Realtà o Illusione?

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Si guardò il vestito bianco, commossa e sorpresa. I ricami argentati eseguivano un disegno molto simile a quello che avevano alcuni vestiti delle sue bambole e statuette. Le spalle rimanevano scoperte mentre una gonna lunga copriva le sue gambe. I piedi, invece, rimasero nudi.
Ancora non le pareva vero di far parte di quel mondo che tanto amava e tanto aveva sognato. Chiara sorrise e le porse la mano invitandola a seguire lei e le fate bianche, ancora eccitate e felici di avere una nuova compagna con cui giocare. Si misero in cammino verso l'entrata della Terra dei Sogni, varcando così il confine tra mondo umano e mondo magico, e questa volta per davvero, senza illusioni da parte delle fate rosse, piccole ma diaboliche. Eleonora si voltò per guardare lei un'ultima volta. Tania la stava fissando, con quegli occhi bellissimi ma privi di passione, il suo vestito rosso con ricami neri le stava benissimo e metteva in risalto le sue forme, un corpo stupendo. Ele sospirò guardando a terra, sconsolata. Poi per un attimo la vide, vide quella luce particolare illuminare gli occhi di Tania, come se ad un tratto fosse tornata indietro nel tempo, quando ancora non sospettava nulla della sua vera natura malvagia, quando ancora erano amiche. Ma la luce era già scomparsa.
Forse era stata soltanto un'impressione, una svista o forse era stata l'ennesima illusione da parte di quella creatura malefica. La ragazza si voltò di scatto e strinse ancora di più la mano a Chiara che, come risposta, sorrise più intensamente. Eleonora era in preda alle emozioni, felice di ciò che stava vivendo, nervosa per come sarebbe cambiata la sua vita ed anche curiosa di vedere come era fatto quel fantastico mondo. La sua curiosità era ulteriormente alimentata da un pensiero dovuto al comportamento di Chiara. La notte della prova sul ponte del Diavolo, Eleonora era stata salvata dall'intervento delle fate bianche e dalle grida della "capoclasse" che l'avevano liberata dal potere ipnotico del Gramo, Tania. Era evidente che la regola di non interferire, era stata infranta anche da parte della Guardiana del Bene. Ma perché? Per lo stesso motivo per cui anche Tania non l'aveva rispettata? Ele sapeva, grazie a Chiara, che per la Guardiana del Male era stata la prima volta ad aver disobbedito alle regole. Lo stesso valeva per Chiara? Voleva avere chiarimenti ma, sicuramente, non era quello il momento adatto. Eleonora era sicura che ci sarebbe stato il tempo per le spiegazioni. Lei non aveva fretta. La coppia continuò a camminare, circondata dalle fate bianche in festa e presto sparirono oltre gli alti alberi bianchi, nella fitta foresta. Fu allora che Tania provò strane sensazioni, mai avute prima. Deglutì, per tentare di sciogliere un nodo alla gola che le si era formato, mentre guardava andare via Eleonora. Sentì scendere qualcosa di tiepido sulla sua guancia che subito asciugò. Spaventata da quel turbine di nuove emozioni, si girò verso le sue compagne fate, facendo cenno che era ora di tornare a casa.

Si respirava a fatica all'interno della selva ma non si sarebbero fermati per nessun motivo al mondo. La figlia era scomparsa e suo padre si sentiva responsabile. Era attratta da quel mondo fatato e dalla natura ma non poteva di certo fargliene una colpa. Lui, sebbene fosse nato e cresciuto in un luogo simile, aveva soltanto un ricordo predominante che offuscava tutti gli altri. Mentre cercava sua figlia insieme alla compagna, quel triste giorno di molti anni prima si fece vivo nella sua testa nonostante avesse cercato innumerevoli volte di cancellarlo dai suoi ricordi. Il viso di sua madre, angelico e sorridente. Le braccia del padre che davano un senso di protezione. Ogni volta che cercava di non pensarci, il ricordo tornava più vivo che mai.
<<Tesoro!>> esclamò la moglie puntando il dito davanti a sé.
L'uomo si chinò allungando la mano per prendere quella che pareva a prima vista una maglietta. Guardò con più attenzione e notò il disegno di una fata stampata su di essa: era di Eleonora. La moglie iniziò a piangere avendo capito che qualcosa di terribile doveva esser capitato a sua figlia. Lui la pensava allo stesso modo, ma cercò di nascondere la sua preoccupazione guardandosi attorno in cerca di ulteriori indizi. Purtroppo non ci mise molto a trovare gli altri indumenti di sua figlia. La donna, in lacrime e disperata, venne abbracciata dal compagno. Lei lo sapeva, entrambi erano consci del fatto che non si trattava di un rapimento da parte di umani. <<Sono state loro, hanno preso la mia bambina>> disse singhiozzando la madre. Sebbene lui cercasse altre possibili cause che potessero spiegare la scomparsa della ragazza, sapeva benissimo che sua moglie aveva ragione. Ma non era ancora detta l'ultima parola. Dovevano agire come adulti e non mollare. Così, misero da parte dubbi e paure ed insieme continuarono a cercare. Affrettarono il passo speranzosi ma fecero poca strada. All'improvviso, il braccio del marito bloccò con forza il corpo di lei salvandola da morte certa: il dirupo stava per colpire ancora. Entrambi si sporsero per scorgere il fondo ma era difficile da individuare per colpa della nebbia. Si guardarono negli occhi cercando di capire cosa fosse accaduto. I suoi vestiti erano a pochi passi dal burrone ma di lei nessuna traccia. Ad un tratto, qualcosa attirò la loro attenzione. Una sagoma, ai piedi del precipizio, era distesa a terra in posizione fetale, come se dormisse.
Era un gioco di luci ed ombre intensificato dalla nebbia e dal loro desiderio di ritrovare Eleonora? Era davvero lei? Tutto ciò che avevano vissuto da quando avevano messo piede nella foresta era reale o l'ultima delle più grandi illusioni?

Bene e Male, fate bianche e fate rosse, Terra dei Sogni e Foresta delle Illusioni. Tutto questo, è un bosco magico dove realtà ed immaginazione si confondono, provocando un turbine di emozioni che il corpo umano non è in grado di assimilare. Solo chi è dotato di Cuore Puro riesce ad arrivare alla verità. Eleonora ci era riuscita.

LA TERRA DEI SOGNIWhere stories live. Discover now