò Sirius.                                                                                                                              Un nuovo coro di applausi partì ed Emmeline, su di giri, stampò addirittura un bacio sulla guancia di James. Poi la squadra, carica di orgoglio e determinazione, abbandonò il campo da Quidditch, accordandosi per tre allenamenti settimanali.                                                                                << Hai fatto bene a caricarli così, James >> gli disse Lupin, raggiungendolo << Ora saranno ancora più motivati >>.                                                                                                                                                     << Grifondoro vincerà sicuro >> aggiunse Peter.                                                                                                  << Nessuno mi toglierà la gioia di sentire di nuovo fra le mani la coppa del Quidditch. Meglio ancora se potrò soffiarla sotto il naso di Lestrange >>.                                                                                    Poi ad un tratto il campo venne invaso dalle amiche di Emmeline, che si complimentarono con lei per la sua nuova carica. James osservò come imbambolato Lily mentre sorrideva e abbracciava l'amica, poi scosse la testa e si avvicinò ad Alice Prewett, che si era momentaneamente staccata da Frank per festeggiare anche Emmeline.                                                << Alice, posso parlarti un attimo? >>.                                                                                                                       La trascinò un po' lontano dal resto del gruppo e la sua aria difensiva lo fece insospettire ancora di più.                                                                                                                                                                                       << Cosa c'è, James? >>.                                                                                                                                                    << Volevo chiederti una cosa. Non ti sembra strano che il ragazzo prima di Frank abbia sbagliato proprio l'ultimo rigore? Eppure era un tiro semplice >>.                                                                                  << Mmm...sarà stata sfortuna, no? >>. << A me sembra piuttosto che sia stato Confuso. Ed era esattamente davanti rispetto a dove eri seduta tu >>.                                                                               Sotto il suo sguardo penetrante, Alice arrossì << Beh, io...>>.                                                                        << Sono stata io, Potter >>.                                                                                                                                           James si voltò di scatto e si ritrovò davanti Lily. Il sole le faceva scintillare i capelli di numerose sfumature fiammanti e James dovette trattenersi per non portarsi una mano alla testa e mantenere un'espressione seria.                                                                                                                                  << Tu, Evans? >>. << Ebbene sì, colpevole. Sono stata io a Confonderlo >>.                                            << Scusaci, James >> mormorò Alice, rossa come un peperone << Non pensare che l'abbiamo fatto per favorire Frank...beh un po' sì, forse...ma avresti dovuto sentire quel ragazzo come insultava Emmeline, soltanto perché era una femmina! Diceva che non avrebbe mai potuto giocare, perché era inferiore...Comunque ha un brutto carattere, non avresti mai voluto uno così in squadra...no? >>.                                                                                                                                        James non riusciva a distogliere lo sguardo da Lily << Suppongo di no. Sono comunque contento di Frank...ma siete state disoneste. E poi, Evans...mi sorprendi...un Caposcuola perfetto come te...>>.                                                                                                                                                       << Oh, non farci la predica sulla disonestà proprio tu, Potter. E ora, se vuoi scusarci...>>.              Prima che lui potesse dire altro, la Evans afferrò Alice per un braccio e la trascinò via; nonostante ciò, James avvertì comunque Lily rimbrottare l'amica per essersi fatta scoprire da lui. Un lieve sorriso gli increspò le labbra, assieme ad una certa ammirazione: allora anche Lily Evans non era poi così perfetta, sotto quella maschera da studentessa impeccabile.

Odi et AmoWhere stories live. Discover now