capitolo 42

5.6K 167 4
                                    

Aiko

Quando ho riaperto gli occhi mi è sembrato un dejavu. Ero di nuovo in un ospedale con la nonna al mio fianco,ma questa volta c'erano anche Amanda e Jack.
Tutti e tre quando mi hanno vista sveglia hanno trattenuto il fiato,per paura che qualsiasi cosa detta avrebbe potuto ferirmi.
Ho sorriso loro felice di rivederli e soprattutto grata che la mia amica fosse sana e salva.
<Tesoro mio come stai?>La nonna sembra invecchiata di un secolo ed i sensi di colpa iniziano a farsi sentire.
<Sto bene,giusto un po' di mal di testa.>
<Ha detto il dottore che è normale e che in poche ore dovrebbe scomparire.>Mi informa Amanda che fa delle smorfie strane cercando di non piangere.
Vedo una prima lacrima scendere e lei si butta su di me abbracciandomi stretta.<Grazie! Tu mi hai salvata... e io... e io.. mi dispiace è tutta colpa mia.>Si scusa tra i singhiozzi.
<Non è colpa tua,ma solo di quel pazzo. Sono felice che tu stia bene e poi come vedi anche io sono in gran forma.> Provo a fare la posa di superman ma mi fa male tutto il corpo quindi tutto ciò che ne esce è un lamento.
<Tesoro non muoverti il dottore ha detto che devi stare a riposo assoluto per permettere al tuo corpo di riprendersi.>
<Va bene nonna,farò la brava.>Le dico accarezzando la sua mano ruvida. Quante brutti momenti ha dovuto passare per colpa mia,ma quel sorriso così dolce e gentile nessuno riuscirebbe a farlo scomparire.<Nonna mi disp..>
Non mi permette di continuare la frase premendo un dito sulla mia bocca.
<Non osare neanche dirlo. Non devi sentirti ib colpa per nulla,la cosa più importante è che entrambe stiate bene e che possa riabbracciarti di nuovo.>ammette tra i singhiozzi abbracciandomi forte.

Per qualche assurdo motivo mi sento un po' delusa e ovviamente a causa di Adam.
Sarà troppo preso dai preparativi di matrimonio per vedere come sta la sua segretaria?!
È arrivato il momento di mettere la parola fine a tutto questo,perché portando avanti questi sentimenti non farei che ferirmi.

Il mio sguardo si ferma più volte sulla porta aperta,la speranza di vederlo apparire è dura a morire.

<Lui è fuori nel corridoio.>Mi informa Jack come se avesse letto nei miei pensieri.
<Quel ragazzo non si è mosso da qui,sono due giorni che dorme su quelle sedie scomode. Mi ha detto che non ha intenzione di entrare perché non sarebbe una persona che vorresti vedere.>Mi racconta la nonna dispiaciuta ed io esulto internamente.
Capisco ciò che pensi Adam e per quanto sia assurdo non riesco ad incolparlo.
<Aiko Jack mi ha raccontato tutto. Adam born ti ha mai presa in giro qundi puoi fidarti di lui.>
Nel frattempo vedo un'ombra oltrepassare la porta.
Adam si ferma con una strana espressione dipinta sul volto.
Mi fissa qualche secondo,poi si volta ed esce.
<Dove vai?>Chiedo con quel filo di voce che ho sperando che mi abbia sentito.
Lui spunta di nuovo e resta fermo davanti la porta.
<Bene ora potrà spiegarti tutto lui.>Amanda mi fa l'occhiolino ed esce seguita da Jack e mia nonna che prima di andarsene mi ricorda che il perdono non è una debolezza.
Adam continua a stare ferml lì sul ciglio della porta con lo sguardo fisso su di me.
<Guarda che non mordo.>Gli dico sorridendo averlo qui mi fa sentire bene.
<Io non sapevo fossi sveglia.>afferma titubante.
<E ti dispiace?>
Inarca un sopracciglio e con poche falcate mi raggiunge per chiudermi nel suo abbraccio.
Il suo profumo mi è mancato e anche la sensazione della sua pelle sulla mia.
<Ti avevo chiesto di aspettare due giorni per dirti tutta la verità e invece sono stato io ad attendere te.>
<Signor Bennet che macabro umorismo.>
Scioglie l'abbraccio per guardarmi negli occhi.
<Ti devo delle spiegazioni.>dice serio.
<Già penso proprio che sia arrivato il momento di farlo.>
Si accomoda di fianco a me stando attento a non farmi male.
<Un amico,o meglio una delle persone che mi ha aiutato a diventare quel che sono adesso mi ha chiesto un grosso favore. Un suo parente era entrato in affari con Garret e poco dopo è finito in bancarotta. Garret è un uomo molto conosciuto anche dalle forze dell'ordine,che non sono mai state in grado di incastrarlo. Non potevo dire di no a questa persona così ho accettato di aiutarlo.
Prima di tutto dovevo entrare nelle grazie si Garret e dovevo farlo velocemente. Avevo sentito dire che aveva una figlia che amava il lusso e gli uomini ricchi. Quindi capì che il modo più veloce e sicuro era sua figlia.>
<La magnifica Natasha.>Lo interrompo io.
<Già la magnifica Natasha. La prima volta che l'ho incontrata mi sono detto che sarebbe stato davvero un lavoro difficile,ma che ormai non potevo tirarmi indietro.
Così ho messo in atto tutte le mie mosse da seduttore e in poco tempo è caduta tra le mie braccia. Mi ha presentato a suo padre qualche giorno dopo e anche lui sembrava interessato ad un giovane uomo d'affari veramente capace.
Ho dovuto fingere che mi piacesse la loro compagnia,le cene in famiglia e...>
<E anche il sesso?>Gli chiedo pentendomene subito.<No ti prego non mi rispondere non voglio saperlo.>mi porto una mano sul viso cercando di cancellare le immagini di loro due.
Lui sorride e riprende il suo racconto<Tutto stava filando liscio poi sei arrivata tu e le cose si sono complicate. Ogni giorno mi ripetevo che non potevo mollare perché c'era troppo in ballo,ma ogni volta tu mi guardavi ferita.
La festa di fidanzamento è stata una loro sorpresa non ne ho saputo nulla fino a quando sono entrato in quella sala e ho sperato che tu non fossi presente,poi ti ho vista e tu hai brindato alla mia salute. In quel momento mi sono sentito come svuotato. Ne valeva davvero la pena continuare?
Alla fine tu sei andata via ed io sono tornato per chiedere spiegazioni. Poi ti ho vista su quel lettino ed il mondo mi è crollato addosso. Sono colpevole di quanto ti è successo e non potrò mai perdonarmi per questo.>
Mi guarda avvilito ed io sento il cuore stringersi,gli accarezzo il volto<Non eri tu alla guida di quella macchina quindi non colpevolizzarti per qualcosa che non hai fatto.>
Mi sorride e mi lascia un bacio sulla mano.
<Avevo deciso di mollare tutto, però mi sono detto che così avrei buttato all'aria tutti i miei sforzi e tutto sarebbe stato vano.
Così ho seguito Garret ad un incontro e lì abbiamo potuto scoprire complici e tecniche . Finalmente hanno avuto le prove che aspettavano e adesso Garret è in carcere.>
<E Natasha?>
<Anche lei è stata arrestata. È colpevole quanto il padre.>
<Quindi adesso è tutto finito?>
<Esatto.>
<E cosa vorresti fare?>
<Vorrei ricominciare dall'inizio con te,cancellare tutte le cose brutte e poterti vivere liberamente.>prende le mie mani tra le sue e mi guarda negli occhi<Sei l'unica donna che abbia mai fatto battere il mio cuore e non voglio perderti.>
Avvicina piano il suo viso al mio come se avesse paura di un mio rifiuto.
Sento il suo fiato caldo infrangersi sulla mia pelle,delicatamente posa la sua bocca sulla mia.
<Allora?>Amanda entra nella stanza e Adam si blocca sbuffando e si volta verso di lei.
<Oh non mi dispiace affatto di aver interrotto qualcosa.>Dice con un ghigno la mia amica.
<Come se fosse la prima volta.>Dice sotto voce Adam provocandomi una risata.
<Ti ha detto tutto?>Mi chiede avvicinandosi,seguita da Jack.
<Si,l'arcano è stato finalmente svelato.>
<E quindi?>
<E quindi?>Le chiedo io senza capire.
<E quindi a che punto è la vostra situazione?>
<Mmmh nessuno in realtà.>tutti mi guardano stupiti ed io alzo un lato della bocca malefica<Ho bisogno di tempo per riflettere.>Dico cercando di trattenere un sorriso.
<Bene bene amica mia fallo stare sulle spine.>

Ormai non so neanche più quanti giorni sono passati da quando sono qui dentro.
Le pareti bianche mi iniziano a far girare la testa e mi sento sempre più nervosa.
Sono stanza di stare qui,voglio solo tornare a casa.
Mi alzo dal letto facendo qualche verso di dolore,i dottori mi hanno detto che ci vorrà un po' per riprendermi del tutto.
<Si può sapere dove stai andando?>Adam mi raggiunge di corsa,posando una busta sulla sedia e prendendomi tra le sue braccia.
È qui tutti i giorni,mi porta regali e dolci.
<Stavo andando in bagno posso?!>Gli chiedo stizzita<Il dottore ha detto che devo iniziare a camminare da sola quindi non preoccuparti.>
Lui mi prende il viso tra le mano e mi guarda serio<Qual è il problema?>
<Sono stanca di stare qui,mi sento un uccellino in gabbia. Capisco che devo stare a riposo ma posso farlo anche a casa casa mia.>
<Se tu tornassi a casa saresti a riposo assoluto?>Mi chiede inarcando un sopracciglio.<Sei pronta a giurarmelo.>
<Si te lo giuro sulla mia vita. Starò attenta,mi riposerò,ma fammi uscire da qui ti prego>
<Va bene,ma sappi che se non farai ciò che hai promesso ci saranno delle conseguenze.>
<Mi stai minacciando?>
<Più o meno. Ci stai ancora?>
<Ci sto.>
Mi lascia un bacio sulle labbra e si allontana.
<Torno subito.>

<Signorina.>L'anziana infermiera dall'accento francese entra nella mia stanza<Sei proprio fortunata ad avere un fidanzato così. In pochi minuti è riuscito a convincere il primario che è un vero dispotico.>
La guardo incuriosita.
<I tuoi giorni da progioniera qui sono finiti,quindi preparati  per tornare a casa.>Mi dice felice ed io la abbraccio con gioia.
<Dovrai dare un bel regalo al tuo ragazzo per ringraziarlo.>mi fa l' occhiolino e va via.

Dopo qualche minuto ritorna Adam.
<Quindi il signor Bennet ha colpito ancora?>
<Cosa ci vuoi fare.>Si passa una mano tra i capelli malizioso.<il mio fascino è irresistibile.>
Rido di gusto e mi alzo per prendere la mia valigia,ma lui mi anticipa e la poggia sul letto.
<Riesci a cambiarti da sola?>
<Cos'è questa una proposta esplicita?>Gli chiedo accarezzando il suo petto.
<Se lo fosse stata,ti avrei solo spogliata senza farti rivestire.>Mi dice con un sorriso beffardo ed io con le guance in fiamme prendo i miei abiti e mi chiudo nel bagno.

Infilare la maglia è stata una tragedia per fortuna i pantaloni sono stati più clementi. Mi do un'occhiata allo specchio e faccio una smorfia di fronte al mio viso spaventoso.
Mi regalo un sospiro di frustrazione e raggiungo Adam.
<Sei pronta?>
<Prontissima.>
<Bene tua nonna ci aspetta a casa.>
Mi cinge le spalle con un braccio ed io mi lascio cullare dal suo profumo mascolino.
Non so neanche da quanto tempo immaginavo di poter camminare così con lui,di poter avere questo tipo di relazione.

In questi giorni gliel'ho fatta un po' penare. In fin dei conti deve pur pagarla per quel che ha fatto. Avrebbe potuto dirmi la verità sin dall'inizio e risparmiarci tanti brutti momenti,invece ha preferito continuare a mentire e incasinare tutto.
Ora sia Natasha che Garret sono stati affidati alla giustizia. La loro società prendeva di mira un'azienda,la affiancava,facevano in modo di farle dichiarare banca rotta per poterla accorpare e riportarla allo stato originario.
Con questa tattica avevano condotto molte persone sul lastrico,portando persino un uomo al suicidio dopo aver perso tutto.
Sono degli individui meschini che non meritano nulla.
<A che stai pensando?>La voce di Adam mi sveglia dai miei pensieri.
<Niente di importante.>
<Sei felice di tornare a casa?>
<Felice è troppo riduttivo. Non vedo l'ora di varcare la soglia e sentire il profumo di casa mia,così da dimenticare quest'odore nauseante di disinfettante.>dico entusiasta stringendogli la mano.

Imprescindibile Come L'amoreWhere stories live. Discover now