Infinity war

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[Dust]

Bucky lo chiamano Lupo Bianco. Steve invece ha rinunciato al titolo di Capitano per essere identificato come Nomade.
La guerra infinita ha riportato i loro occhi a sciogliersi assieme, è sempre la guerra a farli innamorare. Di più, sempre, uno di quegli amori che ti sgretola le ossa e mangia la carne, come se fosse tempestata di vermi.
Steve è cambiato, una folta barba gli ricopre il viso incupito dalle vicende della sua vita da eroe. Lo è ancora, un eroe?
No, non lo è mai stato veramente; ha ceduto la sua nomina di eroe nel momento in cui ha perduto Bucky nella caduta dal treno merci.
Bucky invece si è risvegliato da quell'ennesimo sogno di ghiaccio in cui aveva chiesto di riposare. Bucky ha un nuovo braccio, d'oro sfavillante, come fosse in una poesia.
Steve ha una così tanta devozione nei tratti del pacato James, guardarlo è come assopirsi nel calore tremante che precede l'orgasmo. Steve non riesce a tratteresti quando lo rivede dopo il sonno. Difatti lo abbraccia, come quella sera prima che Bucky partisse per la guerra.
Lo stringe forte perché il profumo di Bucky lo aveva completamente annebbiato da quando si erano appena avvicinati.
Steve è innamorato.
Gli viene da piangere, per quanto ama Bucky. Nessuno se ne renderà mai conto, nessuno capirà.
L'amore come una malattia, la loro che è così grave, congenita, cronica. Non c'è cura, né medicina; solo i baci l'unica attenuazione a tutto quello scompiglio.
Ma Steve e Bucky se ne sono dati così pochi.
Steve li conta mentre i mostri mandati da Thanos invadono il Wakanda.
Tutti quelli della loro adolescenza sono tantissimi, incalcolabili, forse un centinaio di migliaia. Poi però è arrivata la guerra, e in quel periodo, tra accampamenti, missioni e morte, di baci i due soldati se ne sono dati non più trecento.
Steve respira irregolarmente sul campo di battaglia, con la coda dell'occhio sempre a vegliare su Bucky.
Nel nuovo secolo se ne sono dati solamente due: uno nel get che li aveva portati verso l'attacco contro Zemo, e l'altro poco prima di lasciarsi, Bucky nella sua teca di vetro gelata all'interno.

E nella guerra infinita?
Non sono riusciti a darsene nemmeno uno.
Infinita battaglia con finiti baci.

Poi tutto sembra essere finito, sbriciolato, spacciato. Thanos schiocca solamente le dita.

Polvere.

«Steve...» Bucky pronuncia il suo nome con la stessa tonalità che aveva utilizzato quando lo aveva rivisto negli anni quaranta, sdraiato sul tavolo freddo ed usato come esperimento, salvato da Captain America.

Steve si volta a guardarlo, il sangue gli inumidisce la fronte.
Non ha il tempo nemmeno per rispondere con un verso, perché il suo Bucky diventa cenere. Si sgretola in terra, sparisce e muore.

È morto?
È morto.

Quei granelli Steve non vuole abbandonarli, se solo avesse un fottuto recipiente, qualsiasi cosa, li riporrebbe in un'urna per piangere sopra di essi. Sostanza leggerissima, ecco cos'è divenuto Bucky.
Tutto l'amore di Steve, la polvere dentro le sue ossa, la cenere dell'incendio nella mente innamorata bruciata dai ricordi.
Bucky è ricordo.
Steve è dissoluto in quel soffio d'aria mite che porta via il suo ricordo più inestimabile.

And I always hope to return to Brooklyn ||Stucky||✔Where stories live. Discover now