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Cammino sotto la pioggia cercando di capire dove mi trovi, ma il brutto tempo e il mio scarso senso dell'orientamento non aiutano. Sono completamente fradicia e con ancora il pigiama addosso, cammino velocemente fra le strade di Los Angeles.
I capelli sono appiccicati alla testa e le pantofole impregnate d'acqua.
Se qualcuno dovesse vedermi, penserebbe a quanto sia ridicola.
Come dargli torto infondo.
Ma in questo momento l'unica cosa che riesco a pensare è quella di trovare un rifugio.

Da lontano intravedo un piccolo bar e immediatamente mi dirigo verso di questo. Non c'è quasi nessuno all'interno, solo un tipo pieno di tatuaggi dietro al bancone e due ragazzi seduti ad un tavolo. Mi avvicino timidamente al ragazzo dietro il bancone e domando dove si trovi il bagno.

Lui mi squadra da testa a piedi, assottigliando lo sguardo, e dopo poco fa un gesto con la testa, indicandomi la direzione del bagno.
Mi dirigo dove indicato e appena entro, chiudo a chiave la porta. Mi guardo allo specchio e adesso capisco perchè il ragazzo mi abbia guardato male. Ho gli occhi rossi e gonfi, le guance e il naso arrossate e i capelli bagnati appiccicati su tutto il viso.
Il pigiama e la felpa che indosso sono zuppe d'acqua.
Mi guardo intorno e trovo uno di quei macchinari per asciugare le mani e tento di asciugarmi il più possibile senza metterci troppo tempo.

Alla fine sono soddisfatta. Ho asciugato i capelli e metà dei vestiti, ma ho ancora i piedi infreddoliti a causa delle pantofole.
Quando esco mi guardo intorno e mi accorgo che i due ragazzi che erano seduti al tavolo, non ci sono più.
Ha anche smesso di piovere.
Il tipo da dietro il bancone mi guarda con attenzione, passando lo sguardo su tutto il mio corpo. Rabbrividisco pensando a quanto quel tipo sia inquietante.
Così mi affretto ad uscire dal locale ma vengo bloccata quando un gruppetto di uomini che entrano nel piccolo bar.
L'unico rumore udibile è la lampada a neon difettosa. Passo lo sguardo su tutti gli uomini che sono appena entrati senza riconoscere il viso di nessuno. Eccetto uno.

Travis.

Mi gelo sul posto e il mio cuore batte così forte, da aver paura di andare in tachicardia. Sbianco quando lo sguardo perverso di Travis si posa sulla mia figura e un sorriso sadico gli si forma sul viso. Il suo viso è tumefatto. Ha graffi,lividi e la lunga cicatrice che gli ha inflitto Jason, quasi un mese fa.Sento che le gambe stanno per cedere e comincio a tremare.
Indietreggio spaventata quando tutti quegli uomini si dispongono in modo da sbarrare l'uscita.
Ingoio il groppo in gola

"Baby che piacere vederti"dice Travis con entusiasmo.

NARRATOR'S POV

"Signora"richiama un uomo.
La donna bionda,con i capelli raccolti e il suo abito bianco elegante, si gira verso l'uomo che l'ha chiamata.
"La ragazza è qui a Los Angeles" informa l'uomo aspettando con ansia la reazione della donna,che non tarda ad arrivare.
Stringe le mani i due pugni e trucida con lo sguardo l'uomo al suo fianco.
"Vedete di farla sparire dalla circolazione"ringhia a denti stretti la donna, con gli occhi iniettati di sangue e il viso livido di rabbia. "Cosa intende per farl-"chiede l'uomo sconcertato, ma la donna lo ferma.
Lo sguardo di quest'ultima saetta nuovamente sulla figura dell'uomo.
"La voglio morta"sul viso della donna non traspare nessuna emozione.
Assoluta freddezza.

"È sicura?"tentenna l'uomo, insicuro sul da farsi. "Dì a Travis che avrà il doppio dei soldi, ma voglio vedere la ragazza morta"sbatte violentemente la mano sul tavolo. L'uomo sussulta e annuisce, anche se la donna non lo guarda.
"Sarà fatto signora" risponde il ragazzo congedandosi.

"Jacob?"lo richiama la donna prima che l'uomo esca dalla stanza.
Jacob si ferma sull'uscio della porta e si rigira verso la donna.
"Si, signora?"risponde educatamente Jacob.
"Finite il lavoro che avreste dovuto fare anni fa, non deludetemi"negli occhi della donna sono visibili solo odio e cattiveria. Si rigira tra le mani una penna e si siede sulla scrivania.
"Non lasciatevela scappare nuovamente"continua con aggressività.
Jacob annuisce ed esce finalmente dalla stanza.
La donna sorride sadicamente.
A breve avrebbe ottenuto quello che desiderava da tempo.

NEL FRATTEMPO....

"Ti prego Travis non farmi del male"piagnucolo indietreggiando, ma vengo bloccata da una parete. Gli occhi sono colmi di lacrime e il labbro trema.

Non di nuovo.

Travis ride e i suoi uomini insieme a lui. Si rigira un coltello tra le mani mentre sorride ancora.
"Baby,Baby,Baby, ancora non hai capito che pregarmi di non farti del male, mi induce a infliggertene ancora di più?"mi guarda assottigliando lo sguardo. Mi osserva da testa a piedi, proprio come aveva fatto il ragazzo dietro al bancone, e piega la testa.
"Ho saputo che ti sei trovata un fidanzatino, lo stesso bastardo che mi ha fatto questo" ride sadicamente. I suoi lunghi passi gli permettono di essere in pochi secondi vicino a me.
Mi attacco alla parete chiudendo gli occhi con forza quando sento il mio corpo entrare a contatto con il suo. Il suo respiro mi solletica la guancia e mi allontano ancora di più per evitare qualsiasi tipo di contatto.

Travis ghigna e il suo alito di tabacco e alcool mi invade le narici. Afferra il mio volto con la mano e mi costringe a girarmi verso di lui.
"Comunque tranquilla, non ti voglio più fare del male"prende una pausa per guardarmi nuovamente e leccarsi le labbra.
"Voglio ucciderti Baby, nel peggiore dei modi"sorride malignamente e in quel momento il mio cuore smette di battere.

Le lacrime scendono copiose sul volto e terrorizzata lo guardo negli occhi.

È arrivata la mia fine.





#spazioautrice
Buonasera miei cari lettori e mie cari lettrici, eccomi con un nuovo capitolo.
Cosa succederà alla nostra piccola Baby?😱
E Jason la salverà?
Ma sopratutto chi è la donna misteriosa?
Perchè vuole Baby morta?
A voi le ipotesi!


-Alla prossima ❤️

BABYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora