Capitolo 6 - Mare

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Dario

Suono nuovamente il campanello di casa Cantelli sbuffando.

Oggi finalmente partiamo per la Toscana insieme a tutti compresi Luca, Lorenzo ed Ester.

Però se i fratelli non si muovono non possiamo andare visto che sono loro i proprietari della casa dove staremo per le prossime 2 settimane.

Finalmente il cancellino si apre e dalla porta esce Chewbe seguito da Chiara e Cesare.

Loro andranno in moto e noi col furgoncino insieme agli altri e a Chewbe visto che Cesare non vuole lasciarlo a suo fratello.

"Scusatelo è un ritardatario cronico" - dice Chiara beffeggiando il fratello.
Lui alza gli occhi mentre carica le valigie nel furgoncino ribattendo - "Non trovavo il caricabatterie del telefono"

"Questo perché sei un disordinato cronico per quando riguarda la tecnologia Cesu" - Nic si affaccia dal finestrino ridacchiando.

"Rega guardate che come vi ho invitato, vi posso benissimo dire di stervene a casa"
"Cesare fino a prova contraria la casa è in parte anche mia ricordi?"
"Touchè"

"Possiamo partire?! Siamo già in ritardo" - un Davide esasperato zittisce tutti facendoci finalmente salire chi sulle rispettive moto e chi sul furgoncino.

Quando sto per chiudere lo sportello il mio sguardo incontra il suo.
Incontro gli stessi occhi verdi di quella sera sotto la pioggia, con la stessa luce.

Mi sorride prima di infilarsi il casco e accendere la moto.
Sorrido anche io e chiudo lo sportello.

***

"Dario" - una voce lontana mi chiama.
Apro gli occhi, strizzando subito dopo per via del sole che mi arriva dritto in faccia.

"Siamo arrivati, se vuoi la stanza migliore ti conviene sbrigati" - ridacchia Nelson allontanandosi.

Finalmente i miei occhi decidono di abituarsi alla luce del sole e scendo da quel furgoncino maledetto stiracchiandomi.

Mi fermo a fissare la villetta che mi ritrovo davanti.
È in un posto molto tranquillo, lontano dalla città.
È situata tutta su un piano e da quello che mi hanno raccontato c'è una piscina sul retro e una tavernetta al piano di sotto.

Trascino la valigia, soffermandomi a guardare la casa.

Sembra quasi impossibile che ci sia posto per tutti, è davvero piccola come casa.

Varco la porta e rimango stupito da quanto è in realtà enorme all'interno.

Le pareti chiare insieme alla porta finestra che da suo giardino rendono tutto molto più spazioso.

"Allora chiariamo subito una cosa" - Cesare alza un po' la voce per farsi sentire.
"Se vi azzardate ad andare in camera di Chiara durante la notte ve la vedrete con me"

Chiara che fino a quel momento aveva le braccia incrociate alza gli occhi al cielo - "Venite vi mostro le stanze" - disse poi andando verso il corridoio-"Avranno tutte un bagno in comune così non ce lo litighiamo ogni volta e i letti sono tutti da una piazza e mezza"

Tonno e Cesare staranno nella stanza che era stata assegnata ai due fratelli quando eravano piccoli per far stare insieme Chiara ed Ester.

Tutto quello che siamo || Dario Matassa Where stories live. Discover now