Una festa lumacosa

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Mancavano solamente due giorni al fatidico evento e l'intera scuola era in subbuglio per quella festa. Le lezioni erano finite con un giorno di anticipo, in modo che il venerdì fosse possibile organizzare in tutta fretta una veloce gita a Hogsmeade per permettere agli studenti di procurarsi alcuni abiti da sera. Si diceva che Lumacorno, per festeggiare il suo ultimo anno da insegnante prima di lasciare la scuola, avesse voluto esagerare: pareva che avesse applicato un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile al suo studio, in modo che potessero entrarci comodamente circa duecento persone, che avesse ordinato ben cinquanta casse di Idromele, vino elfico, Burrobirra e Whisky Incendiario e che avesse ingaggiato un gruppo esordiente di sue ex alunne, le Sorelle Stravagarie, affinché si occupassero della musica.                                                Lily era innocentemente convinta che il giorno in più di vacanza le sarebbe servito per studiare. Dopo la festa di Lumacorno sarebbe partita subito verso casa, in modo da festeggiare il Natale con la sua famiglia, e non voleva passare tutto il tempo chiusa in camera a fare i compiti. Ma aveva sottovalutato la capacità di persuasione di Alice Prewett ed Emmeline Vance, le quali, non si sa come, riuscirono a trascinarla con loro nel gelido inverno per cercare un vestito adatto alla festa.                                                                                                                                                                   Barcollarono nella neve fino a Hogsmeade, seguite da tutte le ragazze che erano state invitate da Lumacorno, e si fiondarono nell'unico negozio di abiti disponibile, che fu ben presto preso d'assalto. Fortunatamente le due amiche sapevano già che modelli avrebbero preferito, mentre Lily non ne aveva la minima idea. Fino a quel momento il suo shopping a Hogsmeade si era limitato ai libri e ai dolcetti di Mielandia. Non le era mai passato per la testa che un giorno si sarebbe dovuta occupare anche di un abito elegante. Tuttavia le bastava qualcosa che non la fecesse sentire né una vecchia né una bambola stupida.                                                                         Dopo diverse ore e un violento litigio con una ragazza del quinto anno, Alice conquistò per lei un bellissimo abito color verde chiaro, probabilmente di seta, che, con i suoi giochi di colore, ricordava vagamente l'acqua limpida di un fiume.                                                                                            << Così risalteranno i tuoi occhi >> le sussurrò eccitata.                                                                              Non appena anche Emmeline trovò un vestito che la soddisfaceva, color notte, iniziò la lotta per i camerini. Dopo un tempo che parve un'eternità, finalmente se ne liberò uno e le tre amiche vi si chiusero dentro, cercando di non urtarsi troppo in quello spazio così ristretto.                               << Cosa non darei per avere un fisico così >> borbottò Alice, mentre fissava imbronciata Emmeline che si rimirava allo specchio.                                                                                                                  << Che ne pensate? >> domandò la Vance, raccogliendosi i capelli sulla nuca << Troppo scollato? >>.                                                                                                                                                                                              << No, ti sta benissimo >> la rassicurò Lily.                                                                                                   Effettivamente Emmeline aveva davvero una forma fisica invidiabile.                                                      << Non esiste qualcosa che ti doni di più >> approvò anche Alice << Mio cugino ti mangerà con gli occhi >>.                                                                                                                                                                          Poi fu il turno di Alice, che aveva scelto per sé un vivace abito rosso, abbinato a delle scarpe color tramonto decisamente stravaganti. Ma Frank Paciock amava la sua ragazza così com'era, anche per il suo strambo modo di abbinare i colori. Lily sperò che un giorno le potesse capitare di incontrare un ragazzo che l'avrebbe amata esattamente per quella che era, come Frank amava Alice.                                                                                                                                                                          << Dai, Lily, tocca a te >>.                                                                                                                                            Non appena si guardò allo specchio, Lily dovette ricredersi sulle capacità di Alice Prewett. Non si poteva negare che ci avesse visto giusto, poiché quell'abito sembrava essere stato creato per venire indossato da lei. Il corpetto si adattava perfettamente alla sua vita sottile, mentre poi la gonna ricadeva morbida lungo le gambe; le maniche erano trasparenti e lo scollo sulla schiena le stava d'incanto.                                                                                                                                                             << Mio dio, sei bellissima >> Alice la fissò con aria compiaciuta << Sembri una dea delle acque. E poi così i tuoi occhi sono ancora più brillanti >>.                                                                                                  << Però dovresti tirarti su i capelli >> aggiunse Emmeline, mettendosi accanto a lei e studiandola intensamente. Con abili gesti delle mani in un attimo glieli acconciò a regola d'arte << Hai un collo così bello e slanciato, lascia che si veda. Se vuoi, domani sera penso io ai capelli e al trucco >>.                                                                                                                                                                         Lily annuì << Te ne sarei grata, perché io non saprei proprio da dove cominciare. Non...non pensavo che un vestito potesse starmi così bene >>.                                                                                      Emmeline sbuffò, lasciando ricadere la sua chioma << Qualunque cosa qui dentro ti starebbe bene, Lils. Non sottovalutarti >>.                                                                                                                    Ciascuna di loro pagò il vestito con i risparmi che avevano accumulato dalla gita precedente, dopodiché si avviarono di nuovo nella tormenta per tornare dritte filate al caldo del castello.   Ad un certo punto, Alice lasciò che Emmeline andasse avanti e si avvicinò a Lily con aria da cospiratrice e un sorrisetto sulle labbra << Sai, prima non ti ho detto una cosa, perché altrimenti ero sicura che avresti cambiato idea sull'abito >>.                                                                                             << Che cosa? >> le chiese l'amica, allarmata << In realtà mi sta male? >>.                                           Alice scoppiò a ridere << Macché, ti sta meravigliosamente >>.                                                                        << E allora cosa? >>.                                                                                                                                                            Il sorrisetto sul suo viso divenne diabolico << Beh, vedi...il verde è il colore preferito di James Potter >>.

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