𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟑

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Non era per niente vero. Io lo amavo, ne ero certo. Avevo capito cosa si provava ad amare realmente una persona, ed era veramente orrendo, ti confondi completamente. Dirgli tutte quelle bugie dritto in faccia, era servito solo come sfogo. Non le pensavo davvero e il vero Jaemin non avrebbe mai avuto il coraggio di fare una cosa simile.
Quello non ero io.
Il vero Jaemin sarebbe scoppiato a piangere molto tempo fa.
Il vero Jaemin non si sarebbe tenuto in piedi per così tanto tempo.
Il vero Jaemin non esisteva più. Esisteva soltanto una persona piena di odio nei confronti del ragazzo che amava.

"Jaemin."

Mi alzò il mento con due dita, obbligando i miei occhi a cercare i suoi. Non ebbi la forza di ritrarre il viso, era troppo vicino.

"Renjun non è il mio ragazzo... È soltanto mio cugino. Era in pensiero per te e mi aveva chiesto di domandarti il perché ce l'avessi tanto con lui."

Sentii il mondo crollarmi addosso. Suo cugino? Erano completamente diversi, due mondi opposti, com'era possibile che fosse suo cugino? Ora si spiegava il perché avesse socializzato così in fretta con lui. Mi stavo vergognando come mai prima d'ora, tanto che sentii il sangue accumularsi sulle guance, che in poco tempo incominciarono a bruciare.

'Te l'avevo detto di non trarre conclusioni affrettate, Jaemin.'

Maledetta coscienza, non ora. Deglutii un tappo di saliva, sospirai e feci la cosa più giusta da fare.

"S-scusami..."

Vidi formarsi sul suo viso, un piccolo sorriso che costrinse i suoi occhi a socchiudersi.

"Hai proprio un bel caratterino. Sei così anche in altre circostanze?"

Mi coprii il viso con entrambe le mani. Prima la figuraccia, ora il doppio senso... qualcos'altro? Stavo per esplodere. Non risposi. Si chinò in avanti. Stava per baciarmi, ma subito lo allontanai, spingendolo con entrambe le mani sul petto.

"Vuoi davvero baciarmi dopo tutto lo schifo che ti ho urlato contro?"

I sensi di colpa mi stavano disintegrando. Volevo solo rinchiudermi in camera per pensare al casino che avevo appena combinato.

"Si, e tu mi hai appena impedito di farlo."

Con una mano abbassò le mie che tenevo sul suo petto per mantenere la distanza, mentre con l'altra mi accarezzò il viso. Si avvicinò al mio collo, lasciandomi una scia di caldi baci umidi. Si spinse fino alla clavicola. Quella sensazione era veramente paradisiaca. Si staccò solo per un istante, per passare alle mie labbra. Le fece scontrare per un attimo, per poi soffermarsi sul labbro inferiore. Lo morse e lo tirò verso di se, senza farmi male, più volte. Le leccò per inumidirle e infine si fece spazio anche con la lingua.

"Allora, mi perdoni?"

Mi domandò tra un respiro e l'altro. Sentivo il bisogno d'aria, ma non volevo che smettesse di baciarmi.

"Perdonami tu, sono stato un vero idiota."

Sorrise nuovamente, questa volta mordendosi il labbro inferiore.

"Quindi posso avere l'onore di essere il tuo ragazzo?"

Spalancai gli occhi a quella domanda. Non ci pensai neanche un millesimo di secondo per rispondere.

"S-Si!!"

Ed ecco nuovamente le nostre labbra riunite in un bacio, solo che questa volta non sarebbe terminato così presto.

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...AH, ed ora Mark e Hyuck?

Roommate ☼Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz