g h o s t i n- YOONMIN

c a p i t o l o 1 6

Guardava d'innanzi a se senza concentrarsi su uno specifico punto, mentre il vento gli accarezzava delicatamente la pelle e gli spettinava armoniosamente i biondi capelli.

Il suo cuore risuonava rumoroso nella sua cassa toracica, battendo imperterrito, ma lui non aveva paura. Era sereno. Non avrebbe più sofferto, sarebbe stato finalmente bene.

Aveva scritto dei messaggi, uno ai suoi genitori in cui li ringraziava semplicemente per il fatto che l'avevano accettato nonostante tutto, alcuni ai suoi amici, e un altro a Jin, che solo poche ore prima gli aveva scritto di essersi fidanzato ufficialmente con Namjoon, e che non poteva esserne più entusiasta.

Gli diceva di essere felice, di continuare a splendere anche per lui e Yoongi, e aveva scritto a Namjoon di prendersi cura di Jin nonostante tutto.

Aveva avuto ripensamenti? No, nemmeno uno.

Era sicuro di quello che stava facendo, seduto sulla ringhiera di quel fiume agitato, con i piedi a penzoloni.

Tirò un sospiro, sentendosi libero da tutto ciò che l'aveva tormentato incessantemente.

Spense i pensieri, oscuro la sua mente concentrandosi sulla sensazione di infinito che sentiva in quel preciso istante.

E poi lo fece, nel modo più indifferente nel mondo.

Si sporse un po' più avanti, e si lasciò cadere verso la fine di tutto, aprendo le sue ali impolverate e volando verso luoghi e terre a lui ignote, ma che tanto aveva desiderato esplorare e conoscere.

E non sentì più nulla, da quel momento. Era davvero riuscito a fermare la tempesta in sé.

Niente l'avrebbe più ferito, d'ora in avanti.

Ciò che non seppe mai, fu quanto il suo gesto ferì tutti. Si creò come una reazione a catena distruttiva, che piano piano trascinò tutti verso il baratro. Alcuni lo superarono, altri no.

Ma lui era felice. Era questo ciò che contava in quel momento.
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