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Era passata ormai una settimana da quando i due erano tornati alla loro città natale.
Erano giorni veramente noiosi e monotoni: mangiavano,facevano i compiti, guardavano un film o uscivano, dormivano.
Nino però è sempre un passo avanti quando si parla di divertimento.
Stava correndo a perdifiato per le strade di Parigi,con tutti i cittadini che lo guardavano confusi.Correva verso Villa Agreste,dove Adrien stava dormendo beatamente.
Arrivato di fronte al cancello prese la copia delle chiavi che aveva rubato all'amico e aprì con uno spintone,per poi faro lo stesso con la porta di ingresso.
Si fiondò sulle scale ed entrò nella camera del biondo,trovandolo steso sul letto mentre russava beatamente.
<<OUUUH!SVEGLIA!>> disse spingendolo giú dal letto.
<<Ma che cazzo....Nino!Che vuoi?!>> si lamentò con la voce ancora impastata dal sonno.
<<Sta sera.Una festa sta sera alle 20:00.Devi venire!Io sarò il DJ,ci sarà buon cibo, bevande,bella musica e un sacco di divertimento. Non puoi mancare!>>
Il moro era già emozionato.Sperava veramente che l'amico venisse al party.
Dopo aver mugolato per il fastidio del brusco risveglio solo per sentirsi dire una cosa così banale,accettò.
Alle nove e mezzo chiamò la sua ragazza e le chiese se anche lei volesse andare con lui.
Però Marinette non stava bene,aveva un po' di febbre.Adrien era intento ad annullare  l'uscita ma la corvina lo pregò di non preoccuparsi,voleva che andasse comunque alla festa e che su divertisse.
Il modello però non accettava l'idea di lasciare la sua amata sola a casa quando stava male
,quindi si preparò e andò a casa della ragazza.
Lei era stesa sul suo letto sotto le coperte e ed era un po'pallida.
<<Ciao tesoro>>lo salutò sorridendo la ragazza;<<Ehi amore>> disse lui dandole un bacio sulla fronte,scottava.Probabilmente aveva 39°.
Le rimboccò le coperte e scese in cucina a preparare del brodo di pollo.
Rimase con lei per tutta la mattina e restò anche il pomeriggio,ma alle 19:00 la salutò e uscì di casa.
Tornò alla sua residenza e si cambiò con un outfit più adeguato.
So diresse vero il locale dove si era dati appuntamento con l'amico e arrivò lì perfettamente in orario.
Scese le scale e si ritrovò di fronte una porta nera,la spinse e si ritrovò in un ampia stanza, abbastanza buia, illuminata solamente da fasci di luce colorata.
Alla destra c'era una piccola area adibita a bar e si poteva notare la parete dietro al bancone colma di ogni gente di alcolico. Nonostante fossero le otto precise il locale era già pieno di gente e la musica era a al massimo volume. Sembrava di essere in discoteca.
Adrien intravedere la pedana su cui era posizionato l'amico,che armeggiava con CD e attrezzi elettronici di ogni genere.Cercava di andare da lui ma la folla ballando lo trascinava via.
Cercava di rimanere comunque sulla sua rotta,ma si ritrovò perso nel caos della festa.Non capiva nulla,aveva perso il senso dell'orientamento
;se parlava non sentiva nemmeno la sua stessa voce,coperta dal brusio della gente e dalla musica che si propagava nell' aria.
le persone lo sbattevano da una parte all'altra,credeva che avrebbe potuto vomitare.
Per fortuna riuscì a suon di spinte ad arrivare al bar,si sedette e cercò di riprendere il fiato.
<<Cosa ti posso offrire?>>
Chiese il ragazzo dietro al bancone.Non sembrava di mi più grande di Adrien,avrà avuto 23 anni più o meno.I capelli neri e disordinati gli davano un aria ribelle e gli occhi verdi lo squadra cani curiosi.Aveva un bellissimo sorriso e sembrava a suo agio in quella atmosfera caotica.
<<Un bicchiere d'acqua per favore>>
Il giovane prese un bicchiere e gliela versò.
Mentre sorseggiava,il moro decise di attaccare bottone.
<<Io sono James,James Smith.E tu?>>
Sembrava simpatico,così il modello decise di chiacchierare.
<<Adrien Agreste, piacere>>.Il barista sgranò gli occhi per un secondo,ma poi si ricompose <<Ah,il modello,che onore.E la tua ragazza?La corvina?-chiese cercandola con gli occhi nella folla-sai,i pettegolezzi su di voi qui sono alle stelle.Com'è che si chiamava...?Marì?>>
<<Marinette,stava male oggi.-rispose pensieroso-I pettegolezzi su di noi sono così tanti?>> domandò poi curioso.
<<Sì sì amico,siete praticamente su tutte le riviste di Francia>> spiegò James,dandolgi una gomitata amichevole.
In quel momento una figura si fece strabda tra la folla e arrivò alle spalle del modello <<Adrien!Che bello vederti!>> disse la persona con uno strilletto acuto.
<<Oh,Lilà...ciao>>rispose lui cercando di ataccarsela di dosso.
Quella ragazza era peggio di una cozza,meglio che le fosse stato lontano.Ma era difficile cavarsela dai piedi dopo che ti puntava.
<<Suvvia,non essere così maleducato-disse barcollando-petrini da bere>>
Il barista per tutta risposta la guardò storto,
<<Ragazza,hai superato il numero massimo di drink.Sarebbe contro la legge che io te ne dia altri,sei ubriaca fradicia.Meglio che porti a casa la tua amica Adrien>> disse l'ultima frase riferendosi al ragazzo,ma prima che lui potesse rispondere che in realtà non erano amici Lila gli parlò.
<<Sì dai,portami a casa.E romanico anche tu,potremmo divertirci tanto>> iniziò a strusciarsi sul ragazzo in modo sensuale,ma al modello la cosa dava solo fastidio.
<<No Lilà,io non provo nulla per te.Io amo Marinette,torna a casa adesso>> pronunciò queste parole con un tono duro e tagliente,ma la ragazza non se ne accorse neppure;lo prese per mano e lo portò sulla pista.
<<Dai balliamo>> incominciò a danzare in modo provocante ma il modello rimaneva impassibile.Rimaneva fermo,in piedi,con le braccia incrociate.
<<Su,fallo per me>> gli disse con un sorriso malizioso.
<<Se lo faccio mi lascerai in pace?>> chiese esaurito il biondo.La bruna annuì.
Così iniziarono a ballare insieme,ma la canzone non accennava a finire.
Lilà si avvicinò ad Adrien in modo pericoloso e gli mise le braccia al collo.
Inizò a far strusciare la sua intimità contro il membro del ragazzo,cercando di provocare in lui qualche reazione;e ce la fece.
Ma non era la reazione che avrebbe voluto.
Lui le tolse le mani dal suo collo e la spinse via.
<<Ok,ne ho avuto abbastanza>> disse irato.
Ma la ragazza era un osso duro e non si lasciò liquidare in quel modo.
Gli prese la mano e lo fece girare, <<Però io no>> disse prima di fondarsi sulle labbra del biondo.Gli prese un labbro tra i denti e lo tirò leggermente,prima di cercare di far accedere la sua lingua dentro la bocca del ragazzo.Ma lui fu più veloce e la spinse così forse che quasi cadé a terra.<<Ma tu sei proprio troia!Io me ne vado!>>gridò alterato.
Uscì fuori dal locale e chiamò un taxi,ma mentre saliva a bordo sentì da dietro alle spalle sentì la voce di Lilà:
<<Non credere che mi arrenderò così facilmente Agreste!Un giorno lascerai quella sgualdrina della Dupain-Chang e sarai mio!E quel tempo arriverà molto presto!>>
Adrien pensava solo a quanto quella ragazza fosse puttana e disgustosa,non poteva sapere quello che sarebbe successo nei giorni a seguire...

~il mio piccolo spazietto~
Slave a tutti bella gente.
Sono tornata per farmi odiare di nuovo! ^3^

Sento già i miliardi di commenti in cui insultate quella zoccola di Lilà e in cui mi detestare con tutto il cuore per questo capitolo...ma Ehi!Serve un po' di drama,non può essere tutto rosa e fiori no? :D

Cmq ricordatevi bene di tutto quello che è successo in questo capitolo e dei personaggi che abbiamo incontrato perché sarà importante per lo sviluppo della storia.
Addio miei piccoli mashmellow!!💞
Top si dileguaaaaaaa!

Sei la mia metàWhere stories live. Discover now